il PD su sottopasso di Alibrandi.
SANTA MARINELLA – Continuano i problemi per quegli abitanti del quartiere Alibrandi, che giornalmente devono portarsi nel centro cittadino e sono costretti a passare nel vecchio ponte della ferrovia che versa in condizioni critiche. Un sottopasso completamente al buio e pericoloso, soprattutto nelle ore notturne in quanto si rischia di fare brutti incontri. La zona peraltro è decentrata rispetto alle abitazioni quindi se una persona dovesse essere aggredita sotto quel ponte non avrebbe l’opportunità di ottenere aiuto. Il circolo cittadino del Pd considera vergognosa quella situazione e chiede al sindaco di intervenire con un restayling del sottopasso. “Nel tracciare la linea ferroviaria – dice il segretario Aldo Carletti – si è pensato opportunamente di costruire dei ponti e dei sottopassi per permettere l’attraversamento della stessa, al fine di facilitare la viabilità e l’integrazione sociale. Inoltre, lungo la strada ferrata, furono creati dei ponticelli per il deflusso delle acque dei fossi che con il tempo e per l’espandersi delle abitazioni sono stati adattati a sottopassi pedonali. Alibrandi, presenta una forte densità di residenti che giornalmente percorrono il sottopasso ma da decenni, quel passaggio pedonale, è stato abbandonato al proprio destino e percorrerlo diventa un’avventura. Il suolo è costellato di buche, l’accesso è precario, la sporcizia regna sovrana, l’illuminazione è quasi inesistente, i topi vi albergano con molta familiarità. Di sera, soprattutto, è forte la preoccupazione da parte dei cittadini di fare incontri spiacevoli”. “Tra l’altro – continua Carletti – nelle vicinanze è ubicata la scuola elementare Pirgus, frequentata da numerosi bambini che utilizzano, con i loro genitori, il sottopasso per raggiungerla. Noi chiediamo all’amministrazione un deciso intervento per rendere questo percorso più consono alle esigenze dei cittadini che lo utilizzano e che ricordano alla Giunta Comunale che la Tasi è una tassa specifica da utilizzare per i servizi indivisibili per cui sarebbe idoneo predisporre un intervento di ristrutturazione”. “Vivere in un ambiente civile non può essere un optional –conclude il segretario Pd – ma un diritto e chi amministra deve renderne conto”.
GIAMPIERO BALDI