La scoperta della discarica “tombata”
SANTA MARINELLA – La scoperta della discarica “tombata”, trovata dal Nucleo Operativo Ambientale dei Rangers D’Italia, ha prodotto una serie di riflessioni sia da parte della maggioranza di governo che delle opposizioni. Dopo essere venuto a conoscenza dei fatti, il sindaco Bacheca ha contattato il Sindaco di Tolfa Luigi Landi, per cercare di risolvere e nel più breve tempo possibile questa situazione. “E’ preoccupante – afferma il Sindaco – che questo sito non sia mai stato bonificato, ed assistere quindi a questo scempio ambientale che penalizza sia noi che il Comune di Tolfa. Troveremo insieme una soluzione, chiedendo il doveroso sostegno delle istituzioni regionali e mettere definitivamente fine a questa bomba ecologica che potrebbe compromettere ancor di più il territorio interessato e le spiagge del litorale sud della città”.
“Il lavoro svolto dai Rangers è stato fondamentale – conclude il primo cittadino – attraverso il monitoraggio quotidiano del territorio si è potuto scoprire questa imbarazzante situazione che risolveremo, senza se e senza ma, insieme al Comune di Tolfa”. Il Nucleo dei Rangers d’Italia, però, non si sono limitati solo ad avvisare i due Comuni su ciò che è accaduto negli ultimi quattro anni, ed in particolare il giorno dell’alluvione nello scorso novembre, in quella zona, i Rangers hanno voluto portare all’attenzione dei politici una situazione divenuta ormai insostenibile. La macchina amministrativa santamarinellese però non è rimasta a guardare. E’ di ieri l’altro, una lettera protocollata dall’ufficio ambiente, indirizzata al sindaco di Tolfa, al responsabile comunale del settore ambiente e alla Polizia Locale della località montana, in cui il dirigente del Servizio IX l’architetto Vincenzo Maia, nell’esprimere preoccupazione sulla situazione venutasi a creare a Rio Fiume per la presenza della discarica, chiede all’amministrazione tolfetana quali sono state le iniziative intraprese per risolvere il problema. Il responsabile comunale inoltre chiede a Tolfa di effettuare una valutazione del livello di contaminazione del sito, in modo da porre in essere tutte quelle misure necessarie alla salvaguardia dell’ambiente. Nel caso in cui non saranno attuati tutti quegli interventi necessari per bonificare l’area di Rio Fiume entro dieci giorni dall’invio della missiva, il responsabile all’ambiente si rivolgerà agli organi di competenza. Come a dire che potrebbe essere presentata una denuncia alla Procura della Repubblica. Di tutto questo, sicuramente, se ne parlerà nell’incontro che è stato fissato tra i due sindaci.