“Archeologia sperimentale. Dalla materia prima all’analisi: l’approccio sperimentale e tecnologico per lo studio dei manufatti archeologici”
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Si è svolta sabato pomeriggio nel suggestivo contesto del Castello di Santa Severa presso il “Museo del Mare e della Navigazione Antica” la conferenza “Archeologia sperimentale. Dalla materia prima all’analisi: l’approccio sperimentale e tecnologico per lo studio dei manufatti archeologici”, organizzata dall’Associazione Paleoes e dal Gruppo Archeologico del Territorio Cerite. Relatori della serata l’archeologo sperimentale, Dott. Massimo Massussi, e l’archeometra Dott. Giorgio Trojsi. Un pubblico attento e partecipativo ha seguito con interesse gli interventi dei due professionisti introdotti dal direttore del Museo Dott. Flavio Enei. Il primo intervento del tecnologo Massimo Massussi ha delineato l’ambito in cui opera l’archeologia sperimentale, chiarendo che essa è prima di tutto una disciplina, non in competizione, ma complementare all’archeologia tradizionale; è essenzialmente uno strumento interpretativo che indaga sulle tecnologie dell’uomo del passato avvalendosi dell’osservazione del fenomeno o del manufatto, della riproduzione con metodo empirico dello stesso e dello studio delle leggi che quindi lo governano.