Psicologia e diete
Perché, con l’arrivo dell’estate, ogni anno milioni di persone si trovano sempre a dover affrontare diete drastiche, mal assortite e pericolose per la propria salute (sia per l’inefficacia o per il dimagrimento eccessivo, che potrebbe essere anche più pericoloso) con risultati effimeri e alla lunga frustranti? Il problema sarà veramente di ciò che mangiamo,o forse il problema riguarda come pensiamo? Non serve mangiare diversamente per un periodo limitato di tempo: occorre pensare diversamente in modo definitivo!
Innanzitutto mai affidarsi ai “guru”della nutrizione o figure equivoche che hanno come unico interesse il profitto proveniente dal grande business di questo settore. Tutto parte del pensiero,dalla consapevolezza che dobbiamo sviluppare del concetto di dieta, ossia regime alimentare sano. Qualora non si riuscisse ad ottenere risultati desiderati da soli, il consiglio è quello di rivolgersi ad equipes multidisciplinari, composte da tutti quegli specialisti che conoscono le varie aree interessate dalla dieta (nutrizionista, medico di base, psicologo, personal trainer, …).
Perché è cosi difficile mangiare in maniera equilibrata e salutare?
I motivi sono molteplici sociali,psicologici economici. Senza spingerci in questi delicati argomenti possiamo dire che accanto a queste grandi tematiche ne concorrono altre con cui ci confrontiamo quotidianamente:abitudini e pregiudizi. La nostra cultura ci ha abituati e “viziati” a determinati sapori che coinvolgono condimenti forti e decisamente calorici. Ma è vero che per mangiare di gusto occorre per forza mangiare tanto e in modo calorico? Non sempre.
Il gusto si sviluppa: possiamo abituarci a sapori alternativi altrettanto gustosi e salutari, utilizzando metodi di cottura come il vapore, il cartoccio, la bollitura; si possono introdurre nuove spezie e salse provenienti da altre culture capaci di donare sapore diverso e innovativo ai nostri piatti senza appesantirli; si può con il proprio ingegno mettere all’opera il proprio talento nel creare pietanze gustose ma sane scegliendo ad esempio alimenti di stagione che non necessitano di altri condimenti. Non occorre non mangiare, ma mangiare bene. Spesso il cibo è la più facile forma di gratificazione e compensazione che possiamo facilmente concederci (obesità), ma può anche essere una forma di punizione per il proprio corpo (disturbi del comportamento alimentare). Riflettere sulle nostre necessità reali può essere molto salutare per evitare questi meccanismi. Il nostro corpo è stato programmato fin dai tempi antichi per essere una “macchina”scattante: concediamo al nostro organismo di muoversi di più. Non servono estenuanti sezioni in palestra, ma basta sostituire quelle azioni automatiche come prendere l’ascensore,utilizzare costantemente la macchina ecc con azioni diverse. Il corpo è il bene più prezioso che possediamo, è la fonte della salute ed imparare ad amarlo e rispettarlo è la più elevata forma di bellezza a cui aspirare. Il primo organo da allenare per avere un peso ideale, e mantenerlo nel tempo, è sicuramente il cervello.
Dott. Alfonso Di Giuseppe
Psicologo
(in collaborazione con Samantha Palladino)