Giunta Bacheca: niente vincitori ne vinti in maggioranza
SANTA MARINELLA – E’ finita senza vincitori ne vinti, la riunione di maggioranza indetta dal sindaco Bacheca, all’indomani del gesto plateale compiuto dal gruppo politicizzato dalla maggioranza di governo che la scorsa settimana, presentandosi in ritardo al consiglio comunale, ha rischiato di mandare a casa l’amministrazione. A salvare la seduta pubblica, sono stati i due consiglieri di minoranza Fratturato e Vincenzi, che con la loro presenza hanno di fatto salvato il primo cittadino. Non è che il comportamento dei quattro “dissidenti” Toppi, Vergati, Marcozzi e Befani sia nato solo per una questione puramente di potere, i quattro hanno lanciato un segnale forte per far capire ai loro colleghi che non avrebbero mai accettato in maggioranza la presenza di esponenti dell’opposizione e soprattutto che il neo nato gruppo civico (di cui fanno parte comunque consiglieri sia di maggioranza che di opposizione) non può essere considerato un elemento di chiarezza nei rapporti tra i vari gruppi che compongono la giunta di governo.
Tre ore di faccia a faccia che si è concluso con la richiesta del sindaco di prendersi una settimana di tempo per pensare su come dipanare la matassa. “Certamente i punti contraddittori della riunione sono stati quelli noti a tutti e cioè del perché c’è un dialogo con la minoranza e se i rapporti con questa sono dovuti all’accordo fatto tempo fa per la creazione di un polo civico – dice Bacheca – io non sono parte integrante di questo gruppo non politicizzato e sinceramente se c’è un appoggio esterno dei consiglieri di minoranza su argomenti importanti come il bilancio credo che possano solo essere utili per il bene della città. Chiaramente mi è stato posto il problema della rappresentazione in giunta delle varie componenti politiche ma di questo ne riparleremo a metà mandato quando analizzeremo se ci sono i presupposti per una verifica degli incarichi esecutivi”. La diplomazia del sindaco non è la stessa degli altri membri della maggioranza, tanto che uno dei fedelissimi del primo cittadino ha voluto sottolineare come i quattro dissidenti “si sono difesi attaccando – ci dice un consigliere chiedendo l’anonimato per non creare problemi ai già precari equilibri interni – anche loro hanno giurato fedeltà al sindaco ed io penso che per chiarire la questione sia necessaria una riunione di maggioranza per un rimpasto che va fatta subito. Non serve a nessuno attendere i due anni e mezzo per fare una verifica perché non si possono imporre veti su azioni come quella di allacciare rapporti con le minoranze per mandare avanti l’attività amministrativa. Ho capito che i quattro vogliono Marcozzi come assessore, senza toccare però Pisacane, Cucciniello e Bronzolino che già rivestono quella carica. La maggioranza va per la sua strada, ma ci sono persone al suo interno che hanno le loro idee – dice il consigliere – nell’occasione dell’ultimo consiglio comunale quattro di loro hanno voluto lanciare un segnale d’allarme, in politica questo esiste. Bene anche il gruppo civico, ma la maggioranza è quella uscita dalle urne con Fratturato che io reputo uno di noi avendo fatto l’apparentamento con Bacheca al ballottaggio”.