Gattini salvati a Santa Marinella
SANTA MARINELLA – Hanno rischiato di morire di fame, otto bellissimi micetti, rimasti da soli in casa per quasi sei giorni, senza cibo ne acqua. Non si tratta di abbandono, sia chiaro, ma una casualità dovuta ad un incidente di cui sono rimasti vittime i proprietari dei gattini giovedì scorso, che ha richiesto il loro ricovero in ospedale. L’episodio è accaduto giovedì scorso quando, due slovacchi residenti a Santa Marinella, sono stati coinvolti in un grave incidente che li ha costretti al trasporto al Policlinico Gemelli con una situazione clinica complicata. I due, moglie e marito, abitano in una palazzina di via Brenta e dopo l’incidente non sono più tornati a casa. Solo quando la donna ha ripreso conoscenza è riuscita ad allarmare i medici dell’ospedale avvertendoli che nel suo appartamento c’erano otto gatti che non mangiavano da giorni.
Il responsabile del nosocomio romano, allora, si è messo in contatto con il Comando della Polizia Locale di Santa Marinella, che a sua volta ha immediatamente avvertito i Vigili del Fuoco e i responsabili locali delle Guardie Zoofile. I pompieri, dunque, sono riusciti ad entrare nell’appartamento del villino di via Brenta, trovandosi però di fronte sei bellissimi mici letteralmente terrorizzati. Si è quindi rivelato decisivo l’intervento delle guardie zoofile che sono riuscite a prendere i sei felini ed a trasportarli nella clinica di Bracciano diretta dal dottor Landi. La proprietaria però aveva detto chiaramente che i gatti erano otto. Le due guardie zoofile quindi hanno lasciato nell’appartamento del cibo nella speranza che gli altri due micini, nascosti da qualche parte, fossero usciti per mangiare. Tornati sul posto il giorno successivo, hanno trovato il piatto vuoto, segno che c’erano altri gatti. Dopo alcune ricerche sono riusciti ad individuare gli altri gattini portando a termine un’operazione complicata. “Ringrazio il Comando della Polizia Locale e dei Vigili del Fuoco – commenta il dottor Paolo Savelloni responsabile delle guardie zoofile – perché hanno contribuito a salvare la vita a quei poveri micetti”.