Civitavecchia: Default? Una Giunta M5S (o Ambientalista?) solleva troppi nodi
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: In merito all’incontro con l’Assessore Tuoro sugli aumenti di tassazione abbiamo resistito alla tentazione di “mordere” preferendo, prima di commentare, riordinare appunti ed idee, cercando di andare, come siamo soliti fare, oltre ciò che appare. Partiamo dalla relazione della Corte dei Conti, panacea di tutti i mali e scusa perfetta per ogni cosa. Quello che dicono i Giudici, anche se molti vogliono far credere il contrario, è un “segreto di pulcinella”: per chi segue come noi, ma come tanti “addetti ai lavori”, gli eventi, la situazione ora dipinta dalla Corte non è una novità.
Qualcuno vuole forse dire di aver visto opere durature realizzate con i fondi Enel? O qualcuno vuole forse affermare che il progetto HCS, con ben 4 società di Diritto PRIVATO, riempite all’inverosimile di personale, è il modello più efficiente possibile per gestire i servizi pubblici di un Comune di 50.000 abitanti?
Superiamo quindi il muro delle osservazioni della Corte, alzato dalla Giunta a giustificazione di ogni cosa, e scaviamo oltre nei nostri appunti. Perché parliamo, nel titolo, di “tempesta perfetta”? In meteorologia si usa questo termine quando più forti temporali si uniscono per formare un uragano.
Vediamo quindi quali sono questi “temporali”:
1) Fondi Enel: prima per scelta “ambientalista” e poi per la relazione della Corte dei Conti, sono venuti a mancare, ma le spese, ricordiamo composte in larga parte da STIPENDI, sono rimaste uguali;
2) Debiti Fuori Bilancio: composti in larga parte da Sentenze perse dal Comune e non pagate ai vincitori delle cause. Una “robetta” da oltre 4,5 milioni di euro suddivisi in 2.400.000 da pagare quest’anno e 2.200.000 euro nel 2016;
3) Debiti delle Partecipate: o si pagano in qualche modo o è il default. Quant’è? Difficile quantificarli;
4) Derivati: un “problemino” da 25 miliardi di euro complessivi che riguarda, oltre Civitavecchia, altre decine di Comuni, ma anche Amministrazioni Regionali e Provinciali.
5) Riaccertamento dei Residui passivi: 38 milioni di euro che verranno pagati dal Comune in “comode rate” da 1 milione e 300.000 euro l’anno per i prossimi 30 anni
A questo si aggiungono le novità contabili del Governo centrale che ricadono sul Comune:
6) Fondo di dubbia esigibilità: sono fondi che devono essere “bloccati” per forza. Parliamo di uno “scherzetto” da 3.200.000 euro nel 2015, 4.100.000 euro nel 2016 e quasi 5.000.000 di euro nel 2017;
7) Nuova Spending Review: 3.000.000 euro di trasferimenti in meno a partire da quest’anno.
E speriamo di non aver dimenticato nulla.
Come siamo giunti a questo? Le precedenti Amministrazioni hanno semplicemente pensato, anno dopo anno, a come chiudere il bilancio. Chi non ha riconosciuto debiti fuori bilancio, chi ha preso fondi Enel, chi ha sottoscritto derivati … i nodi si accumulavano e non arrivavano mai al pettine. Loro erano bravi, ed i Cittadini accumulavano, senza saperlo, debiti su debiti.
E questa Amministrazione? Semplicemente ha affrontato tutti i nodi che ha trovato e ha cercato di scioglierli tutti insieme. Quante volte abbiamo sentito in questi mesi: “per la prima volta noi …”. E se ne vantavano anche.
Risultato? I nodi sono venuti al pettine tutti insieme, i mille “temporali” si sono uniti, ed ecco una “tempesta perfetta” di voragini da colmare, con la povera Tuoro a dover fare miracoli per chiudere il Bilancio.
Di fronte a questo molti invocano il Commissariamento. Noi ci chiediamo: a cosa servirebbe?
Facciamo un esempio semplice per chiarire il concetto. Se per anni il nostro Amministratore di Condominio non ha pagato i conti e ci troviamo con i debiti, cambiamo ovviamente amministratore, ma i debiti rimangono. E se il nuovo amministratore ci manda i conti da pagare che facciamo? Lo cambiamo di nuovo sperando che “magicamente” quei debiti scompaiano? E’ una risposta, molto populista, alla rabbia e al malcontento, ma non è una soluzione al problema, anzi, nasconde nuovamente il vero problema!
Restando nell’esempio, che il nuovo Amministratore ci manda bollette salate per coprire i buchi del precedente è prevedibile e possiamo aspettarcelo, ma se anche con il nuovo Amministratore l’ascensore continua a non funzionare, le scale continuano ad essere sporche, il portiere non viene licenziato perché “tiene famiglia”, e e l’unica giustificazione è “ma lo sapete che ci sono i debiti”, allora è giusto che i condomini si chiedano: ma l’Amministratore che lo paghiamo a fare? E se l’Amministratore, perché l’impianto elettrico del palazzo è da rifare, non cambia le lampadine per “risparmiare” lasciandoci al buio, poi non deve chiedersi perché la gente è arrabbiata.
Fuor di metafora, il nostro Direttore, una volta che è stata prospettata dal Dirigente e dall’Assessore questa situazione, ha fatto una sola e semplice domanda: “li sostenete i costi dei servizi pubblici locali?” Lo “speriamo” ricevuto in risposta evidenzia il vero problema.
La Tuoro, a cui va riconosciuto il merito di essere stata l’unica a confrontarsi con i Consumatori, segue il suo Assessorato e svolge il suo compito in maniera soddisfacente. Prima che i Cittadini pensino che siamo “impazziti” ricordiamo che il suo dovere è chiudere il Bilancio, e se ci riuscirà ci sarà solo da farle i complimenti.
Il problema vero è il resto della Giunta. Dove sono? Perché non erano alla riunione con noi? Dov’era il Liquidatore a cui avremmo tante domande da porre? Ed il Sindaco?
“Sparare” contro l’Assessore Tuoro è decisamente semplice e molto demagogico: lei ha l’ingrato compito di far pagare le tasse e quindi è “antipatica” per definizione. Chi le porta i conti da pagare, però, sono gli altri assessorati, che la faccia con noi non ce la mettono.
Non è suo compito ridurre i costi del personale di HCS, non è suo ruolo verificare che i contratti di servizio vengano rispettati, non è, in sintesi, suo compito “far funzionare le cose”.
Non si strumentalizzino e ben si intendano le nostre parole: non vogliamo difendere l’Assessore Tuoro, ma lanciare un “j’accuse” a chi è corso a rimborsare l’acqua all’arsenico, spinto dal ramo “ambientalista” della giunta, ma che dice, in totale controsenso, che chi è senz’acqua da settimane non merita un rimborso. I problemi di Bilancio o ci sono o non ci sono.
Lanciamo un “j’accuse” a chi continua a dire che sono state assunte troppe persone, ma da perfetto “demagogo” dice anche che nessuno deve essere licenziato: o sono troppi e si licenziano, o non sono troppi e allora non vanno mortificati facendoli apparire sempre come i “colpevoli” del disastro.
Lanciamo un “j’accuse” a chi dice no alla “politica della pezza” e crede che, senza soldi, si possano trovare soluzioni strutturali. Se la soluzione strutturale è quella che ha tolto l’acqua a mezza Civitavecchia, allora forse era meglio una pezza ora, ed un bel piano di investimenti serio per il futuro.
Ma andiamo oltre. Vogliamo dirlo a chiare lettere: la TASI non l’ha aumentata la Tuoro, ma chi non ha agito per ridurre i costi dei servizi indivisibili. Dov’è? Si faccia avanti.
Perché nella TASI ci sono valanghe di soldi per la manutenzione dei parchi e degli immobili, ed è tutto nel degrado? Chi ha impegnato questi fondi si faccia avanti e spieghi come e dove sono stati impiegati.
Parliamo di partecipate. Vengono pagati tutti i conti di HCS? Se si perché non ci sono ORA i fondi per sistemare i mezzi? Qualche “genio” non aveva previsto che i mezzi potevano rompersi?
Se, invece, non si pagano già ora completamente i costi, come si pensa di riuscire, con questa voragine, di trovare anche i soldi per gli investimenti?
Ma veniamo alle soluzioni che ci sono state prospettate. Per aumentare le entrate è facile: tasse, tasse e ancora tasse.
E per ridurre le uscite? Ma c’è quasi pronta la NewCo!
Bella parola, suona bene … ma qualcuno ha spiegato bene cos’è?
In sintesi si tratta di una nuova società che dovrà nascere dalla “fusione” delle attuali partecipate, in modo che il “valore” di Civitavecchia Infrastrutture vada a “tappare” la voragine di HCS e si possa quindi accedere nuovamente al credito per finanziare gli investimenti.
La nuova società poi accantonerà una somma che servirà a pagare, anno dopo anno, i debiti della vecchia HCS.
Approfondiamo un pochino.
Sorvoliamo sul fatto che per fare investimenti non strutturali (riparare e comprare nuovi mezzi di lavoro) si pensi ancora a fare finanziamenti, e quindi debiti, una cosa subito non ci è “suonata” bene: da cosa è composto il “valore” di Civitavecchia Infrastrutture? Da Capitali (soldi liquidi)? NO! Da Patrimonio (Beni Immobili e infrastrutture).
Questo cosa significa? Due cose fondamentali:
1) Che gli acquedotti restano nel capitale di una SRL, società PRIVATA, con buona pace di chi parla da anni di “Acqua Pubblica”;
2) Che buona parte del patrimonio di Civitavecchia Infrastrutture è impignorabile e quindi non può fare da garanzia assolutamente a nessun finanziamento di nessun tipo;
Ma c’è di più. Questo piano di salvataggio, che prendiamo con il beneficio di inventario perché chi della Giunta lo sta seguendo non si è degnato di venire a spiegarlo, ci ricordava qualcosa.
E’ infatti simile, se non identico, al piano già presentato e bocciato dal Tribunale perché, già allora, non era chiaro come 34 milioni di euro di patrimonio immobiliare del Comune si possano trasformare in liquidità. Qualcuno della Giunta si degna di spiegare a noi ed ai Cittadini perché ora dovrebbe essere accettato?
Un’altra cosa non ci è chiara. In caso di default una parte del bilancio viene vincolata per pagare i debiti delle partecipate. Con il piano una parte del bilancio viene girata alla NewCo per ripianare i debiti della partecipata. Dobbiamo dedurre, chiediamo, che il grande piano di salvataggio è andare in default, ma “zitti zitti” sperando che nessuno se ne accorga?
Da parte nostra, visto che l’unico interlocutore era l’Assessorato al Bilancio, e che siamo stati convocati “a giochi fatti”, quello che abbiamo chiesto è una revisione il più celere possibile del Regolamento dei Tributi in modo che, se il Comune si prende tempo per pagare i debiti, lo stesso tempo venga concesso ai Cittadini che, spesso per situazioni di grave disagio, sono in arretrato con le bollette ed hanno il diritto di pagarle. quantomeno, a rate. Sarà questa Giunta in grado di fare almeno questo o sono stati eletti tanti “cassieri” capaci solo di riscuotere tasse e pagare debiti?
Per il resto attendiamo intanto di vedere come la Corte dei Conti valuterà il Bilancio, perché qualche serio dubbio sulla possibilità di evitare il default ce l’abbiamo, e vedremo poi, se tutto andrà bene, se i servizi pubblici saranno degni di questo nome e se saranno fatti gli investimenti necessari.
Noi siamo sempre qui, pronti a tutelare i Cittadini con azioni concrete (ed una class action contro un Comune che non si sa ancora se va o no in default è, a nostro parere, una cosa poco concreta al momento) ma siamo parimenti pronti ad affiancare il Comune nel progettare servizi pubblici efficienti e funzionali. Se la Giunta seguirà l’esempio dell’Assessore Tuoro ed inizierà a colloquiare, noi parleremo in Comune, altrimenti, se servirà, parleremo in Tribunale.
Chiudiamo, consentitecelo, con una nostra curiosità: Non comprendiamo, sinceramente, il perché si sia scelto di non coinvolgerci.
Sapevamo di essere “antipatici” a molti ambientalisti perché, a suo tempo, decidemmo di promuovere il Ricorso per far gestire l’acqua ad ACEA (PRIVATA) invece che ad HCS (PRIVATA), consapevoli che era l’unica ad avere i fondi necessari a sistemare gli acquedotti (ed i fatti recenti ci danno ragione), ma chi ha vinto le elezioni è stato, se non sbagliamo, il Movimento 5 stelle, che ha combattuto con noi tante battaglie, e non i movimenti ambientalisti.
Se abbiamo letto male i risultati delle elezioni ditecelo, altrimenti qualcuno ci spieghi perché il Movimento 5 Stelle, che ha raccolto con noi le firme contro la TIA Straordinaria, ancora non l’ha annullata, e soprattutto, non parla più con noi.