Una strada rionale e che crea enormi problemi ai passati
SANTA MARINELLA – Intervento del nucleo cittadino dei Rangers D’Italia, in una zona a nord della città, per la presenza di una vera e propria foresta che confina con una strada rionale e che crea enormi problemi ai passati. Nei giorni scorsi, infatti, c’erano state della proteste da parte dei residenti del quartiere Alibrandi, che si erano lamentati con l’amministrazione comunale incapace di obbligare la società Ferrovie dello Stato, proprietaria delle scarpate e dei terreni confinanti con la strada ferrata, di effettuare il taglio di alberature e canneti previsto nel regolamento comunale e che, in particolare nella stagione estiva, è a rischio incendi.
Sull’onda delle proteste, quindi, e su mandato del delegato comunale all’ambiente Luca Astori, una squadra di Rangers si è portata nella zona indicata, peraltro in difficoltà anche per la presenza del fosso Ponton del Castrato, per verificare lo stato dei luoghi. I volontari ambientalisti si sono trovati davanti ad una situazione veramente al limite del paradosso. Nella parte che delimita la ferrovia, è praticamente sorto un vasto canneto, le cui foglie invadono il manto stradale, costringendo gli automobilisti a fare le gimcane. E dire che più volte, i responsabili della società ferroviaria, erano stati invitati a provvedere alla ripulitura. “Dopo vari solleciti a cui nessuno a mai risposto, valuteremo se sia il caso di chiedere il conto alle Ferrovie dello Stato perché ci stanno procurando un danno d’immagine – commenta il delegato Astori – è dal 2013 che d’estate si verifica questa situazione. Dallo svincolo autostradale di Civitavecchia Sud fino alle porte di Furbara, le aree di proprietà delle Ferrovie, da anni non vengono manutenzionate. Nei pressi di via Quattro Novembre, la stratificazione delle piante, ha raggiunto la sommità della recinzione in cemento, anch’essa vetusta ed in alcuni punti divelta o mancante. A fianco della stazione, invece, è facile vedere persone che scendono dai treni e passare tra le sbarre di ferro. Non mancano neppure tronchi di palme riversi nel costone, coltivazioni di pomodori in orti abusivi, discariche a cielo aperto ed incuria ovunque. Le canne hanno raggiunto l’altezza di otto metri e, piegandosi verso la sede stradale, la invadono per quasi meta corsia. Se le ferrovie non intervengono immediatamente, anche i pulmini che portano i bambini a scuola, le ambulanze e i mezzi di soccorso, troveranno grosse difficoltà”. “Oggi ho ricevuto dal nucleo dei Rangers il dossier sulle aree di competenza delle Ferrovie dello Stato – conclude Astori – state certi che non verrà messo in un cassetto”.