Riceviamo e pubblichiamo. Martedì 17 novembre 2015 L’educazione metropolitana Alleanze educative per la crescita della persona e delle relazioni sociali Con il contributo di: 2 L’EDUCAZIONE METROPOLITANA Alleanze educative per la crescita della persona e delle relazioni sociali In questo incontro presentiamo il libro “La mappa e il territorio: ripensare l’educazione tra strada e scuola”, che riporta una serie di interventi riguardanti direttamente o indirettamente la metodologia dei Maestri di Strada. Prima di essere la presentazione di un libro il seminario è occasione di incontro tra operatori e professionisti che da prospettive diverse si occupano di educazione dei giovani e in generale di educazione intesa come promozione di socialità e cittadinanza. Il titolo vuole richiamare l’attenzione sul fatto che nel ‘villaggio globale’ in cui anche ‘tre casettine dai tetti aguzzi’ in realtà fanno parte di una unica planetaria metropoli, è necessaria una educazione diversa da quella nata quattrocento anni fa nell’Europa delle piccole nazioni separate da guerre di religione. Abbiamo invitato persone che per aver occupato posizioni istituzionali si sono posti problemi riguardanti le politiche educative e sociali e persone che stanno tenendo vive esperienze di educazione e di integrazione che configurano un possibile nuovo paradigma pedagogico e sociale che abbia al centro la promozione della convivenza civile piuttosto che la competizione per una improbabile scalata sociale, che abbia al centro lo sviluppo umano delle persone e di tutto il loro potenziale di creazione e di libertà piuttosto che la preoccupazione di contenere devianze e degrado, che sia gioioso piuttosto che cupamente impegnato a passare in rassegna i disastri incombenti sulle sorti dell’umanità. Proprio per questo riduciamo al minimo gli interventi frontali in cui si espongono nel modo concettuale gli argomenti per dare invece spazio al confronto vivo in piccoli gruppi in cui ciascuno oltre a riflettere sui temi possa esprimere la ricchezza di esperienze che non sono replica stanca di paradigmi di cui si è perso il significato. 3 PROGRAMMA 9:00 – ACCOGLIENZA Registrazione partecipanti 9:30 Apertura: L’EDUCAZIONE TRA POLITICHE SOCIALI E SCOLASTICHE o Francesca Danese o Marco Rossi Doria Introduce: Ginevra Baroncelli, Direttore dei servizi alla persona e alla collettività, Municipio Roma XII 10:00 – I sessione: L’educazione metropolitana RIFLESSIONI SUL LAVORO EDUCATIVO o La Mappa e il Territorio – Riflessioni sul lavoro educativo Cesare Moreno, Presidente Associazione Maestri di Strada onlus Francesco Tonucci, La città dei bambini e delle bambine: un binomio fantastico? Introduce: Martino Rebonato, Coordinatore Cabina di Regia L. 285/97, Roma Capitale 11:00 Pausa caffè. 4 11:30 – II sessione: CINQUE PAROLE CHIAVE PER RIPENSARE L’EDUCAZIONE TRA STRADA E SCUOLA Sottogruppi tematici di scambio e confronto 1. Educazione civile: educazione tra solidarietà umana e resistenza civile Conduce Ilaria Iorio, psicologa, maestra di strada 2. Periferie: educare le periferie ossia conoscere ed integrare ciò che sta alla periferia della mente, delle città e del mondo. Conduce Tiziana Sgubin, educatrice 3. Pensare: far accadere il pensiero: la riflessività come comportamento sociale, il gruppo riflessivo come contenitore che può rendere possibile il pensiero Conduce Francesca Andreani, educatrice professionale 4. Pedagogia errante: apprendere dai contesti, apprendere nelle transizioni, apprendere camminando Conduce Antonella Martini, sociologa 5. Alleanze educative: per crescere un uomo è necessaria una città intera: alleanze educative per una educazione metropolitana Conduce Luciana Lucarelli , insegnante Conduce13.30 pausa pranzo 5 15:00 – III sessione: NUOVE PAROLE PER NUOVE MAPPE Suggestioni dai gruppi o Educazione civile – Stefano Piscini, assistente sociale Municipio Roma XIII o Periferie – Salvo di Maggio, cooperativa sociale “Ermes” o Pensare – Massimo Taddia, associazione “Il Laboratorio” o Pedagogia errante – Simona Acqualagna, associazione “G.I.S. Marameo” o Alleanze educative – Gianluca Cantisani, associazione “Genitori Di Donato” Conduce: Cesare Moreno 17:00 – Conclusioni E’ POSSIBILE (RI)SCOPRIRE IL TERRITORIO COME RISORSA? Contributi di esperienze Elisabetta Giustini Dirigente IIS Urbani di Ostia Idroscalo Daniela Cirulli Ordine Assistenti Sociali Lazio Giovanna Micaglio Direttrice biblioteca Nicolini di Corviale Conduce: Giuseppe Fusacchia, dirigente scolastico presso Ministero dell’ Istruzione – Direzione Generale dello Studente – Ufficio IV – Disabilità e inclusione 18:00 termine lavori e consegna attestati 6 LE PAROLE CHIAVE o Educazione civile : Educazione tra solidarietà umana e resistenza civile La missione della scuola e dell’educazione è promuovere in tutte le giovani persone le capacità per vivere bene insieme. La solidarietà umana che consiste nel riconoscere se stessi nell’altro e nel sentire insieme la comune appartenenza ad una società viene a monte di qualsiasi altra forma di cooperazione sociale ed è anche la base per resistere a quanto di disumano e aggressivo viene dal potere e dalle disuguaglianze. o Periferie: educare le periferie, conoscere ed integrare ciò che sta alla periferia della mente, delle città e del mondo. Tre diverse periferie sono accomunate dal fatto che sono dimora di emozioni e sentimenti inespressi, di fatti che sono sgraditi alla mente razionale come all’ordine costituito. Molte politiche, molte correnti culturali tendono ad accentuare la separazione con il mondo periferico. Al contrario occorre promuovere l’integrazione, ossia la connessione tra ciò che è marginale con ciò che è centrale perché solo dall’integrazione deriva un reciproco arricchimento. o Pensare: la riflessività come comportamento sociale, il gruppo riflessivo come contenitore che può rendere possibile il pensiero Non si può educare la mente altrui se non si migliora continuamente la propria mente. Veniamo da una cultura che ci ha insegnato che il pensare sia un attività solitaria, ma più che pensare ci è stato insegnato a replicare pensieri altrui. Il pensiero che serve all’uomo è il pensiero che rigenera continuamente se stesso, pensiero riflessivo che consente di mantenere sempre aperta la connessione con le proprie radici esistenziali. Questo lavoro riflessivo si compie solo nell’interazione con gli altri. Educatori e docenti hanno bisogno di gruppi riflessivi per poter affrontare il loro lavoro con mente aperta e cuore vigile. o Pedagogia errante: apprendere dai contesti, apprendere nelle transizioni, apprendere camminando Nella complessità del mondo e delle metropoli non è possibile formare le nuove generazioni partendo da un paradigma pedagogico monolitico: si lavora per frammenti, si raccolgono per strada frammenti e reperti per costruire una personale conoscenza del mondo. I buoni educatori devono imparare questa pedagogia errante che consiste nel raccogliere le risorse strada facendo e nel trasformarle insieme ai giovani interlocutori lungo il percorso. o Alleanze educative : per crescere un uomo è necessaria una città intera Per crescere un bambino ci vuole un villaggio intero: è vero dalla notte dei tempi e forse il villaggio è nato per poter crescere i bambini. Questa idea si è largamente persa, pochi pensano e praticano un’educazione che sia alleanza tra il giovane, la famiglia, i diversi professionisti che si occupano di formazione. In molte pratiche educative è incorporata una immanente tendenza alla ‘correzione’ alla ‘prevenzione’ del male che fa apparire l’educazione quasi come una galera preventiva. L’alleanza educativa significa che diverse figure cooperano per sviluppare al massimo grado le potenzialità della giovane persona senza doversi preoccupare di tenerlo a freno: l’educazione o ò una pratica di libertà o non è. 7 IL PERCORSO DELLA GIORNATA La giornata mira a offrire ai partecipanti spunti di riflessione e a raccogliere proposte per un modo diverso di guardare al lavoro educativo con i giovani e ai territori nei quali questo si realizza. Per questo, le parole chiave offerte dalla pedagogia dei Maestri di Strada costituiscono un importante punto di partenza. Proprio perché “la mappa non è il territorio” è altrettanto importante che quanti intendono partecipare alla giornata abbiano la possibilità di farlo attivamente, contribuendo alla “mappatura” delle esperienze sul campo e delle visioni sul mondo che attengono il lavoro educativo. A tal fine saranno svolti i sottogruppi tematici, nei quali un conduttore (operatore sociale o scolastico) coordinerà gli interventi, faciliterà i contributi e raccoglierà gli stimoli emersi. Nel lavoro dei sottogruppi saranno presenti i relativi relatori della sessione pomeridiana, tutti referenti di realtà che operano da tempo nei settori sociale e scolastico. In qualità di osservatori, i relatori potranno seguire i lavori e rielaborare alla luce della propria esperienza gli stimoli emersi, restituendo alla plenaria del pomeriggio le opportunità di sviluppo che hanno immaginato grazie alle suggestioni offerte dai contributi dei partecipanti. A dimostrazione delle possibilità disponibili, la giornata si conclude con la testimonianza di attori di rilievo istituzionale in tema di collaborazione con le risorse territoriali: gli elementi indispensabili per la realizzazione delle esperienze e gli atteggiamenti che le hanno facilitate, sia storiche che recenti. 8 NOTE ORGANIZZATIVE La partecipazione alla giornata è gratuita. In ragione di un numero limitato di posti disponibili, la partecipazione è subordinata alla prenotazione, che dovrà essere effettuata ENTRO venerdì 13 novembre, esclusivamente via e-mail all’indirizzo della segreteria organizzativa, contenente: o nome e cognome o qualifica o istituzione/organizzazione di appartenenza o sottogruppo tematico di preferenza E’ stato chiesto l’accreditamento dell’evento all’ordine professionale degli assistenti sociali del Lazio. Il numero di crediti formativi sarà comunicato appena possibile. L’attestato di partecipazione sarà disponibile al termine della giornata. Per ulteriori informazioni, è possibile scrivere inviando una mail all’indirizzo della segreteria organizzativa.