1951 Quando Humphrey Bogart venne a Santa Marinella
Riceviamo e pubblichiamo. “UN RAGAZZO E UNA BICICLETTA”: STORIA VERA DI NATALE . Suor Margherita Marchione – a cui il Sindaco Bacheca conferì la cittadinanza onoraria di Santa Marinella – l’8 dicembre inaugurerà una grande mostra negli Stati Uniti dedicata a Papa Pio XII. La maggiore biografa al mondo di Pio XII – ricorda quando Papa Pacelli incaricò Mons. John Patrick Carroll-Abbing di istituire la REPUBBLICA DEI RAGAZZI di CIVITAVECCHIA. L’occasione di questa mostra – afferma il prof. Livio Spinelli che sta facendo la traduzione del racconto – ha riportato alla luce una storia vera accaduta alla vigilia di Natale del 1951, quando l’attore Humphrey Bogart e sua moglie Lauren Bacall – amici del Principe Marcantonio Pacelli – vennero a Santa Marinella, e ritrovarono uno “sciuscià” di Salerno, finito alla Repubblica dei Ragazzi di Civitavecchia. All’epoca Pio XII aveva incaricato suo nipote, Principe Marcantonio, e la consorte Principessa Gabriella, di stabilirsi a S.Marinella per occuparsi dei tantissimi orfani di guerra e bambini abbandonati, che si trovavano al Villaggio del Fanciullo.
Bogart e Lauren al Villaggio del Fanciullo furono accolti da Mons. Abbing, Don Rivolta e dai ragazzi, che all’epoca avevano un proprio Sindaco eletto da loro stessi, un giornale e persino un tribunale, i cui giudici erano eletti a turno fra i ragazzi. Bogart durante la visita assistette all’episodio di un ragazzo, tale Alessandro – soprannominato “Sciancato” – che dopo aver tirato un sasso contro una finestra, rompendo il vetro, andò a nascondersi sotto un letto. Spiegarono a Borgart che diversi ragazzi non riuscivano ad adattarsi e a rispettare le regole del villaggio e per Alessandro, proprio quel giorno il tribunale si sarebbe riunito per deciderne l’espulsione.
All’improvviso a Bogart tornò in mente quando a Salerno nel dicembre 1943, al seguito degli Alleati per organizzare spettacoli per le truppe, tra un gruppo di ragazzi in cerca di cibo tra i rifiuti vide un bambinetto di 6 anni, claudicante, che i compagni chiamavano “sciancato”. Bogart gli offrì una scodella di minestra e due barrette di cioccolato facendo comparire un sorriso sul viso del bambino, che adottato dai soldati col nome di Al, imparò presto a parlare inglese chiedendo loro come fossero i bambini in America e quali giocattoli avevano, rimanendo meravigliato nel sapere che quasi tutti i bambini americani avevano un bicicletta, cosa che andava al di là dei suoi sogni, e i soldati americani allora gli avevano promesso una bicicletta come regalo di Natale …
In quel momento Bogart realizzò che quel ragazzo, che poco prima aveva lanciato la pietra, non era altro che Al e si sentì cadere sulle spalle tutta responsabilità di quel ragazzo, e della promessa di una bicicletta che non era riuscito a mantenere, partecipò al processo che gli venne fatto al ragazzo, e fu chiamato a testimoniare. Il lungo racconto narra con dovizia di particolari tutto ciò che dichiarò Bogart a difesa di quel bambino: Monsignor Carrol Abbing e Don Rivolta assistevano in silenzio. Il tribunale dei ragazzi, dopo le dichiarazioni di Bogart emise un sentenza di perdono a favore di Al. Appena la seduta fu sciolta, quei ragazzi che lo avevano appena giudicato gli si fecero intorno, facendogli coraggio: “ore qui sei tra gli amici !”
Bogart si era allontanato, riacquistando la sua fisionomia taciturna, si era fatto tardi, affrettò il passo insieme a sua moglie Lauren lungo il vialetto verso l’Aurelia: era ora di tornare a Roma.
La versione integrale di questa storia di Natale pubblicata nel giornale “AMERICAN WEEKLY” , sarà messa in mostra nel MUSEO DI PAPA PIO XII, inaugurato l’anno scorso a Roma da Suor Margherita MARCHIONE.