Ladispoli. M5s l’Italia sceglie la democrazia
“Il 4 dicembre 2016, si sono svolte le votazioni per il Referendum Costituzionale. Oggetto del dibattito, – affermano dal Movimento- l’adozione o meno della Riforma Costituzionale scritta dal dimissionario Primo Ministro Renzi e dal Ministro per le Riforme Boschi. Il voto ha illustrato una vittoria schiacciante del fronte del NO, di cui il Movimento 5 Stelle è stato fin dall’inizio il principale fautore: con un’affluenza del 65,47%, il 59,11% dei votanti ha scelto di non cedere ai poteri forti, alle banche, all’erosione della democrazia che questa riforma avrebbe portato con sé. Ma cosa vuol dire questo voto?” si domandano: “Molti osservatori inseriscono la vittoria del NO sulla scia di una tendenza globale che vede l’intero mondo occidentale premiare una narrazione di stampo populista, o nella migliore delle ipotesi conservatrice. Questa è una lettura parziale: quando i partiti progressisti, tradizionalmente di sinistra, abbandonano a poco a poco le proprie istanze sociali, la lotta al fianco degli ultimi e la difesa del pubblico a favore dei grandi gruppi internazionali, del liberismo sfrenato e delle privatizzazioni, chi si oppone a questa tendenza-proseguono- non può essere semplicemente aggettivato come populista”.