FDI-AN Santa Marinella si esprime sul risultato del recente referendum.
“Esprimo grande soddisfazione, da cittadino, da giurista e da portavoce di un partito nazionale che, sin da subito, si è battuto affinchè la riforma costituzionale Renzi-Boschi non passasse, per il grande risultato ottenuto al recente referendum, tanto a livello nazionale, quanto a livello locale”.Così afferma Marco Valerio Verni, portavoce comunale di Fratelli d’Italia di S. Marinella, e responsabile, per la compagine guidata da Giorgia Meloni, del Dipartimento Giustizia per la Provincia di Roma, che continua: “Il risultato è inequivocabile, e riguarda non solo la condanna di una riforma assurda, che avrebbe consegnato il Paese all’autoritarismo renziano, da una parte, e dei despoti europei, dall’altro, ma anche dell’operato dello stesso governo nazionale, che ha avvicinato ancora di più al baratro l’Italia, con un tasso di crescita pressoché nullo, la disoccupazione alle stelle, una politica sulla gestione dei flussi migratori disastrosa, per non parlare della finta riforma legata al c.d. fisco amico. Non infierisco, ma ci sarebbe molto altro da aggiungere. Detto ciò, bisogna ora cambiare rotta, ed alla svelta, per non lasciare il Paese senza una guida certa e, soprattutto, voluta dal popolo”.“A livello locale, siamo stati tra i pochi a metterci la faccia, a differenza di altri che, al contrario, sono risultati non pervenuti. In tal senso, accolgo con piacere il riconoscimento del gruppo “Noi con Salvini”, che naturalmente ricambio, e che estendo anche a tutti i comitati e gruppi che si sono spesi per la vittoria. L’onore delle armi va comunque anche al fronte del Si, con il quale, a fari spenti, sarebbe interessante continuare il dialogo su eventuali riforme costituzionali e non, affinchè non si disperda l’interesse che tale tornata elettorale ha creato intorno alla nostra Carta Suprema: proprio quest’ultima, sul punto di essere rivoluzionata, sembra averci regalato, con un colpo di coda, una splendida dimostrazione di partecipazione diretta del popolo alla vita dell’Italia, che è e deve rimanere democratica. Come detto, si può ragionare su dei cambiamenti, ma onestamente non nei modi che aveva prospettato Renzi.Un ringraziamento finale, ma non per questo meno importante, va a tutto il mio gruppo, per le energie spese in questa lunghissima maratona. A loro dico: missione compiuta. Ora, continuiamo il cammino, guardando avanti, come sempre. Senza paura.”.