“Piazza 048” chiede collaborazione al Comune di Civitavecchia

Pierluigi D’Emilio

L’Associazione “Piazza 048” il giorno 20 dicembre ha consegnato una lettera all’intera giunta comunale di Civitavecchia, a cui viene chiesta la collaborazione per poter avere un quadro completo de dettagliato dei dati sanitari del territorio. Infatti è noto a molti che il territorio del litorale nord della regione Lazio ha visto incrementare in modo esponenziale di ammalati di Cancro. L’associazione “Piazza 048” da molto tempo infatti cerca di capire e rendere noto come l’inquinamento nelle nostre città sia la causa principale di molti dei decessi avvenuti negl’ultimi anni. Di seguito vi pubblichiamo il tsto integrale della lettera protocollata presso il Comune di Civitavecchia, dagli esponenti dell’associazione.

 

 Gentile Sindaco, gentili consiglieri,

tutti voi sapete che questa città è soggetta ad una notevole pressione di emissioni inquinanti, oltre a quelle comuni alla gran parte delle città italiane, vedi ad esempio traffico e riscaldamento, si sommano quelle specifiche derivanti dalla presenza delle centrali elettriche, del porto, cui si aggiungono gli effetti a lungo termine del cementificio, ammesso e non concesso che sia attualmente “in sicurezza” e quelli non comprovati ma affatto incredibili, provenienti dallo stoccaggio delle armi chimiche disattivate presente presso il CE.TL.I.

Negli ultimi anni si sono susseguiti studi e conferenze, in genere i dati maggiormente pubblicizzati sono stati quelli che indicano i decessi e su questi, spesso le discussioni si sono animate. Sappiamo tutti però che il dato sui decessi non è propriamente indicativo dell’effetto degli inquinanti sulla salute della popolazione poiché nei certificati di morte viene indicata la causa ultima, ovvero la complicazione che ha portato al decesso. Inoltre, molte patologie, per fortuna, pur direttamente o indirettamente imputabili a fonti inquinanti, non portano al decesso, ma vanno comunque computate, oggi le patologie oncologiche, ma non solo, si curano molto meglio che negli anni passati, producendo un aumento di sopravvivenza, quindi rendendo meno corrispondenti alla realtà le risultanze di studi che non ne volessero tener conto Ciò considerato, e considerando anche gli studi ed i rapporti sinora pubblicati e con il conforto di persone qualificate, Piazza048 ha voluto chiedere, già dal febbraio di quest’anno alla ASL di competenza i dati numerici dei detentori di codice 048 per patologia, anno ed età. Siamo convinti che solo una completa informazione con relative correlazioni possano dare un senso compiuto alla consapevolezza che questo territorio soffre una situazione sanitaria particolarmente pesante. Purtroppo, a tutt’oggi, non abbiamo ricevuto il conforto di una risposta soddisfacente, la ASL di competenza ha sostanzialmente rimandato alla competenza regionale. Ci siamo allora recati in Regione, abbiamo parlato direttamente con un dirigente del Dipartimento di Epidemiologia ed abbiamo, in seguito all’incontro, inviato richiesta formale similmente a quella inviata alla nostra Azienda Sanitaria. Nessuna risposta ci è giunta, eppure i dati esistono e sono già organizzati, per lo meno in parte, e ben lo sappiamo. Alcuni dati parziali già li conosciamo, che questi dati siano disponibili lo dimostra il fatto che sono citati sia nel Rapporto 2004 dell’Osservatorio Ambientale che nei rapporti sullo stato di salute redatti dal DEP Lazio. Vogliamo effettivamente renderci conto di come e se la salute del territorio stia peggiorando, per farlo occorrono i dati per tutte le fasce d’età, per patologia e per anno ed altre informazioni. Ultimamente abbiamo letto rapporti ed abbiamo assistito a dibattiti, abbiamo ascoltato allarmi e rassicurazioni sulla salute dell’ambiente. Ma la sensazione di “forte pressione” è confermata ad esempio dal Rapporto annuale dell’Osservatorio che recita nelle sue conclusioni: ”Mortalità e ricoveri ospedalieri per tutti i tumori della popolazione maschile residente nel distretto sono anch’essi in eccesso (17% e 14% rispettivamente). Questi dati confermano quanto già evidenziato da studi epidemiologici condotti nell’area (vedere capitolo 8 in questo Rapporto) consentendo anche di ipotizzare che lo stato di salute della popolazione residente nel distretto di Civitavecchia vada sempre più scostandosi da quello della popolazione residente nella Regione Lazio. La comparazione di questi risultati con le valutazioni pubblicate dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio nel 2010 (dati 2005-2008) e nel 2012 (dati 2006-2010) evidenzia un lieve ma costante incremento nel tempo dell’entità degli eccessi di mortalità per tutte le cause sia nei maschi che nelle femmine.” Questo aumento si innesta su un quadro già critico rispetto alla media regionale, come riportato nel rapporto stesso. Lo stesso rapporto, in una delle tabelle proposte, riporta i dati tenendo in considerazioni 16 tipi di patologie per 11 delle quali si indica una maggiore probabilità di contrarre la malattia che nella media regionale. In alcuni casi tale probabilità è assai maggiore. Anche gli studi proposti negli anni dal DEP riportano informazioni sulle patologie. In buona sostanza, gli studi ed i rapporti fin qui proposti, che affrontano il problema considerando le fonti inquinanti e la relativa produzione di tossicità, non sono serviti ad evidenziare un chiaro rapporto di causa/effetto tanto meno sono riusciti a correlare patologia all’inquinante. Quello che i rapporti hanno ammesso è il dato statistico che rileva una situazione sanitaria peggiore della media regionale, e, come riportato, un costante incremento del gap rispetto alla media regionale. Tutto ciò detto, e considerando che:

A. la tossicità delle emissioni che insistono su questo territorio è certa ed ampiamente illustrata dalla letteratura;

B. che l’effetto sommatoria delle fonti non può non causare una situazione più difficile rispetto ad altre città

C. che sebbene le rilevazioni fisiche riportate dagli studi non dimostrino particolari eccessi e tantomeno identifichino rapporti di causa/effetto, la situazione sanitaria è comunque degna di grande attenzione e provvedimenti mirati;

D. Che lo studio ABC ha preso in considerazione statistica solo una parte assai piccola del campione sia in numero che in ridotta fascia d’età

E. Che gli eccessi di mercurio rilevati nelle persone campionate richiamano alla memoria uno studio della Università di Siena che misurava la presenza del metallo sulle sogliole nel tratto marino da Civitavecchia sino a Genova, rilevando una contaminazione del pesce locale decisamene superiore a tutte le altre zone di prelievo;

F. che il Registro dei Tumori pare assolutamente lontano;

G. che la informazione è un diritto che va esercitato e non un favore;

H. che gli enti interpellati non hanno soddisfatto le nostre legittime richieste;

I. che la tutela della salute è in capo al Primo Cittadino ma che nessuno se ne può tirar fuori, tantomeno i consiglieri tutti;

J. che non si vede al momento nessuna azione o probabilità prossima che riduca sensibilmente il carico degli inquinanti; Chiediamo che il Signor Sindaco, assieme ai consiglieri tutti, maggioranza ed opposizione, si facciano carico di chiedere al DEP i dati che inutilmente Piazza048 ha chiesto, ovvero: il numero dei residenti in Civitavecchia e nei centri limitrofi, suddivisi per sesso, età, patologia e che venga riportata incidenza, mortalità, prevalenza e sopravvivenza così come indicato nei siti istituzionali, divisi inoltre per anno dal 2000 al 2015. Relativi alle seguenti patologie: PELLE: Allergie COLLO: Cancro della laringe- Cancro della Tiroide – Tiroide Autoimmune TESTA: Tumori Infan;li – Demenze – Ictus BRONCHI: Asma – Broncopa;e croniche ostruFve – Enfisema – Cancro del polmone e delle alte vie respiratorie – Cancro pleurico da amianto – Adenocarcinoma CUORE: Cardiopa;a ischemica – Infarto cardiaco -aritmie FEGATO: Tumori PANCREAS: Diabete Giovanile o ;po 1 INTESTINO: Cancro del colon – Celiachia APPARATO GENITALE: Infer;lità – Cancro ai tes;coli – Cancro alle ovaie ALTRI: Rinite e congiun;vite allergica – arteriosclerosi – tromboflebi; acute Numero delle patologie renali anch’essa dal 2000 al 2015 Contiamo che Voi, essendo “istituzione”, abbiate più successo e che possiate comprendere quanto sia urgente intervenire a prescindere dalla capacità di correlare causa ed effetto, poiché avremo ed avrete la possibilità di verificare che la situazione sta peggiorando così come per altro indicato dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *