Giorno: 7 Febbraio 2017

Scuola: difficile accedere agli strumenti compensativi per l’apprendimento.

Eccomi qua dopo tanto tempo di assenza a causa degli esami universitari che occupano molto spazio nella vita di tutti i giorni. Infatti, proprio in occasione dell’inizio del mio cammino nell’ambiente dell’università, mi preme scrivere ed affrontare il delicato problema del diritto allo studio. Oltre al diritto universale garantito riconosciuto dall’art. 34 della Costituzione, lo stato italiano è intervenuto a maggiore garanzia per gli studenti con particolari difficoltà di apprendimento, approvando il testo della legge 170 del 08 ottobre 2010 che garantisce la somministrazione delle conoscenze di base per il rendimento scolastico.
In particolare, la stessa legge regola, all’articolo 5, le misure educative e di supporto da destinare ai soggetti con ridotte capacità di apprendimento, ed, in particolar modo, quei studenti con ridotta capacità motoria. “Ogni soggetto con ridotta mobilità per raggiungere gli obbiettivi sia scolastici che universitari deve disporre pienamente dei STRUMENTI COMPENSATIVI” . Bene, ma vi siete mai chiesti cosa sono? Proverò a spiegarveli io, in modo da far comprendere anche a chi non conosce a pieno il mondo della disabilità, a cosa servono e quanti tipi ne esistono. Gli strumenti compensativi (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono dei mezzi, tecnologici e non, che supportano le fragilità o impossibilità di esercitare le funzioni compromesse, tipiche dei disturbi. Sono Strumenti che supportano in modo diretto l’abilità deficitaria (lettura, ortografia, grafia, numero, calcolo), come ad esempio la sintesi vocale, la calcolatrice, e la videoscrittura con correttore ortografico. Supportano aspetti deficitari di abilità “trasversali” quali memoria, attenzione. Possono essere ad esempio la tavola pitagorica; tabelle dei verbi, delle formule matematiche, dalla sequenza dei giorni e dei mesi. In proposito l’Articolo 5 della legge n.170 (nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico) specifica che gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti compensativi e dispensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istituzione e formazione e negli studi universitari.
Ecco, da studente universitario con piccole difficoltà di apprendimento posso dire che non è facile ottenere questi strumenti. Oltre agli esempi suddetti, un metodo compensativo molto importante è l’attività di tutoraggio, ma purtroppo non sempre è semplice accedere e beneficiare di questo servizio, a causa del mal funzionamento e gestione degli uffici pubblici e scolastici, costringendo gli utenti ad utilizzare il pugno duro per vedere riconosciuti i propri diritti. In ultimo, purtroppo, i tagli voluti dall’erario cadono come una spada di Damocle sugli studenti e soprattutto sui ragazzi diversamente abili, studenti che con gli strumenti compensativi appropriati avrebbero maggiori possibilità di riuscire a studiare e formarsi per il proprio futuro.

Alessandro Poleggi

Aperte le iscrizioni per il corso di scrittura creativa all’Istituto Flavioni di Civitavecchia.

Con lo scopo di proporre nuovi eventi culturali alla città, l’Associazione “Book Faces”, in
collaborazione con gli insegnanti della Scuola di scrittura creativa “Omero” di Roma, ha
organizzato a Civitavecchia dall’8 aprile sino al 10 di giugno un corso di scrittura creativa.
Il corso è aperto a tutti agli aspiranti scrittori che cercano di affinare la loro capacità di
racconto, a quei lettori che vogliono approfondire il rapporto con le opere di narrativa
rileggendo con nuovi strumenti le pagine dei loro autori preferiti e a chi, semplicemente,
vuol trovare una migliore possibilità di espressione con la parola scritta. (altro…)

Spettacolo teatrale per gli appassionati di cultura popolare al Teatro Claudio di Tolfa.

La foto.
«Allora ero giovane pure io» dice Alfio con il sorriso e la vitalità di un ventenne a settant’anni. Pietro Benedetti fa rivivere, Venerdì 10 febbraio alle ore 21 a Tolfa presso il Teatro Claudio, questo singolare personaggio che ci insegna che la giovinezza e non conosce età. Poeta d’osteria, improvvisatore, interprete dei versi danteschi, formidabile conoscitore cultura botanica, nemico della guerra e di tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, avverso al maschilismo, tutte queste caratteristiche di Alfio Pannega vengono magistralmente interpretate da Pietro Benedetti.

Lo spettacolo è un monologo teatrale preceduto dalla proiezione di un film corto della durata complessiva di 70 minuti. La musica che fa parte della tradizione popolare del Lazio, si integra nel testo teatrale, così saltarelle accompagnate da organetto, tamburella e ciaramelle si inseriscono nei monologhi creando uno spettacolo completo dove, come nella tradizione classica, confluiscono tutte le arti. Con lo spettacolo si sviluppa soprattutto una discussione sull’ambiente, la salvaguardia del territorio e la valenza di antiche tradizioni culturali radicate nel nostro territorio. Lo spettacolo è particolarmente indicato agli appassionati della cultura popolare recuperando la poesia d’improvvisazione (ottava rima, terzine, quartine) o cose dimenticate che solo la tradizione orale permette di ricordare. Pietro Benedetti riesce, con il potere della parola e con la sua presenza scenica a creare tutte le suggestioni trascinando il pubblico nel mondo immaginifico di Alfio Pannega.

Videosorveglianza, interviene Calvo: “Il servizio è attivo, messaggi sbagliati e fuorvianti”

Il Consigliere alla Polizia Locale, Massimiliano Calvo

“Il servizio di video sorveglianza è attivo, – dichiara i consigliere delegato alla Polizia Locale Massimiliano Calvo – su trentadue telecamere attive nel territorio comunale, solo quattro necessitano di un aggiornamento perché le immagini registrate non sono attualmente nitide”.

Questa la smentita del consigliere Calvo in merito ai recenti articoli usciti questa mattina su alcuni quotidiani locali, e prosegue: “Non nascondiamo la morosità del Comune verso la ditta che gestisce la manutenzione e il servizio da otto mesi; ma sarà mio impegno provvedere ad ottemperare a questa lacuna il prima possibile. Ma, – aggiunge – far passare il messaggio che siamo scoperti dal servizio è totalmente sbagliato e forviante”.

“Il servizio c’è – assicura – ed è efficiente e utile a molte delle indagini che si stanno effettuando nel territorio, questo è il motivo per cui abbiamo investito in questa spesa e ne sono felice”. “L’unica pecca oltre il ritardo – prosegue Calvo – è solo un fatto di ordinario aggiornamento delle telecamere, infatti solo quattro su trentasei necessitano di miglioramenti, mentre tutte le altre funzionano e sono perfettamente attive”.

Anche dalla ditta responsabile assicurano di “non aver mai interrotto il servizio – affermano – e che al più presto sarà sistemato il sistema di trasmissione delle telecamere non funzionanti”.

“È priorità dell’Amministrazione tutta – conclude Calvo – assicurare un’adeguata sicurezza alla città, come lo è per la ditta che offre questo servizio e che non lo ha mai interrotto”.