Presentazione del libro “Metafore per restare umani” alla Biblioteca Capotosti
Presentazione del libro “Metafore per restare umani” del Dott. Luigi Gallo alla Biblioteca A. Capotosti di Santa Marinella, venerdì 31 Marzo alle ore 18,00. Un saggio filosofico tra linguaggio e bioetica, incentrato sulle implicazioni e sui rischi delle mutazioni del genoma umano. Le nuove tecnologie biologiche stanno rendendo più sfumati i confini tra moralità e arbitrio. Scelte che mettono pesantemente in gioco la nostra coscienza stanno sempre più spesso uscendo dai laboratori per entrare prepotentemente nelle nostre vite. Ecco perché non si può più liquidare questi argomenti con un’alzata di spalle, pensando che sono cose tecniche che riguardano qualche centinaio di scienziati, più o meno pazzi. Riguardano tutti noi, nella nostra vita di tutti i giorni: fecondazioni eterologhe, embrioni di tre o più genitori, clonazione di organi o di interi esseri viventi eccetera. Quali sono i limiti dell’intervento umano? Fin dove ci si può spingere senza trasformarsi in altrettanti Frankenstein? Stiamo costruendo una nuova Torre di Babele? È evidente che serve un criterio per orientarsi in questa materia e Luigi Gallo, filosofo e medico, cerca di farlo nel suo libro “Metafore per restare umani”. Sviluppando l’intuizione di Wittgenstein che diceva “I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo”, l’autore propone di utilizzare un criterio di tipo linguistico, per orientarsi tra le metafore meccaniciste, che vendono gli esseri viventi come una somma di componenti che si possono manipolare fin dove la scienza ce lo consente, e quelle organiciste, che pongono dei limiti morali a intervenire su qualunque essere, umano o meno. Cercheranno di mettere un po’ d’ordine in questo mare magnum oltre a Gallo, il critico letterario e scrittore Filippo La Porta.