Dopo i ringraziamenti a quanti hanno contribuito al successo del festival e la proiezione della commedia Orecchie di Alessandro Aronadio, conclusasi con un applauso fragoroso, è stata la volta della proclamazione dei premiati.
Catello Masullo ed Ernesto Nicosia, hanno invitato il sindaco della cittadina tirrenica, Roberto Bacheca, a consegnare i premi mentre Rossella Pozza, organizzatrice di tanti notevoli eventi, ha letto le motivazioni.
Premio al miglior film a
Angelo Bassi produttore, per la Mediterranea productions, di
My Italy di Bruno Colella
con la seguente motivazione:
«per aver prodotto un film che dedica la sua attenzione al mondo dell’arte in Italia al di la dei confini nazionali grazie ai sicuri consigli di un critico rigoroso quale Achille Bonito Oliva. La originalità del racconto e la sottile ironia distribuita con saggezza in tutta l’opera, cattura la simpatia degli spettatori svolgendo così la meritoria opera di avvicinare il pubblico delle sale cinematografiche a queste diverse espressioni artistiche.»
Premio per la miglior regia a
Marco Segato per La pelle dell’orso
con la seguente motivazione:
«un’opera prima di alta drammaturgia, sulla tradizione dei grandi miti greci, realizzata in modo esemplare con una scelta degli interpreti, protagonisti e no, e una direzione che meglio non si sarebbe potuto.
Un tributo reso manifestamente, da un amante di quell’ambiente, alla cultura delle montagne ed ai suoi uomini.»
Premio per la miglior sceneggiatura, in ricordo di Maria Pia Fusco a
Andrea De Sica, Mariano Di Nardo e Gloria Malatesta per
I figli della notte di Andrea De Sica
con la seguente motivazione:
«per una sceneggiatura di rara precisione per un film di genere che va oltre i generi, li ibrida, li usa con disinvoltura e li imbriglia, domandoli alla sua idea originale di cinema. Con un grande finale, agghiacciante.
Che “progetta” musiche tragiche ed inquietanti, come i luoghi fisici del film e come i luoghi dell’anima dei suoi protagonisti. »
Premio per la miglior colonna sonora, in ricordo di Manuel De Sica a
Roberto Ulino per
L’esodo di Ciro Formisano
con la seguente motivazione:
«per aver composto una colonna sonora capace di potenziare il significato delle situazioni rappresentate con un linguaggio rarefatto, e di punteggiare il racconto cinematografico con interventi pregnanti e mai stereotipati.»
Premio per la miglior interprete maschile a
Mirko Frezza per
Il più grande sogno di Michele Vannucci
con la seguente motivazione;
«per aver saputo imprimere al protagonista, di pirandelliana memoria, una carica di controllata possanza e di statuaria presenza che nobilitano la sua azione anche nella quotidianità della vicenda.»
Premio per la miglior interprete femminile a
Daniela Poggi per
L’esodo di Ciro Formisano
con la seguente motivazione:
«per aver saputo esprimere, con controllata intensità il dramma di una donna divisa tra le esigenze del quotidiano e l’insopprimibile esigenza di salvaguardare la propria dignità.»
Indubbio grande successo tra il pubblico e i fotografi dei due attori Daniela Poggi e Mirko Frezza, per la notorietà e presenza anche sul piccolo schermo.
arrivederci alla prossima edizione