EXHIBIT: la mostra di Antonio del Donno al Castello di Santa Severa

Dopo il successo degli eventi ART ONE SHOT estivi proposti da Coopculture e organizzati dalla Regione Lazio, in collaborazione con LAZIOcrea, Mibact e Comune di Santa Marinella   sabato 16 settembre alle ore 18.30 sarà inaugurata la prima mostra personale, EXHIBIT, di ANTONIO DEL DONNO, presso la bellissima Sala Pyrgi, nel cuore del Castello.

Alla prima mostra di Antonio Del Donno, visitabile dal 16 al 30 settembre 2017, seguiranno le successive tappe di esposizione, chiamate EXHIBIT, di Carlo Grechi (dal 21 ottobre al 4 novembre 2017) e Carola Masini (dal 18 novembre al 2 dicembre 2017).

 

I tre artisti protagonisti degli eventi ART ONE SHOT, occasioni d’incontro e conversazione che hanno favorito la conoscenza diretta tra artisti e visitatori, sono stati scelti per la capacità di esprimersi, con linguaggi differenti, su temi sensibili quali memoria e modernità.  Infatti, la presenza dell’arte contemporanea all’interno delle mura antiche del Castello vuole essere uno stimolo a far interloquire linguaggi diversi e a mescolare diverse vocazioni di questo luogo fitto di storia e di bellezza paesaggistica. 

Come scrive la curatrice, Romina Guidelli: “Organizzare mostre di arte contemporanea all’interno del Castello di Santa Severa significa considerare il tempo come una prosecuzione di eventi che lasciano tracce attraverso l’arte, prima testimone delle modernità che si alternano lungo la storia. Queste tracce costruiscono il panorama: sono le architetture che ‘sbocciano’ in un paesaggio come le ‘scritture’ di segni custoditi in paesaggi d’interni; esse descrivono e mantengono memoria dei  piaceri e delle abitudini, raccontano contingenze ed esperienze di chi, in momenti diversi, ha abitato o abita medesimi luoghi. …”.

E conclude presentando l’opera di Antonio Del Donno: “L’attualità è descritta dai simboli e dalle parole dipinti nelle opere di Del Donno che segnano sulle tele, attraverso un gesto pittorico distintivo e forte, profili di umane sensibilità, entusiasmi, fragili certezze, lunghe attese e profonda fiducia nell’oltre, qualunque sia il suo nome. Quello che conta è nelle piccole cose, nella verità degli accadimenti, nella fiducia nel futuro. Quello che davvero ‘brilla’ è l’arancio che parla di fuoco della ricerca, sono i blu divini; i neri che tracciano segni come cardini per eroi moderni divisi tra sacro e profano, rivoluzioni interiori e battaglie terrene: rosso e ocra. Del Donno ci racconta la vita degli ‘angeli con una sola ala”.

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