Sprar: il Tar boccia il ricorso della Filef Basilicata. Confermato l’impegno ad Arci Civitavecchia

La villa comunale di Santa Marinella

Foto del Comune di Santa Marinella.

 Una sorte sfortunata per l’affidamento del servizio dello SPRAR a soggetti terzi, una procedura che ancora non vede fine e che continua ad essere gestita, in proroga, dall’Arci di Civitavecchia.

Come si legge nella determina del responsabile del 20 dicembre, l’ARCI ha ottenuto dal Ministero, per l’anno 2017, un contributo pari ad € 580 mila, circa, in forza delle 5 proroghe tecniche concesse a partire da dicembre 2016.

Fu proprio nel dicembre 2016 che la giunta Bacheca decise per il proseguimento del servizio per il triennio 2017/2019, ad un costo totale di 616 mila euro di cui 37 mila messi a disposizione del comune, per un totale di 46 soggetti da ospitare.

La gara è stata gestita dalla Centrale Unica di Committenza e si è conclusa con l’esclusione dell’unica partecipante che sembrava avesse superato la prima fase di valutazione da parte della commissione giudicatrice. Si tratta della Cooperativa Filef Basilicata, esclusa perché in mancanza dei requisiti necessari che dovevano essere posseduti al momento della presentazione dell’offerta.

Notizie di questi giorni inoltre darebbe il Comune vincente davanti al TAR nei confronti della stessa cooperativa nel ricorso presentato. La motivazione sembrerebbe riguardare l’inammissibilità dell’atto per difetto nell’individuazione del soggetto contro cui era diretta la vertenza in quanto non doveva essere rivolto nei confronti del Comune di Santa Marinella ma della Centrale Unica di Committenza.

Ora sarà forse compito del Commissario Prefettizio vagliare sull’ esistenza o meno dei presupposti normativi per una nuova gara per il biennio 2018/2019. 

 

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