Giorno: 16 Gennaio 2019

UNICEF/Siria: morti 15 bambini a causa del freddo e della mancanza di cure mediche, 13 di loro avevano meno di un anno.

Per i nostri lettoti la dichiarazione di Geert Cappelaere, Direttore regionale dell’UNICEF in Medio Oriente e in NordAfrica
15 gennaio 2019 – “Le gelide temperature e le dure condizioni di vita a Rukban, al confine sud occidentale della Siria con la Giordania, stanno sempre più mettendo a rischio le vite dei bambini. In solo un mese, almeno 8 bambini – la maggior parte con meno di 4 mesi e il più piccolo nato da solo un’ora – sono morti.
A Rukban, dove l’80% delle circa 45.000 persone sono donne e bambini, il freddo intenso e la mancanza di cure mediche per le madri prima e durante il parto e per i neonati, hanno acuito le già difficili condizioni di vita per i bambini e le loro famiglie.
Allo stesso tempo, nella Siria orientale, le dure violenze ad Hajin nell’area di Deir-Ez-Zor hanno causato lo sfollamento di circa 10.000 persone dallo scorso dicembre. Le famiglie alla ricerca di un luogo sicuro devono affrontare diverse difficoltà nel lasciare la zona di conflitto e rimangono al freddo in attesa per giorni senza rifugi o aiuti di base. Stando alle informazioni disponibili, il viaggio difficile e pericoloso avrebbe causato la morte di 7 bambini – molti con meno di un anno di vita.
Le vite dei bambini continuano ad essere troncate da condizioni di salute che potrebbero essere prevenibili o curabili. Non ci sono scuse perché questo continui a succedere nel 21° secolo. La tragica perdita di vite causata dall’uomo deve fine adesso.
Senza servizi di assistenza sanitaria solidi e accessibili, protezione e rifugi, molti altri bambini moriranno giorno dopo giorno a Rukban, Deir-Ez-Zor e in ogni altro luogo in Siria. La storia ci giudicherà per queste morti che avrebbero potute essere evitate.
L’UNICEF chiede a tutte le parti in conflitto e tutti coloro che esercitano un’influenza su di loro di garantire passaggi sicuri a tutte le famiglie alla ricerca di un luogo sicuro fuori dalle aree di scontro e di facilitare l’accesso all’assistenza medica salvavita per i bambini ad Hajin e ovunque in Siria.
I bisogni di assistenza a Rukban sono più che urgenti, sono estremamente gravi e iniziano a diventare una questione di vita o di morte.
Ancora una volta, l’UNICEF chiede a tutte le parti di facilitare urgentemente l’arrivo di un convoglio umanitario a Rukban, che comprenda cliniche sanitarie mobili per distribuire aiuti e servizi salvavita.
Non è sicuramente troppo da chiedere quando le vite di decine di migliaia di bambini – bambini – ne dipendono.”

UNICEF ITALIA

Lo Stendhal in Europa con l’Erasmus

Sono oltre duecento gli studenti coinvolti nei nuovi progetti Erasmus al via in questi giorni allo Stendhal. L’Istituto cittadino, che oramai da quattro anni promuove le mobilità dei suoi studenti in tutta Europa, è infatti pronto a partire per una nuove avventure. La prima “The future is real” che vede coinvolti studenti olandesi e spagnoli è incentrata sulle strategie didattiche che comprendono l’uso di tecnologie d’avanguardia, la seconda “Comparisons of career choice theoretical” vede, al centro del lavoro degli studenti, una riflessione sull’orientamento e le scelte professionali e coinvolge scuole spagnole e tedesche. La terza infine “Sport and diversity” propone attraverso lo sport e attività ludico-culturali il superamento di ogni diversità e vede la partecipazione di ben 5 nazioni Francia, Grecia, Polonia, Malta e Bulgaria. “E’ sempre una esperienza importantissima per gli studenti viaggiare e conoscere altre realtà. Non è solo importante per la lingua, e devo dire che nel corso di questi anni abbiamo potuto verificare dei progressi significativi da parte degli studenti nella conoscenza delle lingue straniere, ma anche dal punto di vista di crescita personale e delle relazioni amicali” Spiega la Dirigente Scolastica professoressa Stefania Tinti “in questi anni i nostri studenti hanno stretto amicizie con ragazzi di tutta Europa, con il progetto VETTEN si sono aperte le porte per alcuni ragazzi che sono andati all’estero a lavorare durante la stagione estiva. E’ un’ esperienza formativa anche per i docenti e per la scuola nel suo insieme, abbiamo conosciuto nuovi stili di insegnamento, nuovi modi di strutturare la didattica, i docenti hanno riportato idee e innovazioni all’interno dell’Istituto e la ricaduta è stata un miglioramento complessivo della qualità della scuola” conclude la DS Tinti.