Alluvione 2.0 Molto digital poco manual
SANTA MARINELLA: Ad una settimana dall’alluvione, si iniziano a fare le prime stime dei segni lasciati dall’evento calamitoso che entrerà a far parte della storia negativa di questo territorio. Strutture danneggiate, ristoranti, bar, negozi, stabilimenti balneari, aziende floricole devastati, Muri e strade dissestate, case, garage e taverne invase dal fango e dai detriti. Un super lavoro per tutti i volontari della Pro Pyrgi, del Nucleo Sommozzatori, del Comando dei Vigili Urbani e dei Ranger d’Italia, che nei giorni successivi all’alluvione hanno aiutato moltissime famiglie a svuotare cantine e case, ripulire le strade, mettere in sicurezza tombini, parchi ed esercizi commerciali. Visto il gran lavoro va fatto un forte ringraziamento a tutti i volontari della Protezione Civile del Lazio che si sono prodigati ad aiutare tanti cittadini.
Diversi residenti sono corsi in aiuto delle famiglie più colpite dall’evento, ma quello che lascia perplessi è che questi volontari sono una minima parte di coloro che avrebbero potuto rimboccarsi le maniche e dimostrare una pur minima solidarietà con chi è stato più sfortunato. I giovani, in particolare, non hanno mostrato senso di appartenenza, se non documentare l’evento sui social network con video, foto e tanti “io lo sapevo che finiva cosi”. Non hanno fatto come i ragazzi di Genova che sono scesi in strada a spalare fango e a dare conforto a chi ne aveva bisogno perché, se è vero che i mezzi intervenuti sono stati sufficienti per fronteggiare l’emergenza, è anche vero che il giorno dopo un aiuto in più avrebbe sicuramente velocizzato molti interventi. C’è da notare però la celerità con cui le istituzioni preposte hanno dato il via alle attività di risistemazione della città, incaricando ditte e squadre di volontari a realizzare interventi mirati. La viabilità infatti è stata ripristinata dopo appena 24 ore dall’alluvione e messo in sicurezza molte zone tra cui la Quartaccia, il rione più danneggiato. Da giorni sono all’opera le ruspe per ripristinare i fossi cittadini con la ricostruzione degli argini e la pulizia del letto dei torrenti pieno di detriti trascinati dalla furia delle acque. Insomma Santa Marinella e Santa Severa si leccano le ferite, ma stanno ricominciando timidamente a svolgere la loro vita normale, con un occhio sempre attento alle previsioni meteo. Un colpo duro per l’economia delle famiglie locali in un momento finanziariamente complesso e al ridosso del Natale. Il Comune comunque è intervenuto con stanziamenti e un accordo con le banche per dare prestiti ai colpiti dall’alluvione ad interessi zero.
Alessandro Fiorucci.