Discariche abusive nelle colline santamarinellesi
Diventa sempre più insostenibile la situazione nelle colline santamarinellesi, invase da decine di discariche di materiali pericolosi. L’ultimo ammasso di rifiuti in ordine di tempo, è stato scoperto alcuni giorni fa dal Gruppo Rangers d’Italia, che hanno individuato nei pressi di un casello ferroviario a ridosso dell’uscita sud dell’Autostrada Civitavecchia-Roma una discarica di eternit, materiale altamente pericoloso per la salute che provoca tumori. Il delegato all’ambiente Luca Astori, dopo aver ricevuto dai responsabili dei Rangers la relazione sulla vicenda, l’ha inoltrata al Comando della Polizia Locale e al dirigente dell’ufficio ambiente del Comune.
“Purtroppo queste persone non si fermano neppure davanti alle telecamere – afferma Astori – e dunque continuano gli sversamenti di materiali inquinanti e pericolosi da parte di furgonisti e privati cittadini che depositano rifiuti di ogni genere nelle nostre colline”. Una situazione difficile che neppure l’intervento da parte della Procura della Repubblica di Civitavecchia, che circa un anno e mezzo fa aveva dato mandato alla Guardia Forestale di sequestrare alcune discariche abusive nei pressi di Poggio del Principe dove era stata denunciata la presenza di alcuni serbatoi dell’acqua in eternit, è riuscita a bloccare. Gli uomini della stazione di Civitavecchia, avevano fotografato il materiale inquinante e poi avevano compilato un verbale che era stato consegnato al sindaco Roberto Bacheca che avrebbe dovuto far bonificare l’area. Nei giorni scorsi, i residenti della zona di Poggio del Principe hanno fatto presente che, nonostante le promesse, i serbatoi di eternit sono ancora li. Evidentemente non hanno prodotto alcun risultato le proteste degli abitanti del quartiere, ne gli interventi da parte delle minoranze che avevano chiesto espressamente di eliminare tutte le discariche abusive presenti in città. A seguito del blitz della Guardia Forestale a cui era presente anche il delegato all’ambiente Luca Astori, era stato detto a chiare lettere che per i scaricatori abusivi si profilava una multa da 3.600 euro e una denuncia penale. Le minacce però non hanno fatto effetto ed ancora oggi, nonostante i maggiori controlli da parte della Polizia Locale, dei Rangers D’Italia e delle Guardie ecologiche, si continua a sversare materiali inquinanti sull’intero territorio cittadino.