Bacheca convoca una commissione urbanistica per il progetto della nuova piazza comunale.
Il Comitato per la Piazza, giudica positiva la decisione presa dal sindaco di indire la convocazione della Commissione urbanistica per discutere il progetto preliminare della nuova piazza comunale, ma è scettico sul fatto che possa dare un risultato positivo. “Un primo passo formale è stato ottenuto – dicono gli organizzatori – ma l’assemblea aspetta i fatti. La convocazione di una commissione a porte chiuse però non ci basta. Come assemblea non intendiamo far rinchiudere la nostra voglia di fare una piazza, di farla bene e di farla insieme, dentro il recinto dei giochi di potere, obiettivo cui mirano le dichiarazioni contraddittorie di Bacheca. Abbiamo fin qui sentito le parole di un sindaco che ha voluto in tutti i modi sminuire la nostra azione collettiva in una logica di contrapposizione fra la sua maggioranza e l’opposizione, ma che è stato superato dai fatti e dalla trasparenza delle azioni dell’assemblea dei cittadini. E’ con soddisfazione che abbiamo visto finalmente muoversi il palazzo del potere di cui però non conosciamo le intenzioni. La convocazione della commissione consigliare è infatti un atto dovuto, che avrebbe dovuto aver luogo un anno fa”. “E’ anche un atto contraddittorio – continuano i vertici del Comitato – perché nel frattempo si sta svolgendo una gara d’appalto per assegnare la progettazione esecutiva. Temiamo quindi che, pur essendo un primo passo importante, possa trasformarsi in una presa in giro. Noi e i cittadini siamo stati lasciati fuori dalle stanze della commissione perché qualche timore siamo riusciti a suscitarlo. Confidiamo però nell’opportunità che le nostre istanze siano rappresentate da chi sino ad ora ci ha seguito. La direzione che gli altri rappresentanti della commissione vorranno dare alla nostra piazza, non è dato saperla, né sappiamo se cercano un vero confronto oppure no. Siamo convinti che la commissione di consiglieri a porte chiuse non potrà trattare solo questioni squisitamente tecniche”. “Non si tratta infatti di aggiungere un ascensore o una scala per accedere a parcheggi siti a sei metri sotto terra o di spostare una fioriera – conclude il Comitato – la richiesta dell’assemblea per la piazza partecipata non chiede questo. Chiede di ripensare l’intera operazione perché vogliamo fare una piazza, ma la vogliamo fare bene, per valorizzare la nostra città e nel rispetto delle esigenze della collettività.