La questione porto parte da lontano ma siamo arrivati ad un punto di svolta.
SANTA MARINELLA – La lista civica Un’Altra Città è Possibile, rappresentata in consiglio comunale dalla consigliera Paola Rocchi, spiega come si è arrivati a determinare una convenzione urbanistica per consentire l’ampliamento del porto turistico che i rappresentanti di questa lista hanno sempre avversato anche perché reputano dannoso per la città aver lasciato il marina in mano ad un privato. “La questione porto parte da lontano – commenta Paola Rocchi – e credo che nell’ultimo consiglio comunale si sia arrivati ad un punto di svolta. E’ stata infatti approvata la convenzione urbanistica che regola i rapporti tra il Comune e la società gestrice del porticciolo dopo di che, una volta sottoscritta anche dal privato, dovrebbero seguire solo i permessi a costruire.Usiamo il condizionale perché è la stessa maggioranza a mostrare di non crederci, a giudicare dall’atteggiamento blando e dal profilo basso che stanno mostrando il sindaco e suoi consiglieri. La convenzione deve essere controfirmata dalla Porto Romano la quale, già un anno fa, ha fatto sapere di non essere d’accordo con l’impostazione data dalla giunta Bacheca e cioè che per l’ampliamento in sé, si torna al progetto del 1998, ope lege, viste la sentenza del Consiglio di Stato, mentre per la viabilità di accesso al porto valgono gli accordi del 2009 quelli che la Porto Romano ha prima sottoscritto e poi stracciato. La Porto Romano non ci sta, almeno così ha scritto nel maggio 2014, perché alla viabilità di accesso al porticciolo deve provvedere il Comune”. “E allora? – si domanda la Rocchi – allora si prevedono nuovi contenzioni, mentre la situazione resta quella che è, con una domanda, grande come l’ampliamento del porto, ma perché nei confronti di un concessionario che si relaziona in questo modo, l’Amministrazione è rimasta inerte, immobile e silenziosa in tutti questi mesi, per quasi un anno? Perché in tre commissioni consecutive della scorsa estate il sindaco stesso si è lamentano del comportamento della Porto Romano, tutta la maggioranza è stata d’accordo con la necessità di operare verifiche puntuali sul suo operato, e poi niente di tutto questo è stato fatto?”.