Polemiche tra i cittadini per la chiusura di un tratto di via delle Colonie
Sembrano essere superati i grandi problemi incontrati dai residenti della Perla del Tirreno dopo le variazioni sulla viabilità di via Delle Colonie. Per consentire alla società che sta realizzando le opere di effettuare i lavori di realizzazione dei marciapiedi e del manto bituminoso in zona Cantinone, il comando della Polizia Locale, ha provveduto a ridisegnare la viabilità del tratto a sud dell’arteria cittadina, chiudendo al traffico una parte della strada, quella che porta in direzione Civitavecchia e consentendo la circolazione agli automezzi che arrivano dal sottopasso ferroviario di via Valdambrini e che si dirigono verso gli impianti sportivi o i plessi scolastici. Quest’ultimi, si sono visti costretti a fermarsi all’altezza del Liceo e deviare in via Monte Nero poi, all’incrocio con via IV Novembre, girare sia a destra, andando verso il sottopasso ex Ponte dei Carabinieri o a sinistra per ritornare sull’Aurelia. Per coloro che devono riprendere via Delle Colonie dovranno risalire in via Verdun, superare la rotonda e dirigersi verso nord. Ciò che ha lasciato perplessi cittadini e villeggianti, è stato il fatto che la delibera che variava la circolazione, è stata attuata senza dare però per tempo la giusta informazione. Gli automobilisti che si sono trovati a transitare in via Delle Colonie il giorno stesso del cambio di viabilità, si sono trovati spiazzati, tanto da creare file lunghissime sull’importante strada di scorrimento, considerato che in quel tratto insistono gli impianti sportivi, il Liceo e la Scuola Media. Ovvie le proteste di centinaia di residenti che hanno mandato in tilt il centralino del Comune. “Avrebbero dovuto avvertire per tempo – dicono un gruppo di automobilisti – ci saremmo informati e provato il tracciato. Invece, dopo aver messo i cartelli, li hanno coperti con i sacchi di plastica neri e li hanno tolti solo da qualche giorno”. Sembra che in Comune ci sia stata maretta per l’applicazione immediata della delibera. Quello che è certo è che come al solito nessuno ha colpa.