Interrogazione della lista civica Un’altra città è Possibile sul degrado in cui versano gli impianti sportivi di Santa Marinella
La catastrofica situazione in cui versano gli impianti sportivi comunali, è stata oggetto di una interrogazione presentata dagli esponenti della lista civica Un’Altra Città è Possibile. La piscina chiusa perché inagibile, il palazzetto dello sport privo di un certificato antincendio ed il campo di calcio ridotto ad una distesa desertica, hanno dato motivo al consigliere Paola Rocchi di portare il problema all’attenzione del consiglio comunale. “Il palazzetto dello sport utilizzato solo a forza di ordinanze del sindaco perché manca di certificazioni antincendio, il comunale di calcio che attualmente sembra piuttosto un campo da raccolta patate, la piscina chiusa da gennaio – dicono Rocchi e Montaldo – questo è il quadro dell’impiantistica sportiva a Santa Marinella, un quadro davvero scoraggiante. Per questo motivo abbiamo presentato un’interrogazione in sette punti per cui ci aspettiamo che l’amministrazione dia delle risposte puntuali e urgenti non solo a noi, ma soprattutto alla città. Oltre a ciò, chiediamo interventi tempestivi perché tutto fa supporre che a settembre poco sia cambiato, soprattutto riguardo alla piscina. Intanto chiediamo di sapere a che punto è la progettazione dei lavori da fare a quest’ultimo impianto, perché senza di essa non si può prevedere nemmeno un inizio dei lavori. Poi vogliamo sapere se l’amministrazione ha dato seguito a quello che solennemente prometteva in una delibera di un anno fa, che avrebbe cercato le responsabilità e richiesto il risarcimento dei danni, visto che la struttura necessita di importanti interventi ad appena quattro anni dalla sua inaugurazione. Parliamo di 300mila euro, stimati dopo una perizia commissionata dallo stesso Comune e poi approvata con una delibera di Giunta del giugno del 2014”. “Con una interrogazione dello scorso agosto – continua la consigliera – ricordavamo all’assessore ai Lavori Pubblici che, secondo una sentenza della Cassazione, per ottenere un giusto risarcimento si ha solo un anno di tempo, a partire dalla data in cui si sono rilevati i danni nell’esecuzione dell’opera. L’anno in questione è scaduto da pochi giorni e l’amministrazione ha provveduto? O saranno al solito i cittadini a pagare gli errori di altri senza che nessuno ne difenda gli interessi? Relativamente al Palazzetto, ci è stato riferito dagli uffici che da quando è stato realizzato l’ampliamento, servirebbero altre uscite di sicurezza che però, inspiegabilmente, non si progettano né si realizzano. Chiediamo di sapere come sia possibile che non si riesca a mettere a norma l’impianto, e per quanto tempo ancora il sindaco riterrà opportuno autorizzarne l’uso a forza di ordinanze, una situazione del tutto abnorme, che probabilmente è ignorata dagli stessi utenti della struttura”. “Ed infine il campo di calcio – concludono Montaldo e Rocchi – a settembre, come si presenterà il Comunale di Santa Marinella? Insomma tre vicende spinose, quanto emblematiche della situazione in cui versa una città intera. lentezze, intoppi, servizi che non funzionano, La Giunta e il sindaco devono dare delle risposte”.