Una ironica “inaugurazione” della biblioteca ha avuto luogo…
SANTA MARINELLA – Per ricordare che il 30 giugno sarebbero dovuti terminare i lavori della biblioteca comunale per riconsegnarla alla cittadinanza, un gruppo di persone hanno allestito una sorta di inaugurazione davanti alla struttura ancora sottoposta a interventi da parte della società che ha in appalto le opere e, muniti di fascia tricolore, forbici, bandiera italiana e tanto di madrina, hanno tagliato il nastro aprendo ufficialmente (sempre in senso ironico), la biblioteca. Nel gruppo di persone che hanno preso parte al divertente evento, c’era anche il delegato comunale alla legalità, l’avvocato Marco Valerio Verni, che ha voluto rilasciare una dichiarazione.
“Come da programma – dice Verni – abbiamo aspettato le 19 di questo fatidico giorno sperando nel miracolo. Vedendo però che non succedeva nulla, abbiamo deciso di inaugurare noi la biblioteca. Sia chiaro, la nostra è una iniziativa ironica che, spero, serva da stimolo a chi di dovere per mantenere gli impegni con la cittadinanza”. “Ora però – conclude Verni – non si dica che stiamo all’opposizione, sempre che ne esista una, dal momento che, se ci basassimo sulle nomine assessorili, queste si, sembrerebbe confondersi con la maggioranza”. Oltre all’ironia, anche una nota polemica dell’avvocato. Ma chi ha preso più sul serio la mancata consegna della biblioteca ai cittadini è stato il consigliere Paola Rocchi che commenta “è arrivato il 30 giugno ma la biblioteca è un cantiere che sembra ben lontano dall’essere concluso. Invece di inviare proclami e millantare fiducia, il sindaco Bacheca e l’assessore Bronzolino hanno il dovere di spiegare cosa sta succedendo. Hanno il dovere di chiarire perché avevano assicurato di aver scelto una ditta perfettamente in grado di eseguire i lavori, dopo aver eseguito dei sopralluoghi insieme ai tecnici comunali. Quali intoppi sono stati trovati? A questo punto l’assessore ai lavori pubblici e il sindaco devono assumersi le loro responsabilità e agire di conseguenza”. “Quando un anno fa portammo la questione della biblioteca in consiglio comunale –conclude la Rocchi – chiedemmo a Bronzolino di indicare un tempo per la ristrutturazione dell’edificio, oltre il quale avrebbe dovuto dimettersi in caso di fallimento. Lui la considerò un’offesa personale. Sono passati tredici mesi e la biblioteca è ancora nella stessa condizione. A questo punto non comprendiamo come faccia Bronzolino a restare al suo posto”.