Ancora polemiche sulle attività del Parco.
SANTA MARINELLA – Cresce la polemica tra i gestori dell’attività turistica presente nel Parco Maiorca, e una parte degli abitanti che hanno la loro residenza nei pressi dell’area verde, dovuta alle conseguenze relative al rumore prodotto dalla musica che la sera accompagna gli avventori della struttura. Nei giorni scorsi, c’era stata una azione di protesta da parte di alcuni di questi inquilini, che si erano confrontati con diversi clienti del bar che, invece, chiedevano di passare una serata di puro divertimento. La questione però non è finita li perché, dopo aver atteso qualche giorno, i residenti sono passati al contrattacco e hanno deciso di rivolgersi al nostro giornale.
“Viviamo una situazione impossibile – dice il portavoce dei residenti Giacomo Tabelli – tanto che ieri sera, un condomino esasperato e sull’orlo di un infarto, ha urlato nei confronti dell’ennesimo karaoke a tutto volume. Per poco non si scendeva alle mani. Domani (oggi per chi legge ndr) ci sarà un incontro di boxe alla presenza del sindaco – continua il signor Tabelli – se potete avvertitelo, che forse qualcuno potrebbe alzare i toni anche nei suoi confronti. Per darvi la portata del rumore a cui siamo costretti a convivere, vi invito a vedere alcuni video ripresi dal terrazzo e dal salotto di casa mia, lasciando a voi il giudizio. Nonostante le numerose rimostranze e le lamentele di persone dai 18 agli 80 anni, alcuni dei quali hanno deciso di non passare le vacanze nelle proprie case, si persevera nel non capire che forse c’è qualcosa che non va e che non si tratta ne di villeggianti mortaccini, io per esempio vivo in via Saffi per tutto l’anno e sono un residente di 49 anni e suono la batteria al chiuso di una stanza insonorizzata, ne di qualcuno che ha delle mire economiche sul chiosco. Qui si parla solamente di un livello acustico inaccettabile e misurato sul mio terrazzo con fonometro omologato e tarato a 89.3 decibel che è pari ai decibel di una Harley Davidson che va a 4.000 giri a 2 metri di distanza, come da omologazione da carta di circolazione, che non rende fruibile un balcone nelle serate afose di luglio. La cosa più sfiancante è che, nonostante le prove e l’evidenza, nessuno degli assessori o dei rappresentanti delle forze dell’ordine è voluto mai intervenire”. “Questa cosa – conclude il signor Tabelli – ha fatto derivare la volontà di una azione legale da parte di un gruppo di abitanti, come ultima ratio prima che una sciagurata azione di qualcuno esasperato degeneri in un atto deplorevole”.