L’epigenetica della violenza: le risposte del territorio per le donne.
Riceviamo e pubblichiamo. In Italia quasi 7 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni hanno subito almeno una volta, all’interno o all’esterno della famiglia, una violenza fisica o sessuale, o entrambe. Le conseguenze di queste violenze possono perdurare per tutto l’arco della vita, affliggere anche le persone che circondano la vittima, in particolare i figli, e avere seri effetti negativi sulla salute fisica e mentale, sulla formazione scolastica, sull’occupazione e sull’economia generale del paese. I servizi di Pronto Soccorso degli ospedali sono i luoghi ai quali le donne vittime di violenza si rivolgono, quando decidono di chiedere aiuto o quando il livello di violenza rende assolutamente necessario un intervento sanitario.
Il 25 novembre, giornata mondiale per il contrasto alla violenza sulla donna, vorremmo condividere con voi le iniziative messe in campo nel nostro presidio territoriale (ASL- RMF) grazie al progetto nazionale del Ministero della Salute per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere. Durante questo incontro, che si svolgerà dalle ore 20.00 presso la libreria “Il Filodisofia”, cercheremo di illustrare il percorso di riconoscimento della violenza e della presa in carico della donna, l’importanza dell’approccio multidisciplinare e della rete territoriale. Saranno fornite tutte le informazioni necessarie e sarà illustrato il percorso che, una donna vittima di violenza fisica, sessuale, psicologica certa o presunta, effettua in PS. Inoltre parleremo del progetto di ricerca che prevede l’identificazione della violenza anche a livello molecolare, presenza di modificazioni epigenetiche, per prospettare interventi terapeutici più mirati e efficaci.
Vi invitiamo a partecipare a questa iniziativa per iniziare con noi un percorso volto al contrasto della violenza contro le donne, e non solo.
Agnese Testoni, Eloise Longo, Simona Gaudi