Noi Cielo Azzurro si esprime in merito al bando sulla Casina Rosa.
“Quando ero delegato alla cultura, intervenni in prima persona- afferma Pino Galletti , rappresentante di Noi Cielo Azzurro- per liberare i locali della casina rosa dalle varie associazioni che avevano trovato pianta stabile all’interno della stessa, ripristinando il senso dell’ordine, ridando in mano agli uffici competenti le chiavi dell’edificio e incaricando gli stessi di accogliere di volta in volta le proposte delle varie iniziative di associazioni del territorio per usufruire degli spazi al piano terra in modo decoroso ed in tempi limitati. Se non fossi intervenuto, la biblioteca non avrebbe potuto usufruire provvisoriamente degli spazi della casina rosa durante il periodo della ristrutturazione. Per poter dare ugualmente modo alle associazioni di continuare l’opera di esposizione o altro, limitai il periodo d’uso della casina rosa ai fine settimana in quanto gli uffici rimanevano chiusi. Durante il periodo estivo ,pero’, ritornai a dar modo alle varie associazioni di poter presentare le domande – prosegue Galletti-anche per tutta la settimana perché’ potevano usufruire del piccolo giardino esterno. Ora leggo ,con particolare attenzione delle liti che si stanno scatenando sulla valutazione dei punteggi dati alle varie associazioni che hanno partecipato al bando. Innanzitutto premetto che non condivido assolutamente la vana gloria che si esterna sugli articoli di stampa da parte di alcune associazioni, perché’ credo che il mondo associativo debba considerarsi nel collettivo un valore aggiunto ,sia per quanto riguarda le piccole associazioni che per le grandi, ma al di là del semplice fanatismo da bar, io credo che l’errore stia alla base. Il Sindaco e la sua intera amministrazione- continua- non dovrebbero assolutamente consegnare le chiavi ad alcuna associazione in comodato d’uso gratuito, perché’ ci sono associazioni che durante l’intero anno solare portano avanti i loro progetti andando a pagare l’affitto di alcune sale. Non condivido assolutamente questa cosa ,nonostante nel bando era previsto che l’associazione vincitrice provvedeva a sue spese alla ristrutturazione della stessa casina. Era logico che dopo i voti della commissione succedesse ciò’ che è successo. Gli animi di tutte le altre associazioni, anche quelle che non hanno partecipato al bando si sono inaspriti. Voglio inoltre ricordare che a suo tempo avevo trovato un finanziamento extra comunale per il rifacimento della stessa, dopo aver avvertito gli uffici competenti – prosegue Galletti-che le colonne di mattoni che reggono il cancello sono pericolanti e che lo stesso andava sostituito d’urgenza in quanto arrugginito e pericoloso per i fruitori dell’edificio. Il progetto prevedeva che la casina rosa diventasse LA CASINA DELLA CULTURA lasciando la parte superiore d’uso agli uffici cultura e la parte sottostante alle varie iniziative pro-tempore delle varie associazioni. Era previsto inoltre nel progetto decorativo un enorme orologio illuminato attaccato alla facciata superiore della casina lato mare che scandiva il rintocco delle ore. Lancio quindi l’appello al sindaco Bacheca e all’intera amministrazione- conclude Galletti- di ritirare assolutamente quel bando e di annullare l’esito dello stesso, ripristinando l’ordine e mettendo in calendario attraverso gli uffici comunali preposti ,in tempi brevi ,l’uso degli spazi di quella casina .E’ inaccettabile che un’associazione o più associazioni possano usufruire in comodato d’uso per un quinquennio di spazi comunali che appartengono all’intera collettività”.
Riceviamo e pubblichiamo