Corona d’alloro per la neo Dott.ssa Annalisa Bartoloni
A Telesantamarinella si festeggia la laurea della neo dottoressa Annalisa Bartoloni, di recente entrata a far parte della squadra con il ruolo di conduttrice del TG settimanale.
A Telesantamarinella si festeggia la laurea della neo dottoressa Annalisa Bartoloni, di recente entrata a far parte della squadra con il ruolo di conduttrice del TG settimanale.
Ho appena terminato la lettura di “Vincoli”, di Kent Haruf, e ancora ho le mani che tremano e gli occhi velati per l’emozione.
Questo autore americano, che troppo presto ci ha lasciati, mi ha conquistata subito, fin dal primo libro che NNE editore ha pubblicato con la traduzione di Fabio Cremonesi. Come nei precedenti romanzi, “La trilogia della pianura” e “Le nostre anime di notte”, anche questa storia è ambientata a Holt, in Colorado, in questa cittadina immaginaria dove ormai mi sento a casa. Non appaiono gli stessi personaggi degli altri libri ma l’atmosfera, il paesaggio, le terre brulle difficili da coltivare e perfino l’Holt Café mi risultano familiari, come se in quei luoghi ci fossi stata realmente. Con questo ultimo romanzo, facciamo un bel salto all’indietro nel tempo, visto che questo è il primo libro pubblicato da Haruf, nel 1984, ragione per cui il titolo completo è “Vincoli – Alle origini di Holt”. Ed è il traduttore stesso, nella nota finale, a sottolineare come rispetto agli altri romanzi di Haruf, questo risulti più ricco di dettagli e descrizioni che via via non serviranno più.
Il narratore della storia è Sanders Roscoe, raggiunto in casa da un giornalista venuto da Denver per fargli domande su ciò che è avvenuto ai suoi vicini, i Goodnough; al giornalista non dirà nulla ma in compenso racconterà tutto a noi lettori, sin dal principio.
Roy Goodnough era partito alla fine del 1800 dall’Iowa con la moglie Ada per stabilirsi a Holt, alla ricerca di un buon appezzamento di terra da coltivare; lui era un uomo meschino, crudele ed insensibile, lei una donna minuta, debole. Dopo aver avuto i due figli, Edith e due anni più tardi Lyman, Ada morì e lasciò i bambini in balìa del loro terribile padre. Crebbero insieme al figlio della vicina, John Roscoe, il quale, in età adulta si innamorò di Edith, da lei ricambiato.
Intenzionato a sposarla, si dovrà scontrare con l’ottusità e la crudeltà di Roy.
Io non vorrei anticiparvi troppo il resto della trama per non rovinarvi il piacere della lettura, il seguito del romanzo racconta della vita sprecata di una donna che avrebbe potuto avere molto di più e che, per un eccessivo senso del dovere, dettato dai vincoli di sangue, si sacrifica.
E’ una storia di solitudine e di rinunce, quella di Edith, una storia che può sembrare di arrendevolezza ma che invece trasmette un grande coraggio, quello di prendersi cura di qualcuno che si ama così tanto, nonostante il dolore e la consapevolezza di non ricevere nulla in cambio.
Ho provato tanta rabbia per Edith, ho sofferto con lei, mi sono chiesta perché non avesse voglia del suo riscatto personale; alla fine, però, proprio lei mi ha trasmesso una grande lezione.
“Ma verso la fine, mi ricordo di aver detto una cosa ingenua e sciocca come: Ma non è giusto.
E lui mi rispose: Certo che non è giusto. La vita non lo è. E tutti i nostri pensieri su come dovrebbe essere non servono a un cavolo, a quanto pare. Tanto vale che tu lo sappia subito.”
Una storia raccontata con una tale delicatezza di cui solo Kent Haruf era capace, senza mai cadere nel patetico o nel pietismo. L’intento di Haruf non è di suscitare compassione per Edith, ma quello di mostrarci la dignità con cui questa donna ha affrontato ogni singolo giorno della sua vita, fino all’atto finale del romanzo, quello in cui ci rivela tutta la sua disperazione, il suo coraggio, il suo amore.
Ho letto il libro molto velocemente seppure il mio intento fosse quello di godermi ogni parola, pagina per pagina. Il ritmo è incalzante, si può leggere anche avendo poco tempo a disposizione perché non si rischia di perdere il filo narrativo.
La mia aspettativa verso questo romanzo era molto alta, è stato uno dei libri che più ho atteso, quest’anno, e come sempre, Haruf non mi ha delusa, anzi, è riuscito a sorprendermi e a coinvolgermi ancora di più.
Lo consiglio a tutti, sia a chi non ha ancora mai letto nulla dell’autore e che qui potrà conoscere Holt nei minimi dettagli, sia a coloro che già conoscono la sua opera. Non vi deluderà.
Eleonora Ortolani
Il 20 Novembre sarà l’Anniversario Convenzione ONU Diritti Infanzia e Adolescenza e la Bandiera dell’UNICEF ( Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia ) sventolerà nel punto più alto del Forte Michelangelo nel Porto di Civitavecchia fino al 27 novembre . L’iniziativa organizzata dal Comitato UNICEF di Civitavecchia in collaborazione con il Capitano di Vascello Vincenzo Leone del Corpo delle Capitanerie – Guardia Costiera – nominata nel 2016 Ambasciatrice UNICEF per le molteplici attività svolte in campo umanitario.
Il Presidente del Comitato Provinciale UNICEF di Roma Avvocato David Santodonato il 20 mattina,accompagnato dalla responsabile del Comitato UNICEF di Civitavecchia e Santa Marinella Pina Tarantino, dal Testimonial Unicef Mattia Camboni che è anche Amico Unicef , sportivo delle fiamme azzurre, già campione italiano europeo e del mondo categ wind surf, si recheranno alla Scuola Media Giosuè Carducci di Santa Marinella, (Roma ) dove saranno accolti dalla Preside Ceccarelli , dai docenti Chiacchella, Chinappi ,Tufoni e tanti alunni che relazioneranno riguardo il costante impegno profuso a favore dell’Unicef di tanti bambini più svantaggiati e proietteranno il video dell’UNICEF # go blue https://www.youtube.com/watch?v=VwbH6OEMEZ4
Il Presidente David Santodonato durante il suo intervento consegnerà alla Preside il prestigioso riconoscimento – Scuola Amica dei Bambini e Adolescenti -tributato all’istituto dal MIUR e dall’UNICEF .
Nel pomeriggio a Civitavecchia all’Hotel San Giorgio, alunni piccoli e grandi della scuola elementare Alessandro Cialdi unica scuola del Lazio nominata Ambasciatrice UNICEF, la scuola media Manzi , e altre scuole, saranno protagonisti della grande festa in onore della Convenzione Onu ,organizzata dai docenti , Mari, De Fazi, Magrelli , Rotondo,D’Alessandris, Casamassima, canteranno, balleranno, reciteranno poesie, guidati all’Associazione Le Radici e le Ali , leggeranno articoli della convenzione ONU per ricordare i diritti di tanti bambini che vivono disagiati sia in Italia sia nei paesi più poveri.
La nostra rubrica di letteratura questa settimana è a cura di Massimiliano Passerani, poeta e autore di romanzi e racconti che abbiamo intervistato in concomitanza con la presentazione della sua ultima opera. Per scoprirlo vi invitiamo a vedere la puntata di A tu per tu a lui dedicata e lo speciale per la presentazione della sua raccolta “Ogni volto sopra di me …sospiri…” (Ed. Totem). Ed ora scopriamo la prima sceneggiatura di uno dei più blasonati autori italiani contemporanei, attraverso le parole di Massimiliano.
Nel 1994 Alessandro Baricco scrive nell’introduzione del suo primo testo teatrale: “Mi sembra un testo in bilico tra una messa in scena e un racconto da leggere ad alta voce. Non credo ci sia un nome,per testi del genere”.
Difatti non c’è. Difatti Novecento è tutto questo e di più ancora.
Uno straordinario racconto in forma di monologo dove la vita e la speranza si fondono negli occhi della persone in viaggio sul “Virginian”, piroscafo che tra le due guerre faceva la spola tra l’Europa e l’America, con i suoi carichi di emigranti in cerca di fortuna, di miliardari in prima classe, di gente qualsiasi pronta a tutto pur di sbancare nel nuovo mondo.
“Negli occhi della gente si vede quello che vedranno, non quello che hanno visto”: chi sarà mai il primo che avvisterà l’America? Chissà, sarà lui il fortunato.
Messo in scena proprio nel 1994 da Eugenio Allegri con la regia di Gabriele Vacis , che ne fecero uno spettacolo al festival di Asti nel luglio dello stesso anno, Novecento è la storia fantastica e pazzesca di Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento, abbandonato neonato sul Virginian e trovato da un marinaio amante di corse di cavalli, il quale si occuperà di lui fino alla sua morte, lasciandolo ancora una volta orfano a 8 anni.
Ricercato per essere trasportato in orfanotrofio, da quel momento in poi scomparve da tutto e da tutti per mesi fino a ritornare, un giorno, con le mani su un pianoforte.
A suonare.
Suonava il pianoforte come mai nessuno aveva fatto, una musica “che non esiste”, dicevano tutti. Suonava tutte le note del mondo, tutte le storie degli imbarcati.
Novecento leggeva dentro i desideri tramutandoli in musica.
Ci insegna che si costruisce partendo dalle piccole cose, dalle difficoltà e dall’importanza delle scelte, dal fatto che partire e arrivare dipende dalla nostra voglia e dal nostro coraggio.
Cinquantuno pagine splendide, semplici e scorrevoli, che Tornatore portò al cinema facendone quasi tre ore di un film di inimitabile bellezza, condite dalle musiche di un’altro mito come Ennio Morricone.
Cinquantuno pagine di una favola in cui Baricco tocca tutte le nostre emozioni, dove a parlare in prima persona è un uomo comune (il trombettista amico di Novecento), con la semplicità dei sinonimi, con i passaggi dei dialoghi dalla terza persona a diretto, un romanzo sul significato dell’avere sempre qualcosa di buono da dire: “Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla”.
Lo immaginerete il vostro pianista, lo amerete, lo vedrete nelle vostre fantasie, lo ammirerete compagno e confessore e lo accompagnerete anche fino alla fine. E non importa se T.D. Lemon non scenderà mai dal piroscafo: l’importante è che capirete come e dove intraprendere quel viaggio, suonare quella musica,trovare quei tasti.
“E come i quadri, all’improvviso, dopo essere stati appesi al chiodo per anni, decidono di cadere, così, all’improvviso, lui, un giorno, decise di scendere”.
La magia come un sogno, i nostri desideri incatenati in un angolo dell’anima.
I nostri sogni, di cui non possiamo fare a meno, come Novecento che addirittura li pone prima della vita stessa: “Ora tu pensa, un pianoforte. I tasti sono ottantotto, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti loro, tu sei infinito. Ma se scendo da quella scaletta davanti a me si srotola una tastiera troppo grande da suonare, milioni e milioni di tasti”.
Una storia come una seconda pelle, dove scorgi che le parole prendono forma, dove gli odori e i sapori delle albe e dei tramonti ti torneranno continuamente, dove puoi sentire ogni brivido di quella musica”inventata” che, nei nostri favolosi viaggi,ognuno di noi vorrebbe ritrovare almeno una volta ancora.
M.P.
Oggi TeleSantaMarinella.TV affronta un grande cambiamento: il passaggio di consegne del direttore.
Per qualsiasi testata giornalistica è un momento importante che segna l’inizio di un rinnovamento, ma che lascia anche un velo di tristezza rappresentato dal dover salutare persone che tanto hanno dato al progetto che ci sta maggiormente a cuore.
Fabrizia Caputo lascia le redini del nostro giornale e dal più profondo del nostro cuore le diciamo grazie: grazie per tutto il tempo profuso a insegnare; grazie per tutte le energie impiegate per curare le nostre edizioni; grazie per tutti i consigli e per essere stata con noi fino all’ultimo, anche quando ormai diventava difficile.
Fabrizia ha dato a TeleSantaMarinella.TV quell’indirizzo di equidistanza e libertà che tutti noi cercavamo e ci ha permesso di non essere vincolati in maniera rigida ai soli confini della nostra città.
È stata per noi un esempio importante e siamo fieri della sua crescita professionale e personale: da Left al Fatto Quotidiano e oggi in un ruolo pubblico. Continueremo a seguire i suoi consigli e a farne tesoro e a chiederne di nuovi, perché se anche l’abbiamo lasciata andare, resterà comunque una di noi: un’amica e un pilastro di questo progetto.
A prendere il suo posto sulla sedia del direttore è oggi Simone Pazzaglia, civitavecchiese, residente ad Anguillara e direttore anche de L’Agone, giornale online del territorio dei laghi laziali: Simone ha collaborato con uffici stampa, testate giornalistiche ed enti come giornalista e web writer.
La sua giovane età non gli ha impedito di costruirsi un ricco curriculum di esperienze nel settore del credito e nella comunicazione politica.
Gli auguriamo un buon lavoro e lo ringraziamo per aver voluto adottare la nostra squadra: squadra che si è allargata.
Oltre alle nostre nuove speaker, Annalisa Bartoloni e Laura Bonfigli, nel nostro gruppo si sono aggiunti Eleonora Ortolani, che in molti hanno avuto modo di apprezzare nella nuova rubrica “Il segnalibro” e che lavorerà a quattro mani con Massimiliano Passerani, poeta e scrittore, e Marzia Bisegna, che ci aiuterà grazie alla sua esperienza di addetta stampa.
Infine, ma non ultimo, Valerio Sebastiani che, con la sua pagina Visit Santa Marinella, collaborerà con noi, con lo scopo comune di dare maggior visibilità al nostro amato territorio.
A breve sarà online anche una nuova veste grafica del nostro sito Internet che, speriamo, possiate apprezzare per la velocità di caricamento e la facilità di lettura, soprattutto su dispositivi mobili.
Siamo tristi di dover salutare Fabrizia e contenti dei nuovi membri del nostro team, ma ancora una volta il ringraziamento più grande lo facciamo a voi, che ci seguite e ci leggete: grazie al vostro supporto, spesso dato in privato e ancor più spesso riconosciuto con la fedeltà di lettura, TeleSantaMarinella.TV in questi ultimi quattro anni è cresciuta tantissimo. Cercheremo di migliorare per fornirvi il più possibile un servizio a voi gradito.
Associazione Santa Marinella SWAM
Apriamo una nuova rubrica !
Il Lunedì, come ogni nuova iniziativa che si rispetti, come quelle bellissime discussioni al bar dello sport, al bar, sullo sport, su tutti gli sport, che sono metafora di vita e passione sana.
Visto che a Santa Marinella si distinguono diverse compagini ben attrezzate e rappresentative in vari sport abbiamo deciso di raccogliere le loro dichiarazioni, i loro risultati, e darvi una piccola finestra settimanale sullo sport locale, a cui abbineremo (ma non vi anticipiamo niente) anche un compagno di strada davvero speciale.
Chiunque fosse interessato a partecipare alla nostra rubrica raccontando le vicissitudini sportive del proprio gruppo ci può contattare alla nostra mail redazione@telesantamarinella.tv e scrivere nell’oggetto “barsport”.
Bando alle ciance partiamo subito:
Calcio CAMPIONATO PROMOZIONE – asd Santa Marinella 1947
11ma GIORNATA DI ANDATA S.MARINELLA – TOLFA 0-2
Sconfitta interna ma immeritata per il Santa Marinella che perde 2 a 0 in casa contro in Tolfa. Partita sostanzialmente equilibrata con poche occasioni da rete. Dopo un primo tempo giocato principalmente a centrocampo con i rispettivi portieri quasi mai impegnati, nella ripresa le due squadre aumentano il ritmo, ma le occasioni latitano;la prima vera occasione l’avrebbero i rossoblu ma Bonaventura da posizione defilata non aggancia il cross per il tap in vincente. Gli ospiti ben messi in campo fanno scoprire gli avversari per colpirli in contropiede e al 51° trovano in vantaggio anche se la realizzazione viene contestata dai padroni di casa per fuorigioco. La rete affossa il Santa Marinella che con tanto orgoglio e poca lucidità prova a ritornare in partita ma il raddoppio del Tolfa al 70° chiude definitivamente la partita. Partita corretta con il Santa Marinella che non conferma quanto di buono fatto contro il Cerveteri e con il Tolfa di mr. Riccardo Sperduti che dopo un avvio difficoltoso, si lancia verso posizioni tranquille e piu’ consoni al valore della squadra.
Calcio SECONDA CATEGORIA – asd Poseidon soccer Santa Marinella
Si chiedeva un pronto riscatto ai ragazzi dopo la sconfitta di sabato scorso contro la San Pio X e così è stato, contro la prima in classifica.
Tra pochi giorni tutti i genitori degli alunni dell’Istituto comprensivo Piazzale della Gioventù saranno chiamati al voto per il rinnovo del Consiglio d’Istituto. Tra le liste candidate nasce il gruppo “ Io speriamo che me la cavo” – Lista n. 1 composta da Ester Botta,Lina Capozza, Federico Carletti, Italo Ferri, Federica Galosi, Manuela Romitelli e Giuliano Varchetta.
Genitori che prima di tutto si dicono ex-alunni di questo stesso istituto che li ha formati e lasciati liberi di spiccare il volo verso la propria professione.
Il 25 e 26 Novembre si potrà scegliere a chi assegnare quindi il duro compito di risolvere le tante problematiche racchiuse nel mondo scolastico ed in merito a questo il team della lista “Io Speriamo che me la cavo” afferma: “ dalle difficoltà nascono spesso nuove opportunità e nuovi progetti e per questo ci siamo proposti di affrontare queste esigenze puntando su una nuova comunicazione tra scuola e famiglie cosicché le decisioni prese in consiglio d’Istituto siano effettivamente il frutto di una condivisione. E’ nostro intento – dichiarano – collaborare con tutti i membri del Consiglio per garantire servizi utili e progetti finalizzati al benessere degli alunni, gestendo in maniera trasparente le risorse a disposizione”
Ma oltre alle proposte – concludono – vorremmo lanciare un messaggio: una scuola che funziona è nell’interesse del nostri figli, una scuola condivisa è frutto dell’impegno di tutti. Facciamo in modo che io speriamo che me la cavo sia solo il nome della lista e non il futuro dei nostri figli”.
Ad annunciare la possibilità di un vero e proprio pericolo per l’incolumità pubblica dei pini a Piazza Trieste sono stati, in un comunicato congiunto, il Vice Sindaco Bianchi ed i consiglieri Iachini e Chegia. Il Maltempo di questi giorni, infatti, le forti raffiche di vento e le piogge sembrano aver modificato l’assetto dei Pini a Piazza Trieste, sito che finalmente rappresenta il centro storico cittadino, punto di ritrovo per eventi e manifestazioni oltre all’elevata concentrazione di esercizi pubblici. La delegata al centro storico commenta : “ i recenti accadimenti di Terracina devono essere un monito per tutti gli Amministratori, noi compresi. Dobbiamo prevenire eventi come quelli in un sito che di fatto è luogo di ritrovo e di eventi”
Sullo stesso argomento inoltre è intervenuto il vice sindaco che, sin dalla sua proclamazione ha deciso di dedicarsi ai rifiuti, all’igiene ed al verde: “ Piazza Trieste è anche luogo di attività produttive che nel corso del tempo, grazie anche alla presenza dei Dehors, hanno incrementato il flusso di gente e di eventi pubblici.
Insieme all’Assessore Minghella ed ai Consiglieri Iachini e Chegia – commenta Bianchi – è stato realizzato un primo sopralluogo sul posto per verificare le preoccupazioni espresse dagli abitanti della zona e da molti cittadini. Per concludere, interviene Iachini “abbiamo costituito una commissione di esperti, con il nostro agronomo comunale, per valutare eventuali interventi da realizzare immediatamente. Vogliamo sicuramente tutelare il verde pubblico ma prima di tutto assicurare l’incolumità e la sicurezza dei nostri cittadini”
Non si fermano gli appuntamenti al Castello e, per il ciclo delle Exhibit organizzate da CoopCulture per il Comune di Santa Marinella e curate da Romina Guidelli, in collaborazione con la Regione Lazio e LAZIOcrea e Mibac, sabato 10 novembre alle ore 17.00 sarà aperta al pubblico la Exhibit dedicata all’opera di Stefano Trappolini, PROBLEMATICHE RISORSE.
L’inaugurazione della mostra avverrà presso la Sala Pyrgi che accoglierà la grande installazione pittorica Viaggiatori Viaggianti composta da 51 opere pittoriche, di cui 10 inedite, presentata la prima volta presso il Museo nazionale preistorico etnografico Luigi Pigorini in Roma; mentre nella Sala del Camino sarà allestita l’installazione che dà il titolo alla mostra, realizzata dall’artista per il Castello di Santa Severa, problematiche risorse. Stefano Trappolini, protagonista degli eventi Art One Shot estivi, nella tappa Exhibit autunnali presenta il suo lavoro dedicato al tema del viaggio: ai migranti, ai viaggiatori, al Mare Nostrum.
“Le 51 opere pittoriche che compongono la grande opera Viaggiatori Viaggianti racconta i percorsi e le esperienze di sagome-uomini attraverso il colore e il gesto – scrive Romina Guidelli – Quel movimento che nell’arte di Trappolini è atto compiuto dall’immagine stessa (le sue sagome sono bloccate nel momento di un passo in avanti, sempre) e rappresenta lo spirito della ricerca: progredire, in ogni senso, per riconoscere, conoscere, accogliere, incontrare, perdere, ritrovare nuovo, mantenere memoria. Il valore dell’esperienza acquisita durante il viaggio supererà l’ambizione al raggiungimento della meta. Non conta la partenza, non è previsto arrivo, quando la vera bellezza è vivere nella propria vita e saper rispettare e riconoscere in quella degli altri il moto perpetuo di viaggiatori viaggianti’. E aggiunge raccontando la nascita dell’installazione Problematiche risorse: ‘Il modulo-sagoma nato sulla tela, pittoricamente interpretato al fine di fermare l’attenzione dell’osservatore su frammenti, pigmenti, materiali inseriti nell’opera come testimonianze e parti del reale e del presente, dall’anno 2011 evolve nelle sagome-scultura in cui i contenuti pittorici che riempiono la silhouette vengono fisicamente e simbolicamente sostituiti dai panorami che la sagoma ‘sfondata’ incornicia. Questa evoluzione denota come concettualmente, indipendentemente dal supporto e dai medium, l’opera di Stefano Trappolini identifica L’IO e L’ALTRO in unico soggetto: la sagoma; inserito in medesimo ambiente: la vita. Un IO attivo e consapevole della sua realtà e nella realtà; un ALTRO inteso come simile anche quando straordinariamente opposto. Possibilità che presuppone un transfer dello spettatore nell’opera e viceversa (sagoma=simbolo=uomo; uomo=simbolo=sagoma), instaurando una comunicazione che verte sulle infinite libertà e possibilità offerte dalla stessa condizione umana. Quelle Sagome siamo Noi e gli Altri. Sono viaggiatori erranti nell’infinito campo d’azione della vita’.
Un avvio di novembre denso di appuntamenti per la Mtb Santa Marinella-Cicli Montanini in Italia e all’estero con il ciclocross che continua a catalizzare gli obiettivi e le attenzioni del sodalizio altolaziale presieduto da Stefano Carnesecchi.
In Olanda, i Campionati Europei Ciclocross Master sono stati il prologo della rassegna continentale culminante con l’assegnazione dei titoli delle categorie degli agonisti (juniores, under 23 ed élite uomini e donne) dove ha preso parte anche la nazionale italiana del commissario tecnico Fausto Scotti.
Tra i master, il livello è stato molto alto con Slovacchia, Spagna, Francia e Belgio ad ottenere il metallo più prezioso con i propri atleti e la Mtb Santa Marinella si è fatta onore con il settimo posto finale di Gianfranco Mariuzzo tra i master 5 (un anno fa medaglia di bronzo agli Europei di Tabor) e il quarto di Michele Feltre tra i master 6. Per Mariuzzo e Feltre un’esperienza senz’altro positiva continuando a dare il meglio anche nel periodo autunnale ed invernale in una stagione che li ha visti sempre al massimo della forma nella mountain bike e nelle gare endurance.
Nuovo appuntamento per il team altolaziale con la quinta prova del Trofeo Romano Scotti-Gruppo Forte sui prati di Soriano nel Cimino con gli ottimi piazzamenti di Daniele Tulin (secondo tra i master 4), Mauro Iacobini (ottavo tra i master 3), Luca Frenguellotti (dodicesimo tra i master 4), Diego Antimi (terzo tra i master 2), Daniele Bagnoli (dodicesimo tra i master 5) e Vincenzo Scozzafava (secondo tra i master 7).
Anche fuori della regione Lazio non sono mancate le soddisfazioni nel cross: al Trofeo Città di L’Aquila, in Abruzzo, hanno preso parte Claudio Albanese (quinto tra i master 5) e Vincenzo Scozzafava (quarto tra i master 7). Per Manuel Piva, in Veneto, doppio appuntamento ravvicinato nel ciclocross (a segno al Cross di Fossona) e in mountain bike (Baone, primo di categoria tra i master 2).
Nel pieno della stagione di ciclocross, una piccola appendice di ciclismo su strada per Gianluca Magnante protagonista nella cronometro a Montefiascone dove ha ottenuto il primo posto tra gli élite sport e il nono tempo assoluto.
Vi è mai capitato, nella vita, di essere convinti che qualcosa non vi piacesse? La maggior parte delle volte questa convinzione non è supportata da un motivo concreto, semplicemente da supposizioni. Personalmente, quest’anno, ho dovuto ricredermi su due cose che finora avevo diligentemente snobbato: le lumache in campo culinario e i racconti come genere letterario.
Poniamo la nostra attenzione sul secondo punto, delle lumache potremo disquisire in forma privata, per chi fosse interessato.
Ho sempre privilegiato il romanzo come genere letterario, senza una ragione precisa, probabilmente perché “il racconto è un punto di domanda. Il romanzo ha l’ambizione di rispondere, di contenere tutto”, come sosteneva la scrittrice Grace Paley. Evidentemente è delle risposte che sono sempre andata in cerca leggendo.
Ma poi mi sono imbattuta nei racconti di Raymond Carver. Ed è stato come ricevere uno schiaffo in pieno viso.
Leggendo la biografia di Murakami Haruki, noto scrittore contemporaneo, traduttore di Carver in giapponese, sono venuta a conoscenza di questo grande autore americano, nato nel 1938 e morto nel 1988.
Figlio di un operaio di segheria e di una cameriera, Carver dedicò la sua vita alla letteratura ed è celebre per le sue poesie ma soprattutto per i racconti.
America oggi è la prima raccolta alla cui lettura mi sono dedicata durante un viaggio in treno. Questo libro comprende i nove racconti e la poesia a cui Robert Altman si ispirò per il suo film vincitore del Leone d’Oro a Venezia nel 1993, intitolato proprio “America oggi”.
Perché mi ha tanto colpita?
A Carver piace mettere in scena la vita di tutti i giorni e, come sottolinea lo stesso Altman nella prefazione al libro, è una vita che non riserva alcuna pietà verso i protagonisti di queste storie, colti durante una crisi famigliare, di coppia o personale.
Il suo è uno stile asciutto, scarno di dettagli; i suoi personaggi vengono descritti attraverso i loro gesti, i loro dialoghi. Lui stesso lo ammette:
“Fisicamente, nella maggior parte dei casi, non sai come sono fatti. Non sono molto portato – o forse non nutro un grande interesse – per le descrizioni fisiche: come i personaggi portano i capelli, o se hanno il colorito pallido o rubizzo, le braccia pelose, o come sono vestiti. Ma psicologicamente credo di fare dei ritratti molto precisi, ed è così che il lettore li distingue. Non ho mai trovato interessanti le lunghe descrizioni dei personaggi nei romanzi vittoriani, pagine su pagine per raccontare com’era vestito lui, o come lei passeggiava e teneva l’ombrellino.”
Carver sembra affacciarsi alle finestre di tipiche case americane e sbirciare al loro interno, scrutando con attenzione senza mai esprimere un giudizio, riportando semplicemente questi stralci di esistenza con un’ oggettività quasi scientifica, gettando fasci di luce accesa su persone comuni. Ci racconta storie di dolore, separazione, morte e soprattutto di solitudine, la solitudine da cui uomini e donne tentano invano di liberarsi mentre il resto dell’umanità conduce imperterrita e indifferente la sua esistenza.
Non vi viene in mente un pittore americano del Novecento? Esatto, proprio lui, Edward Hopper. In tanti li hanno avvicinati proprio per questa loro somiglianza nel ritrarre la solitudine della loro epoca.
Ma tornando all’opera di Carver, una delle sue peculiarità è di non concludere i suoi racconti con un finale compiuto, le storie si interrompono bruscamente lasciandomi sempre con il fiato sospeso. Che voglia darci la possibilità di immaginare un lieto fine? A me non sembra plausibile come spiegazione, i suoi racconti sono permeati di pessimismo, rassegnazione, difficile immaginare una felice conclusione.
Quasi tutti i racconti mi hanno colpita e fatto riflettere ma ne prediligo uno in particolare, il suo titolo è “Una cosa piccola ma buona”. Non voglio svelarvi troppo, vi dico soltanto che un bambino viene investito da un’auto, una festa di compleanno non avrà mai luogo e c’è una torta che non verrà mai ritirata.
Nel finale Carver, per una volta, sembra avere pietà dei suoi personaggi e nella tragedia ci regala un pizzico di speranza, compassione e perdono.
Per concludere, è sicuramente un autore che consiglio caldamente a chi ancora non lo conoscesse, e i motivi li riassumo qui:
Carver saprà scavarvi dentro e non sarà una lettura facile e leggera. Ma l’emozione che riceverete in cambio è garantita.
Cari amici lettori,
innanzitutto vorrei presentarmi.
Il mio nome è Eleonora e sono un’appassionata lettrice. Mi piacerebbe poter condividere questo mio grande amore per la lettura e dare e ricevere consigli letterari. Questa rubrica nasce proprio con questo intento e spero di esserne all’altezza.
Ci troviamo nel periodo dell’anno in cui ormai è diventata popolare la ricorrenza di Halloween. So benissimo che non fa parte della nostra tradizione, non appartiene alla nostra cultura ma colgo l’occasione per rompere il ghiaccio scrivendo di un genere letterario che ben si addice a questa festa: il gotico.
I primi romanzi detti gotici risalgono al XVIII secolo e sono legati ad una serie di caratteristiche: la descrizione del terrificante, ambientazioni arcaiche ed oniriche, il sovrannaturale, personaggi stereotipati e molta suspense.
Oggi vorrei menzionare un romanzo, appartenente a questo genere, che più mi è rimasto nel cuore: Frankenstein ossia il moderno Prometeo, di Mary Shelley.
Venne pubblicato per la prima volta a Londra, in tre volumi, nel 1818, con una prefazione del poeta Percy Bysshe Shelley, marito dell’autrice.
Per molti anni l’opera della Shelley fu condizionata da un forte pregiudizio anti-femminista: “Frankenstein è meraviglioso, considerato che è scritto da una donna”, dichiarò il Blackwood’s Magazine all’epoca della pubblicazione. Furono in tanti a credere che il romanzo potesse essere stato scritto proprio dal marito o dal padre di Mary tanto che la vivacità intellettuale della Shelley venne, a lungo andare, mortificata invece di essere alimentata: trascurò infatti il proprio lavoro letterario per dedicarsi alla cura delle opere del consorte.
Come spesso succede il cinema ha creato uno stereotipo del personaggio molto lontano da quella che è l’idea originaria dell’autrice. Frankenstein non è solo un mostro pronto a vendicarsi nei confronti del suo creatore che lo ripudia. A dire la verità non si chiama nemmeno Frankenstein, questo è il nome dello scienziato che gli dà vita. Non ha un nome nel romanzo, è semplicemente chiamato “The being”, l’essere.
Plasmato dal suo creatore, unendo pezzi di cadaveri e di altri corpi esanimi, l’essere si ritrova in un mondo che lo rifiuta per la sua diversità. Lo stesso scienziato, spaventato dalla sua stessa creazione, lo disprezza. Il “mostro” fa di tutto per essere benvoluto e accettato dagli uomini, sfruttando la sua forza straordinaria ma i pregiudizi che nascono dal suo terribile aspetto e dalla sua incapacità di parlare, non lo aiuteranno nel suo intento.
Sono molti i temi trattati in questo romanzo: l’uomo che vuole sostituirsi a Dio nell’atto della creazione, la rivolta dell’essere incompleto contro un dio imperfetto, la condanna all’infelicità di entrambi. Un grande classico che consiglio a tutti, una storia che può essere letta in chiave moderna, mettendosi nei panni del mostro che non è poi così lontano dall’uomo di oggi. Tutti hanno bisogno di avere un posto nella società, di comunicare e interagire con gli altri, di condividere la propria vita.
“È più felice quell’uomo che crede che la sua città natia sia il mondo intero, di quello che aspira a divenire più grande di quanto la sua natura gli consenta”.
Mi auguro che queste poche parole scritte vi abbiano fatto piacere ed invogliato a leggere (o rileggere, perché no?) questo grande capolavoro.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Buona settimana a tutti voi.
Già dal primo bollettino meteo di giovedì sera si preannunciava un weekend difficile per le nostre coste e per l’intera provincia di Roma. Raffiche di vento miste a pioggia non sono mancate, unite ad un mareggiata mai verificatasi prima, ingenti i danni soprattutto negli arenili, agli stabilimenti balneari e al porto Odescalchi, dove da giorni si lavora incessantemente per garantire la sicurezza ed arginare i danneggiamenti provocati dall’alta marea tanto che la Porto Romano ha lanciato diversi appelli ai proprietari delle barche.
Emergenza che ancora in queste ora sta affrontando il COC comunale istituito sabato scorso dal Vice Sindaco Bianchi presso il Comando della Polizia Locale, composto dalle forze dell’ordine, dagli uffici comunali e dalle associazioni di volontariato facenti parte del piano di emergenza comunale. Da una prima conta dei danni, ciò che fa più male è il duro colpo inflitto alle storiche palafitte del lungomare, luogo simbolo dell’estate santamarinellese. Alcune infatti sono state completamente divelte e trascinate via dalla marea, come anche lo stabilimento Little Paradise, che risulta smantellato almeno per metà tra il pontile e la tettoia ed ancora la tempesta non ha finito di imperversare sul litorale nord.
Agli effetti di questa dura mareggiata si aggiungono i venti di burrasca che hanno colpito diversi alberi del territorio oltre ai cartelli stradali rendendo la viabilità tuttora compromessa, gravi i danni anche al Parco Martiri delle Foibe dove l’intera copertura in acciaio realizzata dall’Associazione Stella Polare è stata strappata dal suolo.
Dopo l’ordinanza del Sindaco Tidei che ha visto la chiusura in via precauzionale delle scuole cittadine, domani si torna fra i banchi ma il Centro Operativo Comunale continuerà a monitorare la situazione durante l’intera nottata, con la speranza che la perturbazione lasci le nostre spiagge.
Intanto, già da giorni, l’Amministrazione comunale ha incaricato, in via d’urgenza, alcune ditte per la pulizia immediata dei fossi, lavori che in queste ore concitate non si sono fermati nonostante il maltempo stante la pericolosità del nostro territorio da anni soggetto ad alluvioni nei mesi di ottobre e novembre.
Le autorità raccomandando la massima prudenza, soprattutto alla guida.
Entusiasti gli alunni dell’ Istituto Comprensivo 1 di Santa Marinella riconosciuta dal MIUR CITTA’ AMICA DEI BAMBINI e DEGLI ADOLESCENTI. Mercoledì 24 ottobre alle ore 10 accompagnati dalla responsabile del Comitato Provinciale UNICEF del Lit. Roma, Nord, Pina Tarantino dalla Vice Preside Francesca Chinappi, dalla Prof.ssa Letizia Chiacchella, hanno incontrato il Sindaco Pietro Tidei, il Vice Sindaco Andrea Bianchi, l’Assessore Emanuele Minghella. Entusiasti gli alunni della prima, seconda, terza media della Giosuè Carducci e, del plesso di Santa Severa, hanno relazionato e presentato cartelloni realizzati con costante impegno a favore dell’UNICEF. Hanno chiesto al Sindaco di impegnarsi per favorire alcune migliorie da apportare all’Istituto Giosuè Carducci, gli hanno ufficialmente formalizzato l’invito per l’imminente festa a scuola dove mostreranno la pergamena che riceveranno a breve dal MIUR e dall’UNICEF con il titolo – SCUOLA AMICA UNICEF.
Hanno chiesto l’intitolazione di un Parco verde dei diritti, con l’installazione di alcune sagome con la citazione di alcuni importanti articoli della Convenzione ONU quali: Diritto all’istruzione, alla partecipazione, alla salute, alla protezione etc.
Hanno proposto all’Assessore all’Istruzione visite didattiche presso il Museo della Scienza di Torre Chiaruccia Capolinaro di Santa Marinella, nominata ieri dal Sindaco Città della Scienza alla presenza della Principessa Elettra Marconi , dove lo scienziato premio Nobel Guglielmo Marconi fece i primi esperimenti sulla radiotelefonia. Hanno chiesto che durante la settimana dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza che si celebra il 20 Novembre la Bandiera dell’UNICEF venga issata fuori la Sede del Comune , la casa dei cittadini. Il Vice Sindaco ha proposto di incontrare personalmente molti alunni di ogni ordine e grado per campagne si sensibilizzazione riguardo l’ambiente.
Infine Il Sindaco Tidei, entusiasta dell’incontro ha dichiarato – propongo a voi un tavolo permanente mensile cari giovani alunni sotto l’egida del Comitato Provinciale UNICEF rappresentato dalla responsabile Pina Tarantino. Sarete voi giovani che ci informerete su cosa accade in altre realtà nel mondo, sarà un valore aggiunto per noi amministratori acquisire i vostri suggerimenti e proposte per migliorare la qualità di vita e, delle scuole di Santa Marinella.
Roberto Comodi Ballanti, Presidente del Consiglio d’Istituto ormai giunto a naturale scadenza dopo un triennio complicato e vittorie raggiunte, fà il bilancio del lavoro svolto.
“Durante questo cammino ci siamo trovati di fronte a molte difficoltà, prima fra tutte la mancata continuità dirigenziale, che è arrivata solamente dopo la nomina dell’attuale Dirigente scolastica con la quale si è potuto iniziare a ragionare su progetti a lungo termine – afferma Comodi Ballanti – una delle prime cose che abbiamo costituito sono stati i criteri di ammissione alla scuola dell’infanzia, basandoci sulle indicazioni che ci venivano da genitori e insegnanti e agendo sempre con onestà e senza condizionamenti esterni. con l’aiuto del Vice Presidente Mauro Cappello abbiamo censito le nostre scuole nell’anagrafe dell’edilizia scolastica del ministero per ottenere quindi finanziamenti oltre ad aver attivato una Task Force Edilizia Scolastica dell’Agenzia per la Coesione Territoriale per effettuare tutte le attività ed oggi le nostre strutture sono finalmente censite e possono accedere ai finanziamenti per l’edilizia scolastica”
Parlando delle difficoltà incontrate – continua il Presidente – non c’è inoltre da dimenticare il disagio avuto con la chiusura della scuola Vignacce, l’impianto di riscaldamento alla Carducci e tutti i lavori urgenti di manutenzione che sono stati svolti, di concerto con l’amministrazione comunale precedente, quali bagni rotti, cornicioni pericolanti, aree verdi non attrezzate fino alla riparazione del manto stradale. In ultimo, qualche giorno fà, con la collaborazione dell’Assessore Minghella e della Consigliera Marina Ferullo, siamo riusciti ad esaudire la richiesta della scuola Pirgus che aveva bisogno di un lettino per massaggi”
Queste le parole di orgoglio del Presidente Comodi Ballanti, che, poi si sofferma sul problema dell’abolizione dei corsi a pagamento durante l’orario scolastico, decisione sostenuta anche dalla Dirigente che non si è mai detta favorevole a questi corsi in quanto la formazione può e deve essere fornita dalla scuola con le proprie risorse senza alcun aggravio per le famiglie. “La decisione – afferma Ballanti – è giustificata da problematiche di natura soprattutto economica di alcune famiglie che non si trovano nelle condizioni di poter sostenere ulteriori costi senza doversi sentire colpevoli nei confronti delle famiglie aderenti all’iniziativa. Tesi sostenuta anche dal MIUR nel 2012 che, in una circolare, ipotizza in tali procedure un danno erariale. Apertura completa invece, per lo svolgimento degli stessi in orario extra scolastico.
Infine – conclude il Presidente – ringrazio tutti i componenti del Consiglio di Istituto per l’impegno dimostrato in questi tre anni e tutte le figure che a vario titolo si sono impegnate per il buon funzionamento della scuola, le Amministrazioni Comunali che si sono succedute negli ultimi tempi per l’interesse che hanno mostrato verso le problematiche della scuola.
Il 25 e 26 novembre ci saranno le elezioni per il rinnovo del C.D.I., spero di poter dare di nuovo il mio contributo ora arricchito da tre anni di esperienze, invito tutti a venire a votare perché è un vostro diritto\dovere, e a tutti quelli che si vorranno candidare di farlo con lo stesso spirito collaborativo ed entusiastico che abbiamo avuto noi.
Anche quest’anno l’Ente Nazionale Protezione Animali torna in 200 piazze italiane per festeggiare i suoi piccoli amici a quattro zampe. L’appuntamento con gli Aristogatti, è al Castello di Santa Severa, dove il 7 ottobre si svolgerà presso il chiosco bar, dalle 17:00, un aperimicio solidale. I più piccoli, oltre agli oggettini miciosi, potranno acquistare per soli 5 euro gli zaini a sacca di Zanna Bianca, messi a disposizione da Adler Entertainment, la casa di distribuzione cinematografica, che l’11 ottobre porterà al cinema il primo cartoon tratto dal celebre romanzo di Jack London. Il ricavato sarà devoluto per il sostentamento dei gatti della colonia, regolarmente riconosciuta dal Comune. Il messaggio identificativo della giornata lanciato da ENPA è molto semplice: “Guardati Intorno: Gli Animali sono sempre accanto a te!” I volontari della colonia felina del Castello non solo si sono guardati intorno ma hanno invitato – per ora in modo del tutto informale – il Comune di Santa Marinella ad affrontare il problema delle sterilizzazioni e degli abbandoni. Non si tratta di fare pura e semplice beneficenza ma di evadere agli obblighi previsti dalla legge che impone alle ASL e ai Comuni la responsabilità del controllo demografico delle colonie feline che vivono in libertà. Purtroppo la situazione del territorio è molto complessa – spiega la presidente Cristina Civinini – e come al solito a farne le spese sono sempre i più deboli. Non cresce solo il numero dei gatti da sterilizzare, dice, ma anche e soprattutto il numero degli abbandoni. I cuccioli lasciati in strada sono sempre di più e i volontari vorrebbero che il Comune intervenisse con una campagna non solo informativa ma anche dissuasiva che ricordi gli obblighi e le sanzioni previste dalla Legge 281/91. È vero che non si può obbligare i privati a sterilizzare il proprio animale, gli si può però ricordare che l’abbandono è un reato. Spesso si ritiene che sterilizzare significhi infliggere una sofferenza o una mutilazione al proprio animale, semmai è vero il contrario. I gatti non sterilizzati soffrono proprio a causa dei loro calori: smagriscono, girano senza pace o vagano per la casa in cerca del sospirato accoppiamento, in preda a stress e nervosismo. Insomma sterilizziamo non solo per amore ma anche per opportunità: è meglio sterilizzare che abbandonare.
Santa Marinella, città di mare e di fiori ma anche Città di porto che negli anni ha assistito alla migrazione di diverse famiglie provenienti dal centro sud. Abruzzesi, napoletani, sardi, siciliani e calabresi soprattutto abitano le nostre terre. Nasce oggi a Santa Marinella, al fine di omaggiare le famiglie calabresi, l’Associazione Brutium – Associazione calabresi nel mondo.
L’inaugurazione della sezione è prevista per il giorno 15 ottobre con la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa San Francesco de Paola a Civitavecchia ed a seguire un aperitivo di benvenuto.
Le parole del Presidente, Gemma Gesualdi:”l’invito è esteso a chiunque voglia unirsi a questo importante evento che vuole rispondere alle esigenze di aggregazione ed appartenenza al territorio, perseguendo le finalità di promozione culturale, tecnologica, scientifica e sociale che hanno sempre contraddistinto questa associazione, anche livello nazionale ed internazionale”
A breve sarà anche presentato il calendario degli eventi in programma.
Più che positivo il bilancio dell’ultima domenica di settembre in seno alla Mtb Santa Marinella-Cicli Montanini impegnata ancora su più fronti tra mountain bike, strada e ciclocross. Una giornata ricca di soddisfazioni al Gran Premio Lame Mtb Race, quarta prova del Trofeo d’Autunno disputata a Sindacale di Concordia Sagittaria in Veneto dove Gianfranco Mariuzzo e Manuel Piva hanno colto rispettivamente il primato di categoria tra i master 5 e tra i master 2. Due gli impegni agonistici nel Reatino: a Castelnuovo di Farfa, la Marathon Valle del Farfa ha visto ai nastri di partenza Diego Antimi che ha ottenuto il primato di categoria master 1 e sempre più in crescita in una stagione che lo ha visto protagonista non solo in mountain bike ma anche nelle gare su strada. Secondo appuntamento consecutivo con il ciclocross a Posta (Lazio Cross) dove hanno preso parte Mauro Iacobini (sedicesimo tra i master 4), Gianluca Magnante (terzo tra gli élite sport) e Daniele Tulin (terzo tra i master 4). Sottotono le gare dello juniores Giacomo Ragonesi alla Baccialla Bike in Toscana (errore di percorso e non classificato sul percorso granfondo) e della donna master Ilaria Balzarotti alla Sei Ore di Caselle in Liguria uscita di scena per una caduta dopo un’ora di gara. Unico stradista all’opera nel recente fine settimana è stato Pierluigi Stefanini: a Canino, sulle strade viterbesi, ha colto la settima posizione di categoria tra i master 5.
Massimiliano Passerani, giovane scrittore santamarinellese torna a presentare una nuova raccolta di poesie, dopo una lunga pausa iniziata nel 2005. l’appuntamento è per sabato 6 ottobre, al Castello di Santa Severa, per una presentazione “sui generis” in cui si alterneranno, recitazione attraverso le voci di Alessio De Persio e Stella Novari, musica e rappresentazioni grafiche.
I complimenti dell’editore Dott. Gianfranco Cotronei che da anni supporta il giovane autore santamarinellese ed al quale Passerani rivolge il suo pensiero “ Ringrazio il Dott. Cotronei per la stima che ha sempre riposto nelle mia scrittura e colgo l’occasione anche per esprimere il mio orgoglio nell’affidare la prefazione al Prof. Nando Bianchi, Vice Preside del Liceo Scientifico di Santa Marinella e mio insegnante, a lui devo il coraggio e l’incitamento a proseguire in tutti questi anni e alla dott.ssa De Santis Daniela”.
Tanti colpi di scena, momenti di emozione pura per Passerani che dice di ispirarsi allo scrittore Alessandro Baricco, il tutto condito da suggestive rappresentazioni grafiche a cura di Walter Cherubini e Antonio Supino mentre la musica sarà curata da Raffaele Borgi.
L’incontro con l’autore sarà diretto dalla Consigliera Maura Chegia in collaborazione con l’Assessorato alle attività produttive.
L’assessore Minghella: “ho conosciuto Massimiliano più di venti anni fa tramite degli amici e di lui mi ha colpito l’amore per la scrittura, ma soprattutto la capacità di leggere i pensieri attraverso gli sguardi delle persone, una dote unica che tradotta in racconti regala emozioni irripetibili.
Un ringraziamento al Sindaco Tidei, all’assessore alla cultura Ivana Della Portella, alla regione Lazio e Coopculture.
Il servizio scuolabus ripartirà dal 15 ottobre prossimo. Dopo le tante polemiche sollevate sui social dalle famiglie ed i rincari sulle tariffe imposti dalla legge nel caso in cui un comune dichiari il dissesto, la giunta comunale, dopo un lunga trattativa con la società Autolinee Sap, è giunta all’approvazione di nuove tariffe secondo lo schema già annunciato dal sindaco Tidei ai primi di settembre.
Confermata la fascia di esenzione a favore della quale la Regione ha annunciato un contributo di 10 mila euro mentre la super tariffa approvata ad agosto, calcolata in base al costo del vecchio contratto firmato dalla giunta Bacheca e della copertura a carico degli utenti, prevista dalle norme sul dissesto finanziario, è stata eliminata.
“La spending review applicata ad un contratto rigido ed oneroso – ha commentato Tidei – ha consentito, in pratica, in un servizio così importante per le famiglie e di notevole rilievo sociale, di annullare completamente gli effetti del dissesto finanziario, pur rispettando pienamente le coperture imposte dalla normativa per i Comuni dissestati, ed è per questo siamo convinti di aver fatto il meglio possibile”. Ne è prova il fatto che le nuove tariffe sono del tutto simili a quelle proposte in marzo dalla Commissaria, quando ancora Santa Marinella non era un Comune dissestato, in base alle quali erano state raccolte oltre 180 adesioni. Inoltre, continua il Sindaco, sarebbe opportuno confrontare le nostre tariffe con quelle applicate nei comuni limitrofi, come ad esempio Guidonia, che, per la fascia da zero a 5 mila euro di ISEE, sottopone alle famiglie un canone di 579 euro e così via per le fasce a salire.
Alle famiglie viene ora richiesto di contattare urgentemente l’ufficio Pubblica Istruzione – conclude il sindaco – per rinnovare la propria iscrizione.