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Noi con Salvini Santa Marinella: 400 mila euro spesi per il turismo ma crescita economica zero. “ Bacheca ne è responsabile”.

noi-con-salvini-santa“Città fantasma, esercizi commerciali vuoti e un intero settore che rischia la disfatta. È questo il quadro di una Santa Marinella in gravi condizioni”. Così comincia il comunicato del circolo  Noi con Salvini di Santa Marinella e Santa Severa.

“Basta veramente poco per rendersi conto della situazione” e continuano – basta farsi un giro di domenica pomeriggio: bar e pizzerie vuote, strade deserte come se la nostra città fosse disabitata da anni. Eppure negli ultimi 4 anni sono stati spesi 400 mila euro nel turismo , una cifra di non poco conto se non fosse stata sperperata. Con rammarico, infatti,  ci rendiamo conto che nessun soldo è stato destinato ad investimenti seri nel settore turistico , l’unica cosa che l’amministrazione Bacheca si è limitata a fare è un calendario di eventi estivi proposti e realizzati dalle associazioni locali. Nessun tavolo di confronto con gli operatori del settore e nessun coinvolgimento della città, per non parlare della programmazione, pari a zero come la crescita economica di questi ultimi anni.

I salviniani, inoltre, nella stessa nota, intervengono ponendo al  sindaco alcune domande: “ quali saranno le azioni che intraprenderà quando molti esercizi commerciali della citta tireranno giù la saracinesca? Cosa racconterà? che non è colpa sua ma dei delegati che si sono susseguiti? “

“Ed infine –  aggiungono –  è urgente a nostro giudizio, rinnovare le cariche della Proloco, coinvolgendo tutta la città, creare un tavolo degli operatori del settore (come più volte indicato dal centro studi Aurhelio), programmare interventi mirati e dare sostegno alle aziende, investire nei mesi con meno presenza turistica (ma con un clima che aiuta), investire in eventi sportivi e nel creare nuovi spazi di aggregazione.

“Ma di tutto questo non vedremo nulla” conclude il circolo di Santa Marinella, “ i 400 mila euro sono finiti e forse non saranno installate neanche le luminarie di natale. Non resta per gli esercenti commerciali da tener duro, nella speranza di un nuovo futuro.