elezioni comunali 2018

Pietro Tidei è il sindaco di Santa Marinella

Pietro Tidei, nuovo sindaco di Santa Marinella

Pietro Tidei è il nuovo sindaco di Santa Marinella: al ballottaggio di ieri, 24 giugno, ad emergere vincitore è stato il candidato del Centro Sinistra, ex deputato del PD ed ex sindaco di Civitavecchia. Al di là delle polemiche che fin dalla presentazione della candidatura erano emerse, i cittadini della Perla lo hanno preferito al candidato del centro destra disunito, Bruno Ricci.
Tidei vince con 3734 voti contro i 2797 dell’avversario, con uno scarto di 937 preferenze. Rispetto al primo turno, ha dunque ottenuto 665 voti in più, ma in questo ballottaggio è stato l’assenteismo il dato più rilevante: l’affluenza è stata solo del 44,11%. Da notare anche i 256 voti non validi, contro i 219 del primo turno, caratterizzato, però da un’affluenza del 59,64%.
Le prime dichiarazioni a caldo del neo sindaco sono all’insegna della soddisfazione personale, ma anche la preoccupazione per la situazione del bilancio ereditata dalla giunta precedente e dalla gestione del commissario prefettizio: “Ereditiamo una situazione disastrata dove il comune non ha neanche la carta igienica negli uffici e hanno portato via anche le fotocopiatrici perché non c’erano i soldi per pagare l’azienda. Sono soddisfatto, ma i problemi cominciano domani”.
Tidei ha poi improvvisato un discorso sulla pubblica piazza dove ha ringraziato elettori e sostenitori, oltre alle liste che lo hanno supportato. Non sono mancate ulteriori frecciate alla giunta Bacheca e alla situazione economica dell’ente: “Devo dirvelo chiaramente, non sono uno che brinda e salta di gioia, perché da dopodomani mattina la situazione sarà difficile”. E ancora: “Oggi si apre una fase nuova per Santa Marinella, diciamo la verità: si è chiusa l’era Bacheca che io considero un’era triste, un’era nefasta, che ha distrutto quel poco di buono che c’era”. Il neo Sindaco vuole “tirare una riga sul passato: domani ci siamo noi e vogliamo amministrare con trasparenza e col consenso dei tanti cittadini che ci hanno dato il loro appoggio”.
La diretta dell’intervento può essere seguita integralmente sulla nostra pagina Facebook Telesantamarinella.tv.
Molto soddisfatto Pierluigi D’Emilio (PD): “Tutti ci criticavano quando abbiamo proposto il nome di Pietro Tidei a candidato sindaco, ma ora non possono far altro che ricredersi, essendosi dimostrata la scelta vincente”.
Per Bruno Ricci hanno vinto l’astensione e la mancanza di unità delle forze moderate e di destra, oltre alla brevità della campagna elettorale: per il candidato sconfitto, come ha dichiarato su Civonline, l’analisi del voto parte da “come sia naturale che un’amministrazione uscente, di qualsiasi schieramento, dopo anni di difficoltà oggettiva, paghi in termini di voto di reazione”.
Adesso la fase successiva sarà quella di comporre la giunta e il consiglio: Pietro Tidei pone, per ora, l’accento sull’offerta dell’attribuzione della presidenza e della delega alla trasparenza e alla legalità ai rappresentanti dell’opposizione.

Elezioni comunali: appoggio formale a Ricci da Cuori Santa Marinellesi

Domenica prossima si terrà il ballottaggio tra Bruno Ricci e Pietro Tidei ed entro oggi, 17 giugno, era possibile presentare ufficialmente degli apparentamenti, ma a quanto pare questa possibilità non sarebbe stata colta da nessuno degli interessati.

Potevano apparentarsi le liste che avevano ottenuto almeno il 3%: ad entrare in consiglio sarebbero stati i candidati consiglieri con più preferenze e non i candidati sindaci.

Ad oggi, le reazioni si sono divise tra i ringraziamenti di Roberto Marongiu, diffusi sui social network e il breve comunicato di Pisacane che, oltre ai ringraziamenti aggiunge: “Santa Marinella deve diventare più bella e attraente di quanto sia, è la nostra città e siamo convinti che il suo futuro è strettamente legato alla capacità degli amministratori di ascoltare i cittadini con un confronto aperto e costante, così da essere produttivo di idee e progetti funzionali allo sviluppo del tessuto socio-economico. Con questo spirito di servizio ci siamo presentati e con questo spirito continuerà il nostro impegno: vicini ai cittadini e vicini con trasparenza e lealtà a chi lavorerà per la sua crescita”. Conclude Pisacane garantendo che la fiducia degli elettori non verrà comunque sprecata, ma che il suo progetto “proseguirà con l’intento di formarci, maturare e monitorare i bisogni e le necessità del territorio, per il miglioramento della qualità della vita della nostra amatissima Santa Marinella”. 

Diverso il comunicato di Cuori Santa Marinellesi che, apertamente, appoggia il centro destra: “Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto come Cuori Santamarinellesi nel corso del primo turno di votazioni che ha visto la nostra lista raggiungere il 3%. 
Ora è necessario scegliere chi sarà il Sindaco che dovrà gestire la cosa pubblica del nostro territorio con ragionevolezza e concretezza, cosa che da sempre Cuori Santamarinellesi ha promosso ed auspicato.

Siamo sicuri che la gestione futura del territorio non possa passare da colui che ha gestito il nostro territorio e di cui non si hanno ricordi positivi, di colui che rappresenta il passato non di una singola città, ma di un intero territorio. Pietro Tidei non può rappresentare il futuro della nostra città.

Per questo motivo Cuori Santamarinellesi appoggerà l’area di Centro Destra rappresentata da Bruno Ricci. Pietro Tidei non può essere la soluzione ai problemi attuali.

Auspichiamo, come lista, di poter dare il nostro contributo, potendo dare voce alle esigenze del territorio con competenza e fermezza di intenti. Cuori Santamarinellesi non potrà appoggiare la linea di chi non rispecchia i nostri valori e le necessità fondamentali del territorio della Perla del Tirreno.

L’ultima decisione spetta ai cittadini di Santa Marinella, ma confidiamo nella buona memoria, nella ragione e nel cuore di chi ama questo meraviglioso territorio”.

Silenzio da Il Paese che Vorrei e invece il Movimento 5 Stelle, tramite Facebook, ispirandosi alla recente visita dell’Amerigo Vespucci a Civitavecchia, per penna di Francesco Settanni specifica la propria linea: “A tutti voi cittadini che avete creduto in noi, sento di poter dire che i vostri mille e passa voti fanno la differenza e sono l’ago della bilancia per il ballottaggio di domenica. 

La nostra posizione è chiara e coerente come sempre è stata. Noi non siamo in vendita al miglior offerente, noi ci prepareremo per essere pronti al momento che sarà opportuno. Chi sta andando al ballottaggio non rappresenta l’alternativa valida per segnare il cambiamento della storia della nostra città. Conseguentemente, per le vostre decisioni di voto, coerentemente traete anche voi la giusta ispirazione”. 

Elezioni comunali 2018: Pietro Tidei e Bruno Ricci andranno a ballottaggio

Al termine degli scrutini, Santa Marinella e Santa Severa si svegliano con la sicurezza di un ballottaggio il 24 giugno tra Pietro Tidei, che è risultato il più votato del primo turno con 3.069 preferenze, e Bruno Ricci con 2.189 voti. Uno stacco fra i due contendenti di soli 880 punti.

Il Movimento 5 Stelle, pur avendo praticamente raddoppiato il risultato di cinque anni fa, raggiunge solo 1.009 preferenze, in contrasto col dato nazionale e regionale ottenuto a marzo, anche in città, seguito da Roberto Marongiu con 801 voti.

A seguire tutti gli altri candidati: Casella (742), Pisacane (526), De Antoniis (500), Rossanese (122).

Alle 23:00 l’affluenza è stata tutto sommato invariata rispetto al 2013: il 59,64% contro il 57,69% di cinque anni fa, con un incremento di appena l’1,95%.

Dunque ora il risultato definitivo verrà scelto al secondo turno che si terrà tra pochi giorni, il 24 giugno, dove il confronto sarà tra Bruno Ricci e Pietro Tidei, i due più votati.

Per quanto riguarda l’elezione del consiglio comunale, calcolando che la maggioranza disporrà di 11 rappresentanti e la coalizione che perderà il ballottaggio 3, è possibile ipotizzare che Francesco Settanni e Roberto Marongiu entreranno molto probabilmente quali consiglieri di opposizione.

Elezioni comunali 2018: affluenza al mattino quasi del 25%

Le elezioni comunali hanno segnato un nuovo record sicuramente positivo, attestando la nostra città tra quelle con l’affluenza maggiore a mezzogiorno.
Il 24,26% degli aventi diritto si erano presentati entro la prima rilevazione al seggio per esprimere il proprio voto.
Da rilevazioni ufficiose sembrerebbe che entro le 17 quasi il 40% degli elettori avrebbe imbucato la scheda azzurra nell’urna.
Al momento non si rilevano problemi: il maggior afflusso si sarebbe registrato nelle prime ore del mattino, probabilmente perché, memori dei disagi di marzo, i cittadini potrebbero aver deciso di evitare lunghe file.
Rispetto alle amministrative, invece, l’organizzazione dei seggi si è dimostrata molto più attenta: alla Scuola Centro, sfruttando l’ingresso laterale del plesso, è stato predisposto un accesso separato per i seggi da 6 a 10, posti al piano superiore.
Anche la presenza di gazebo dinanzi gli ingressi dei plessi scolastici è stata pensata per evitare problemi in caso di lunghe file come quelle di questo inverno.
Infine, l’assenza del bollino antifrode ha ulteriormente garantito la celerità delle funzioni di voto.

Campagna elettorale in partenza: centro destra spaccato in cinque

La campagna elettorale è ufficialmente iniziata: il 12 sono state presentate tutte le liste che appoggiano ben otto candidati sindaco. Un numero quasi da record con circa 270 candidati consiglieri.

Dei tanti nomi circolati in questi mesi, di alcuni c’era ormai certezza: in primo luogo, Pietro Tidei, appoggiato da una coalizione di liste di sinistra con capocordata il PD; Francesco Settanni, candidato per il Movimento 5 Stelle, rigorosamente solista;  anche Lorenzo Casella concorre da solo con la lista “Il paese che vorrei”, altra formazione che si posiziona a sinistra.

Il centro destra santamarinellese si presenta alle elezioni molto diviso: Carlo Pisacane, primo ex vicesindaco dell’amministrazione Bacheca 2.0, si candida con una sua lista civica; anche Roberto Marongiu, dopo la sua ultima esperienza da consigliere di maggioranza, ha deciso di candidarsi alla massima carica cittadina, facendosi appoggiare da due liste civiche. Giampiero Rossanese, in passato presidente del consiglio comunale con la prima giunta Bacheca, si presenta con la lista “No slogan”.

Gli occhi cadono sullo spaccamento dei partiti dell’arco costituzionale rappresentati in città: la volontà di Forza Italia di appoggiare Bruno Ricci, nipote del responsabile locale del partito, ha visto la rottura con Fratelli d’Italia e la decisione dell’intero gruppo della Lega di rinunciare addirittura al simbolo, recuperato all’ultimo momento da alcuni transfughi dell’amministrazione uscente.

Bruno Ricci

Fratelli d’Italia e Cuori Santa Marinellesi hanno così deciso di candidare Alfredo De Antoniis, ex responsabile cittadino di Noi con Salvini prima e della Lega poi, contro la candidatura di Ricci, considerata come emanazione dell’ultima giunta Bacheca da cui tutti gli altri candidati vogliono tenere le distanze.

Lo scontro tra Ricci e De Antoniis inizia anche già ad evidenziarsi: il primo comunicato del candidato di Forza Italia ha visto una repentina risposta dell’altro in cui si sottolineava come Ricci esagerasse a considerarsi il candidato del centro destra. Effettivamente la situazione attuale vede ben cinque candidati dell’area.

“Nelle nostre liste non ci sono palazzinari – specifica Bruno Ricci -, ci sono solo  santamarinellesi  che con passione e senso civico si mettono a disposizione della collettività, determinati su come procedere, con le idee chiare e soprattutto  sono già una squadra affiatata, perché da soli non si vince mai, pronti a dare battaglia, per migliorare la città in cui viviamo con le nostre famiglie, per lasciare un segno, tracciare insieme un percorso verso un futuro più luminoso,  una cittadina  migliore in eredità  ai nostri figli”.

Ma De Antoniis risponde: “Bruno Ricci rappresenta solo una parte del centro destra, costituita in prevalenza da ex amministratori e frutto di scelte lontane dalla città: può non avere candidati residenti fuori Santa Marinella, ma la sua candidatura è frutto di decisioni prese altrove e che non hanno, in alcun modo, voluto comprendere il sentire comune dei cittadini della nostra città, pur essendo noto e forte il desiderio di cambiamento”.

Ora gli occhi sono puntati sui programmi e sulle conferenze e riunioni di apertura della campagna, previste in queste ore e, per quanto riguarda i partiti parlamentari, ai personaggi che presenzieranno: Tidei, per ora, ha ottenuto la presenza del presidente della Regione Lazio Zingaretti, mentre per De Antoniis sarà presente una parte importante di Fratelli d’Italia e Cuori Italiani, Forza Italia e la ricostruita Lega, orfana dell’intero gruppo locale, avrà gli auguri di Claudio Durigon, deputato proprio del partito salviniano. 

Afredo De Antoniis candidato sindaco, ma non con la Lega: “Una scelta di coerenza”

Alfredo De Antoniis

La decisione più o meno pubblica di candidare Bruno Ricci come sindaco del centro destra riunito ha creato una vera e propria spaccatura all’interno dei movimenti politici dell’area, ottenendo l’effetto contrario.

Sabato  5 maggio, Alfredo De Antoniis ha rotto gli indugi e si è formalmente candidato sindaco per un gruppo di liste civiche: la novità è nella rottura con la Lega, di cui era segretario cittadino dai tempi di Noi con Salvini.

“Sulla candidatura di Bruno Ricci – spiega De Antoniis – abbiamo espresso più volte delle perplessità, non per il candidato in se, ma per quello che poi c’è attorno”.

“Noi negli ultimi anni – conclude – abbiamo criticato la giunta Bacheca in maniera anche aspra, ma sempre in modo costruttivo e oggi non ci possiamo trovare in una coalizione di centro destra che sia la riproposizione dell’amministrazione Bacheca. Abbiamo fatto, quindi una scelta di coerenza”.

Oltre all’abbandono da parte di De Antoniis del partito di Salvini, che a questo punto dovrà in fretta e furia reinventarsi da capo a poche settimane dal voto, anche Fratelli d’Italia sembra indirizzato a preferire uno dei suoi: Marco Valerio Verni, da sempre attivo in città per il partito della Meloni. A darne notizia Il Messaggero di sabato.

Insieme a loro due, il nome di Ricci non sembra aver convinto ne Roberto Marongiu ne l’ex vicesindaco Pisacane. Quest’ultimo, proprio nel week-end si è impegnato nel raccogliere le firme per la sua candidatura autonoma.

Alla fine, Forza Italia si ritrova nuovamente sola con l’appoggio, pare, de L’Ancora di Eugenio Fratturato e di alcune liste vicinissime all’ex sindaco Roberto Bacheca che, si vocifera, dopo l’avventura regionale con lo Scarpone di Pirozzi, tenterà quella comunale proprio con la Lega di Salvini. Scelta che ha lasciato perplessi alcuni degli attivisti di vecchia data che non scordano le recenti elezioni regionali, dove la candidatura del sindaco di Amatrice è stata vista come un tentativo di togliere voti, proprio al centro destra.

In conclusione, le forze politiche dell’area si sono ribellate: uniti sì, ma non a tutti i costi.

Ricci è troppo vicino alle passate amministrazioni e nessuno si vuole ritrovare collegato con la giunta Bacheca 2.0, considerata come quella che ha lasciato un’eredità troppo pesante da continuare a far sopravvivere, ad esclusione di coloro che sono convinti abbia fatto un ottimo lavoro.

Comunali 2018: Bruno Ricci è davvero il candidato del centro destra?

A poche settimane dall’inizio ufficiale della campagna elettorale, il numero dei candidati sindaci non sembra affatto diminuire: tutti gli occhi sono puntati sul centro destra che si dice abbia finalmente trovato un accordo attorno al nome proprio di Bruno Ricci, già indicato da indiscrezioni qualche settimana fa.

Eppure, a ben vedere, il nipote di Achille, attuale coordinatore cittadino di Forza Italia, non sembra aver affatto catalizzato il centro destra attorno alla propria candidatura, per giunta, non ancora resa ufficiale.

Il motivo per cui, la scelta di questo candidato non sembra essere stata ancora ufficializzata, potrebbe essere rappresentato dal silenzio di una parte importante del centro destra: sia Fratelli d’Italia che la Lega non hanno confermato di appoggiare questo nome.

I due partiti fino a non molto tempo fa risultavano uniti sul nome ufficioso di Alfredo De Antoniis, rappresentante locale del partito di Matteo Salvini: ad oggi girano solo voci di accordi, ma mai nessuno dei due ha ufficializzato alcun nome per la corsa a Via Rucellai.

Il dubbio è dunque che in realtà il centro destra non ha affatto un candidato unico e che a pochi giorni dal limite massimo per la presentazione delle liste, il nome di De Antoniis non sia affatto stato depennato a favore di quello di Ricci.

Per ora, dunque, l’unico candidato sindaco di centro destra che abbia pubblicamente ufficializzato la propria posizione è Roberto Marongiu che sembra comunque indirizzato a muoversi da solo. Restano dunque ancora molti dubbi su cosa faranno tutti gli altri, e sono molti, coloro che hanno dichiarato di voler ricoprire a destra il massimo ruolo politico della città: Lucantoni, Rossanese, Minghella, Pasetti, Colombi.

Per ora, e mancano appena nove giorni, non possiamo neanche affermare con certezza che Bruno Ricci sia il candidato di Forza Italia e quale sarà la decisione di Lega e Fratelli d’Italia.

Forse, delle tante eredità del Bacheca 2.0, questa disunità è la più assordante.

Comunali 2018: M5S presenta la lista ufficialmente. Marongiu scende in campo

Francesco Settanni (M5S)

La campagna elettorale inizia a prendere forma: nei giorni scorsi il Movimento 5 Stelle, tra i primi a rendere noto il nome del proprio candidato sindaco, ha diffuso la lista completa dei sedici candidati consiglieri.

Oltre a nomi “storici” del Movimento a Santa Marinella, già presenti nel 2013 tra i candidati, compaiono lo stesso Settanni e qualche nuovo nome che ha popolato, soprattutto, i vari gruppi social riconducibili in città ai penta stellati. Sette candidati sono donne.

Dopo aver presentato pubblicamente la propria candidatura, sabato 21 aprile, Roberto Marongiu ha ringraziato chi ha presenziato all’evento: “A poco più di 48 ore dall’incontro – scrive l’ex consigliere –, mi sento di esprimere un ringraziamento verso quanti hanno partecipato dandomi supporto, ma anche spunti di riflessione per proseguire una campagna elettorale che sia contraddistinta da serietà, chiarezza e voglia di fare, qualità condivise da tutti i miei candidati o sostenitori”.

I nomi dei candidati che lo appoggiano non sono ancora tutti noti: la presentazione, infatti, era prevalentemente incentrata sul rendere noto il corposo programma elettorale, costituito da oltre cinquanta pagine. “Il programma elettorale presentato – specifica – è stato pensato per la città con previsioni d’interventi urgenti e prioritari e con una programmazione a medio e lungo termine. È stato condiviso con tutti i miei candidati, unendo l’esperienza politica e la professionalità di ognuno, al fine di ottenere una rinnovata classe dirigente seria e moderata”.

Marongiu specifica come fosse da tempo desideroso di concorrere alla carica di sindaco per mostrare quale fosse la sua personale visione della città e che la sua candidatura è frutto della spinta operata da tanti cittadini che gli hanno chiesto di scendere in campo.

Il numero delle liste sembra aumentare di ora in ora e, sebbene non sia particolarmente una sorpresa, la civica “No Slogan” ha ufficializzato sulla stampa il nome di Giampiero Rossanese, ex presidente del consiglio comunale durante la prima giunta Bacheca, come proprio candidato sindaco.

Resta sospesa la situazione dei partiti dell’arco costituzionale, mentre in queste ore è stato affisso un grande manifesto con il logo di “Cambio Passo” e il volto di Emanuele Minghella affianco, segno che forse le voci che vogliono l’ex delegato al bilancio tirare la volata da outsider e in rotta con Forza Italia possano essere vere. 

Forza Italia: Achille Ricci nominato coordinatore a Santa Marinella. Plauso di Tidei

Vecchie glorie della politica santa marinellese tornano alla ribalta della cronaca locale: l’ex sindaco Achille Ricci si butta nuovamente nella mischia raccogliendo il supporto pubblico di Claudio Fazzone e l’elogio dell’amico-nemico di un tempo, Pietro Tidei.

Achille Ricci

Nelle ultime ore il centro destra di Santa Marinella è stato colto alla sprovvista da una decisione della direzione regionale di Forza Italia: di fatto la sede cittadina è stata data in gestione ad Achille Ricci, ex sindaco della città proprio tra le fila del partito di Berlusconi ed ex consigliere regionale. Una storia, quella di Ricci con Forza Italia, che ha il sapore degli anni ’90 e della “seconda repubblica”: oggi si parlerebbe di operazione nostalgica.

Al di là della mossa politica partita da Roma e che cambia gli equilibri cittadini, a fare un vero e proprio elogio del personaggio è l’antagonista Pietro Tidei che si è detto felice della scelta forzista perché mette in campo una figura di un politico di comprovata esperienza e capacità, al punto di augurandosi che il centro destra lo candidi a sindaco, nella speranza di ripetere lo scontro di tredici anni fa.

Emanuele Minghella

Ad essere apparentemente escluso è colui che ha riportato il marchio del partito a Santa Marinella, Emanuele Minghella. Non è dato sapere il motivo della rottura, ma è comparso in queste ore un nuovo simbolo che fa capo all’ex delegato al bilancio: Cambio passo.

L’anomalia vera è che, almeno a livello locale, a dare supporto all’operazione per ora non ci sia nessuno del centro destra, ma il PD, anche se a farlo a titolo personale è stato il loro candidato sindaco Pietro Tidei. La sede santa marinellese di Forza Italia, si è limitata a divulgare la lettera ufficiale con cui Fazzone assegna l’incarico a Ricci.

Quali siano gli equilibri tra Forza Italia e il resto del centro destra, dentro e fuori i partiti del’arco costituzionale, non è ben chiaro: Tidei, da poco, si è scagliato contro tutta la vecchia amministrazione, tacciata come totalmente incompetente, mentre, appunto, ha plaudito per l’incarico a Ricci. A chi stringerà la mano la nuova Forza Italia? Oppure com’è avvenuto in altre città vicine, tenterà la via solitaria?

Claudio Fazzone, quando venne a Santa Marinella per inaugurare la sede di Via Roma, sottintese che questa soluzione, già presa per scelta a Civitavecchia e subita a Ladispoli, potesse non essere tanto sbagliata. 

Minghella: no a strategie e personalismi, sì all’unione del centro destra per pensionare Tidei

Emanuele Minghella (FI)

A circa due mesi dal voto, la campagna elettorale comincia, seppur a rilento, ad assumere toni meno polemici e più aperti su possibili alleanze. 

A parlare è l’ex consigliere ed esponente di Forza Italia, Emanuele Minghella, che lancia l’appello a tutte le forze politiche del centro destra per creare una coalizione forte, senza però, dimenticarsi di tenere accesa la polemica contro il candidato sindaco del PD, Pietro Tidei: “Leggo e sento le dichiarazioni di Pietro Tidei e tutto quello che intuisco è  la scarsità di argomenti su cui proiettare il futuro di Santa Marinella”. “Continua a concentrarsi sul bilancio come un disco rotto  – prosegue- e quando il discorso non attecchisce da sfogo alla sua arte fantasiosa sognando la talassoterapia, le terme, la casa dell’arte, i tre piani di parcheggi e quant’altro, sicuro dell’appoggio regionale, ovviamente, l’asse figlia – papà a qualcosa dovrà pur giovare, altrimenti sarebbe tutta fatica sprecata, come se le Istituzioni fossero cosa di famiglia e non bene pubblico”.

“Quello che mi fa sorridere però – continua Minghella –  è la scelta dell’attacco frontale alla mia persona: se la prende con un consigliere comunale sminuendo, di fatto, la posizione di un sindaco e di assessori  che in effetti  hanno attuato in modo molto più concreto di me le politiche di bilancio decidendo sicuramente in cosa investire e cosa no.  Nonostante ciò, non accetta di confrontarsi con me pubblicamente ma vuole parlare solo con il candidato sindaco. Caro Tidei, la mia domanda è: ancora con questi giochi? Ma non è stanco, dopo tutti questi anni dei soliti teatrini? A parte pochi fedelissimi al PD, non si rende conto che i cittadini pagherebbero per non assistere più alle sue sceneggiate”? 

Sul futuro della coalizione del centro destra invece, l’ex consigliere allude a qualche possibile accordo bilaterale a discapito del centro destra: “Se di strategia stiamo parlando, rimango sempre più basito. Che ci sia in realtà qualcuno che sia andato a contrattare la sconfitta del centro destra per qualche prebenda personale vorrei non pensarlo e per questo mi sento di dover lanciare un appello a tutte le varie liste civiche e politiche di animo del centro destra per unirsi forti e coesi, ripartire dagli errori, consapevoli di dove mettere le mani, di sapere cosa fare e cosa non fare, ormai spogliati di tutte i personalismi. Un programma semplice, fattibile e totalmente dedicato ai servizi, alle persone. È chiaro ed evidente – conclude Minghella – che Tidei ha solo questo di incubo che lo perseguita: che il centro destra si unisca per propinargli l’ennesima sconfitta elettorale per pensionarlo una volta per tutte”.

Elezioni comunali 2018: guerra di nomi nel centro sinistra più diviso che mai

Il ministero degli interni ha stabilito ufficialmente la data per le prossime elezioni amministrative per la scelta dei sindaci e dei consigli comunali: il 10 di giugno, dunque anche Santa Marinella andrà al voto, dopo la relativamente breve parentesi del commissario prefettizio.

Eppure, ad oggi, gli schieramenti politici cittadini non sembrano aver ancora le idee chiare sui nomi dei candidati: anzi a essere sinceri, sembrano concordi solo sui nomi che non vogliono vedere comparire, piuttosto che per quelli che vogliono effettivamente candidare.

L’On. Pietro Tidei (PD)

Una delle poche certezze era la candidatura di Pietro Tidei tra le fila del PD che però aveva lasciato perplessi molti esponenti della sinistra santa marinellese, sia per il metodo scelto dai Dem per decidere il loro candidato, sia per l’intransigenza del partito di Renzi nel sentire altre proposte.

Solo Renzo Barbazza, originariamente presentatosi come indipendente, per ora sembra confluire sulle posizioni di D’Emilio e compagni.

Di tutt’altro avviso altri nomi della sinistra, come il Circolo Sandro Pertini, in passato espressione proprio del PD, che oggi propone, insieme ad altri, il nome dell’ex consigliere d’opposizione Stefano Massera, orfano dell’esperienza di Un’altra città è possibile. Il Circolo fa il nome di Massera come proposta alle altre forze della sinistra e afferma di aver ottenuto la disponibilità al dialogo da Lorenzo Casella, candidato de Il Paese che vorrei, ma ammette di aver trovato lo scoglio della rigida posizione del PD ormai forte dell’appoggio dichiarato di Barbazza. Per il Circolo, con quest’assenza di dialogo si fa solo il gioco del centro destra e del Movimento 5 Stelle.

Stefano Massera

Anche Casella non sembra del tutto in linea con i democratici: punta il dito contro chi chiede a gran voce al commissario prefettizio di dichiarare il dissesto finanziario del Comune di Santa Marinella. “La dichiarazione di dissesto è un fatto tecnico che riguarda il rapporto tra i debiti contratti e la relativa possibilità di risanarli e speriamo che questa eventualità sia scongiurata” – ha sostenuto con preoccupazione – “perché il default finanziario di un Comune si traduce in una serie di automatismi che ricadono sulla collettività. Significa imporre tasse alla massima aliquota a tutti, contrarre l’erogazione dei servizi ai cittadini e aumentare le tariffe dei servizi che non possono essere sospesi. Significa anche l’impossibilità di contrarre mutui per la realizzazione di progetti di sviluppo ma il vincolo a contrarne unicamente per estinguere il debito. Significa infine,la svendita dei beni pubblici, la liquidazione di ciò che è rimasto tra i beni patrimoniali comunali e altre eventuali azioni fortemente penalizzanti”.

Infine, sempre in casa PD, circolano su Facebook alcune affermazioni di Stefano Giannini, membro della Direzione Regionale del partito, che pone l’accento  sulla situazione che ruota attorno alla figura di Andrea Bianchi, ex consigliere d’opposizione che alcune voci vorrebbero in rotta con Tidei.

Ora che la data delle elezioni è stata ufficialmente dichiarata, tutti i partiti, i movimenti e le liste civiche dovranno sbrigarsi perché in soli due mesi dovranno riuscire a convincere gli elettori, anche se il sospetto di molti è che tutti i giochi si concluderanno con strette di mano tra l’11 e il 24 giugno, giorno del ballottaggio.

Elezioni Santa Marinella: spunta la figura di Bruno Ricci anche con il sostegno di Bacheca

Bruno Ricci

In una riunione a Santa Severa, con il proprio gruppo più stretto di elettori, l’ex Sindaco Bacheca, qualche sera fa, ha cominciato a sciogliere le sue riserve sul probabile candidato Sindaco.

Si tratterebbe di Bruno Ricci, noto professionista di Santa Marinella, appartenete alla storica famiglia Ricci, di cui il più conosciuto è indubbiamente l’ex consigliere regionale per Forza Italia nonché sindaco della Perla dai primi anni ’90, Achille Ricci.

Bruno Ricci ha anche svolto particolari incarichi durante le passate amministrazioni Bacheca, occupando per un periodo il posto di Presidente della Santa Marinella Servizi. Dunque un volto nuovo ma non troppo che potrebbe avere, oltre a Bacheca, altri estimatori che ruotano intorno alle decisioni importanti della politica santamarinellese e che coinvolgerebbe, forse, anche le decisioni prese nei tavoli di lavoro dei partiti del centro destra cittadino.

La scelta sembrerebbe anche confermata dall’identikit che i rappresentanti di Movimento Civico, Roberto Boccoli e Massimiliano Calvo, hanno ufficializzato in un loro comunicato, in cui si dicono pronti a colloquiare con le altre forze politiche nella scelta di una figura moderata da collocare a capo del governo cittadino.

Rimane comunque in pole position Roberto Marongiu, storico personaggio politico del territorio. Di professione architetto, proveniente da una famiglia di imprenditori, Marongiu è da sempre aperto al dialogo con tutte le forze politiche, come dimostra la sua esperienza sia tra le fila dell’amministrazione Tidei (anche se poi fu proprio lui che insieme a Fabio Quartieri, ristoratore di Santa Severa, firmarono la sfiducia allo stesso Tidei) che nella gestione bachechiana.

Anche Boccoli e Calvo si buttano nella mischia: a braccetto in un Movimento Civico

Massimiliano Calvo

Per le comunali di Santa Marinella è nata una galassia di gruppi civici sorti dalle ceneri della passata Amministrazione e che fanno capo a questo o a quel nome dell’ultima giunta Bacheca: ultimi, almeno per il momento, alla linea di partenza l’ex consigliere Massimiliano Calvo e l’ex addetto stampa Roberto Boccoli.

Il loro gruppo si presenta con il semplice nome di Movimento Civico e vede i due quali coordinatori pari merito.

“In questo clima di incertezza sulle future scelte di programmi – scrivono nel loro primo comunicato –, di candidati ed alleanze in vista delle elezioni comunali del prossimo maggio, ribadiamo che il Movimento Civico da noi costituito è a disposizione di tutte le forze moderate e le componenti civiche che abbiano a cuore il solo interesse a risolvere i problemi della città e mettano da parte i protagonismi e gli egoismi”.

“Non abbiamo preclusioni verso alcuni – concludono –, ma crediamo che la scelta del candidato Sindaco e delle liste di supporto vadano condivise e sopratutto si basino su un programma concreto e fattibile. 
Siamo fiduciosi sull’apertura di tavoli di confronto e discussione nei prossimi giorni”.

Un messaggio simile ad altre forze politiche che ufficialmente si sono messe in campo, come L’Ancora che insieme all’Associazione Valori Comuni, il sindacato Il Quadricredito con l’appoggio di alcune associazioni di volontariato e alcuni comitati spontanei, ha pubblicamente presentato Eugenio Fratturato come candidato sindaco.

Il numero di gruppi civici dichiaratamente di centro destra, ma al di fuori dei partiti del corso parlamentare, aumenta, ma ad oggi si presentano al pubblico solo con la disponibilità di un dialogo o vantando la candidatura di qualche nome noto della politica locale.

Santa Marinella, Minghella a Tidei : “Si sente Robin Hood ma ho visto sempre il contrario”

Non si fa attendere la risposta di Emanuele Minghella alle accuse del Pd e soprattutto dell’On.le  Pietro Tidei: “Rispondo al PD sulla capacità di attirare risorse dall’esterno, ricordando a tutti che tale attività non è di esclusiva competenza di chi amministra nella maggioranza, ma anche dei consiglieri di minoranza che possono proporre e farsi capo di azioni così importanti, anche da semplici cittadini contribuendo per il bene della città, ahimè, non è mai pervenuto nulla, ma sono fiducioso che oggi, con l’arrivo in città di Robin Hood sarà tutto molto più semplice ed accessibile”. “ Forse dovrò chinare il capo – continua –  e bussare alla sua porta, non negherà di certo, da buon saggio, di insegnare qualcosa ad un giovane politico inesperto come me. La stessa disponibilità che sta donando alla nostra città, nell’intenzione di risollevarla dal disastro che sta annunciando su tutti i giornali in modo che, più ingigantisce la bugia più potrà dare prova delle sue abilità, peccato che non è vero nulla di ciò che racconta. Purtroppo invece ho un grande difetto, non riesco ad essere retorico e fondo le mie azioni sul praticismo. Oggi vedo solo azionata la macchina del fango da parte di Tidei nel tentativo di ricondurre la politica ad un livello molto basso, fatto di azioni scorrette e di cattiveria”. “ E per questo vorrei lanciare un appello all’amico D’Emilio – prosegue Minghella –  di prendere le distanze da questo modo di confrontarsi visto che gode di molta più stima il segretario locale del faraone, colui che arrogantemente ha disatteso le primarie che erano nell’intenzione dello stesso segretario. La mia scelta responsabile è stata quella di firmare una puntuale lettera in cui emergono chiaramente le criticità dell’ente e di cui, mi permetto di sottolineare, non ne sono l’artefice ma solo un capo espiatorio. Ho avuto il coraggio di proporre delle soluzioni, una ricetta per facilitare la ripresa delle casse comunali e spero che dopo la sfiducia i funzionari ed il Commissario straordinario abbiano continuato ad agire con responsabilità portando a termine le azioni indicate nella relazione di agosto evidenziate dagli stessi Revisori dei Conti”.  “Chi mi ha seguito e chi si è scontrato con me in questi cinque anni di governo – continua – sa benissimo che non ho mai utilizzato la bagarre per mischiare le carte, anzi, l’eccesso di trasparenza che ho avuto nel dire le cose chiaramente ha sicuramente messo in difficoltà la mia posizione ponendo più volte il fianco al colleghi di minoranza. L’onorevole Tidei dovrebbe ringraziare il suo governo per aver oppresso gli enti locali con maggior numero di seconde case, diventate un balzello su cui fare cassa per lo Stato centrale e non di certo per i poveri comuni, ma ora che torna sono sicuro che da buon Robin Hood metterà a disposizione le sue seconde residenze del territorio alla comunità. Sinceramente non l’ho mai visto togliere ai ricchi per dare ai poveri, incarichi e 110 durante la sua ultima candidatura hanno divorato i risparmi accumulati prima del 2004, contributi a pioggia a svariate associazioni di Civitavecchia, per non parlare delle indennità percepite dai suoi collaboratori. Devo continuare? Vogliamo approfondire sul project financing? Senza dimenticarci della povera Santa Marinella Servizi, che ha creato nel 2006 per dare posti di lavoro senza un briciolo di concorso pubblico e che oggi è salva solo grazie ad enormi sacrifici , concertazioni con i sindacati ed i lavoratori stessi, al quale va la mia stima; grazie a queste azioni siamo riusciti a scampare e a preservare la partecipata da leggi finanziare varate dal suo governo per riparare i danni fatti”. “ Ora mi vede come avversario politico poco capace,- prosegue –  un anno fa invece mi propose un ruolo importante nella sua futura amministrazione se avessi sfiduciato Bacheca. Riguardo il recupero dell’evasione sottolineo che Municipia ha vinto una gara pubblica europea per la concessione del servizio di riscossione perché le consulenze, che lui ama tanto e sul quale ha fondato la sua politica clientelare oggi hanno un massimale di 6mila euro l’anno e non sono stata mai utilizzati. Per concludere un ‘ idea ce l’avrei da sottoporre al nostro Robin Hood. Parli con i compagni al governo e faccia mettere come punto del programma elettorale l’abolizione del fondo di solidarietà che ha prelevato alle nostre casse ben 30 milioni in 4 anni. Magari a lei che è il faraone – conclude –  danno ascolto ed il prossimo anno, quando sarà sindaco della Perla, potrà organizzare un ottimo programma natalizio”.