Sarà il Consorzio Stabile Seaman a gestire lo stabilimento della Perla del Tirreno per la stagione 2017. Questo è quanto trapelato stamattina, all’esito dell’ultima seduta di commissione riunitasi a Lungomare Marconi.
La gara, che si è svolta come lo scorso anno tramite l’asta pubblica, ha visto la partecipazione di 5 società tra cui anche la K2 srl, precedente affidataria, che però quest’anno non ha avuto la migliore, sebbene era stato inteso qualche giorno fa che sarebbe stata la vincitrice anche per quest’anno, grazie al miglior prezzo offerto.
Invece ad aggiudicarsi la vittoria questa mattina, alla fine della pubblica seduta, è stato il Consorzio Stabile Seaman con sede a Roma, leader nel settore di offerta di servizi professionali alle imprese, che dovrà versare anticipatamente alle casse comunali, al momento della stipula del contratto, ben 160 mila euro circa; oltre alla realizzazione degli interventi ordinari e straordinari sulle strutture, così come indicato nel capitolato di gara.
Ora, prima dell’aggiudicazione definitiva rimane per i vincitori il vincolo del codice sui contratti pubblici che il Comune dovrà richiedere per i dovuti controlli, come previsto, che impone un termine congruo e necessario per verificare il possesso dei requisiti secondo la normativa antimafia oltre al decorrere del tempo disponibile ad eventuali controinteressati per potersi opporre alla decisione della commissione attraverso la giustizia amministrativa.
“È un progetto sbagliato, perché non crea servizi aggiuntivi al turismo o ai residenti e non offre nuove opportunità occupazionali. È sbagliato perché espropria i cittadini della libera fruizione di un bene comune e lo privatizza in cambio di lavori di ristrutturazione che l’Amministrazione non si vuole prendere la briga di gestire. Questo non è un project financing, è la dismissione di un bene comune, è la resa dell’Amministrazione davanti alla propria incapacità gestionale”.
Duro attacco all’Amministrazione da parte di Il Paese che vorrei che ha organizzato una raccolta di firme per fermare il project financing sulla Passeggiata, proponendo come alternativa il progetto di una spiaggia attrezzata e con servizi, operativa 12 mesi l’anno.
Le critiche sono rivolte perché in un periodo di crisi economica e occupazionale ci si aspetterebbe un’azione amministrativa protesa a favorire l’incremento e l’accessibilità dei servizi a tutti e non solo a un privato che, forte della propria disponibilità economica, solleverebbe l’Amministrazione dalle proprie responsabilità.
“Questo improprio project financing non crea nulla che oggi non esista già e non persegue ciò che un’Amministrazione, degna del ruolo cui è stata delegata, dovrebbe realizzare”.
L’illegittimità è, secondo Il Paese che vorrei, dimostrata dal fatto che il project financing prevede che una zona demaniale possa seguire le sorti di una privatizzazione di fatto a venticinque o trent’anni. L’Amministrazione può disporre delle opere murarie poste sotto la passeggiata, ma “non è legittimo fare altrettanto con il tratto di arenile antistante” in quanto bene appartenente a tutti.
“Vogliamo una spiaggia attrezzata con servizi che possano coniugare qualità e controllo con la libertà di fruizione. Uno spazio che, aldilà dei mesi estivi dedicati alla balneazione, costituisca un polo d’attrazione tutto l’anno, attraverso la pianificazione di nuove attività e l’offerta di servizi per lo sport, la cultura e l’intrattenimento. Vogliamo un’offerta integrata al turismo che generi nuove opportunità di lavoro e investimento sul nostro territorio”, conclude Il Paese che vorrei.
“Un ambito così complesso ed importante per l’economia della città e di tutto il territorio,
come il demanio marittimo, merita un investimento in termini di energie, risorse umane qualificate, e priorità, affinché ci possa essere una seria ed organica programmazione per lo sviluppo del litorale”. Queste le parole del consigliere Andrea Passerini in merito al demanio marittimo, ma anche, per esempio, sul bando della passeggiata a mare cittadina.
“Ho chiesto al Sindaco e al delegato Gasparri di sposare questo intendimento, – prosegue- e di favorire l’impegno nell’analisi e nell’elaborazione di un piano che, partendo dalle concessioni pluriennali e dalle azioni di contrasto all’erosione, contemplasse anche le opere non demaniali, permettendo ai tanti operatori che gestiscono gli stabilimenti di avanzare progetti imprenditoriali sostenibili (anche con iniziative a partecipazione pubblico-privata)”.
“Accanto a questo impegno sulla programmazione – aggiunge- ho chiesto anche che venisse attivato un tavolo permanente con le rappresentanze di categoria, per condividere e rendere più coerenti e funzionali le iniziative fin dalla fase della genesi. Significativa, a proposito, la proposta di rilancio avanzata da Federbalneari Litorale Nord di rimodulare e ristrutturare i servizi legati alla balneazione, e di dare seguito ad investimenti programmati sulle opere esistenti in mare e sui lungomari, con gli obiettivi di migliorare la qualità dell’offerta turistica e di promuovere i processi che condurranno all’ottenimento delle concessioni pluriennali”.
“Da mesi, inoltre, sostengo la non opportunità di ricorrere allo strumento del project per la Passeggiata: in vista della prossima approvazione del PUA regionale; bisogna avanzare un bando di gara per una concessione demaniale (attualmente estendibile per un massimo di 6 anni) e premiare la proposta economicamente più vantaggiosa, che contempli le opere sul patrimonio, per rendere sicura e fruibile la passeggiata e i locali sottostanti”.
“Per quanto riguarda la tempistica, – conclude- il mio suggerimento è quello di dedicare il giusto tempo allo studio del bando, in maniera da individuare un percorso utile anche alle altre future concessioni, avviando contestualmente una procedura snella e finalizzata alla concessione della spiaggia per la sola stagione ormai alle porte”.
Sarà presentata domani pomeriggio, sabato 7 gennaio alle ore 16:00, la proposta de Il Paese che Vorrei per la gestione della spiaggia e della passeggiata Perla del Tirreno.
“Chiediamo un bando pubblico con la formula di spiaggia libera attrezzata” spiegano, ma già
nei mesi scorsi le idee de Il Paese che vorrei in merito alla questione erano chiare:
Ma per Il Paese che vorrei,c’è una soluzione più ampia: “Una spiaggia libera attrezzata d’estate per accogliere sia chi scende in spiaggia con l’asciugamano sulle spalle e sia chi, invece, preferisce cabina e lettino”.“Il project financing voluto dall’ Amministrazione comunale prevede la concessione della spiaggia e delle cabine attigue ad un unico operatore per una gestione solo estiva e ad uso esclusivo di chi può permettersi il canone previsto”.
“Una spiaggia vissuta anche negli altri mesi dell’anno- aggiungono- grazie ad una rotazione di operatori, circoli sportivi e associazioni culturali che a periodi o in condivisione possano richiamare al mare di Santa Marinella residenti e turisti, attraverso l’offerta di servizi e attrezzature come, per esempio, scuole su piccole imbarcazioni (derive, windsurf, kayak), attività sportive come beach volley e beach soccer, o ancora attività culturali e divulgative sulla sicurezza in mare e sull’ ambiente marino. Pensando anche alla possibilità di creare un punto di ristoro nella struttura”.
Proseguono poi da Il Paese che vorrei: “Poiché il mare e la spiaggia non può che essere sempre di tutti, continuiamo a pretendere l’eliminazione delle barriere architettoniche che ancora oggi ostacolano la fruibilità della spiaggia in spregio alla normativa vigente”.
Dopo gli appuntamenti per la raccolta firme a sostegno della proposta, la cittadinanza è ora invitata per domani pomeriggio. È inoltre possibile dare il proprio sostegno firmando on-line sulla piattaforma change.org la petizione “Perla libera tutti-restituiamo una spiaggia libera a S. Marinella finché siamo in tempo”.
“Così è deciso il 30 Dicembre 2016: Bacheca 2.0 approva.” Una delle ultime decisioni del 2016 assunte dalla giunta Bacheca riguarda proprio il destino della struttura balneare della Perla del Tirreno.
È stato infatti approvato il progetto di fattibilità sulla base del quale, nell’ambito della gara d’appalto, i concorrenti dovranno proporre il relativo progetto definitivo, l’offerta economica, il piano economico – finanziario e la bozza di convenzione regolante i rapporti tra il Comune ed il soggetto promotore. Un progetto che prevede un investimento di € 2.650.556,90, di cui € 1.996.704,45 per i lavori di consolidamento, adeguamento locali, forniture e attrezzature, arredi locali e spiagge e € 653.852,45 per ulteriori spese varie tra oneri fiscali, studi e sondaggi, spese di consulenza e imprevisti. Il concessionario, oltre a questo investimento pluriennale, dovrà corrispondere al comune un canone annuale il cui importo sarà determinato in sede di gara, in base all’offerta che risulterà economicamente più vantaggiosa.
La proposta del 2015
Ma la proposta di project che sarà inserita nel programma triennale dei lavori pubblici 2017/2019, era stata presentata spontaneamente già nel 2015, da due società distinte, che, dopo il deposito in comune, sono passate al vaglio di una commissione tecnica che ne ha bocciata una e dichiarata ammissibile l’altra, seppur presentando delle criticità. All’epoca l’amministrazione, in attesa di pronunciarsi definitivamente, ritenne opportuno invitare la società promotrice, ad aggiornare l’unica proposta dichiarata ricevibile con una più aggiornata offerta di canone annuale e un diverso piano economico finanziario, secondo differenti criteri di congruità e redditività.
In questo nuovo atto comunale si parla, invece, dell’approvazione di un nuovo progetto di fattibilità tecnico-economico, adeguato alla normativa vigente, ma non è ben specificato se la società che fu promotrice del project del 2015 riuscirà a godere del diritto di prelazione previsto dalla legge, grazie al quale, in fase di svolgimento della procedura negoziata in cui sono messe a confronto le migliori offerte, dovrebbe avere la facoltà di adeguare la propria offerta a quella giudicata più conveniente dall’amministrazione, aggiudicandosi in questo modo la gara. Viceversa, sarà possibile, per l’amministrazione comunale, affidare ad altri il progetto. Secondo il nuovo Codice degli appalti, potranno partecipare alla gara unica, solo i soggetti in possesso dei requisiti per i concessionari, anche associando o consorziando altri soggetti.
La procedura di gara sarà coordinata dal nuovo responsabile al demanio, condiviso con il Comune di Ladispoli, e l’attuale referente del servizio grandi opere del Comune di Santa Marinella, ma bisognerà attendere la pubblicazione del bando per capire meglio termini e condizioni.
Di certo c’è per ora che chi vorrà partecipare dovrà poter investire 2,65 milioni di euro per restaurare l’opera, una cifra pari a quasi 10 annualità del canone mediamente riconosciuto finora, e garantire comunque l’entrata annuale all’ente comunale: un impegno non per tutti. Tenendo conto, infine, che il progetto si basa su una proposta spontanea già resa pubblica da tempo.
Si è svolta questa mattina alle ore 10:00 l’apertura delle buste per la gara d’appalto comunale della gestione del lido “La Perla del Tirreno”: grazie al fatto che lo spoglio era pubblico, molti cittadini si sono presentati in municipio per assistere all’operazione.
Quattro i candidati, ma due sono stati esclusi perché i plichi presentati non erano siglati correttamente in tutte le pagine. Delle due rimanenti, aggiudicataria provvisoria è la società K2 S.r.l.s. di Mauro Zacchei che, con una proposta di 110.000 euro, batte l’altra società partecipante, la IRMA S.r.l. di Andrea Mereu. Le proposte escluse sono della CDR S.r.l. di Roma e della IBR di Ladispoli.
Lo stabilimento Perla del Tirreno soggetto ad asta pubblica, questa la decisione della Giunta Bacheca che si realizza con la pubblicazione dell’avviso rivolto a imprenditori individuali, anche artigiani, società commerciali e cooperative, ATI, consorzi nelle forme previste dalla legge, raggruppamenti temporanei di concorrenti e soggetti aderenti al contratto di gruppo europeo di interesse economico, purchè in possesso dei requisiti minimi per la partecipazione alla gare pubbliche e che non siano in uno stato di contenzioso con il Comune di Santa Marinella.
L’asta riguarda la concessione demaniale e l’arenile antistante, l’importo posto alla base delle offerte è di € 44.546,74 oltre IVA escluso il canone dovuto per la concessione demaniale. Chi si aggiudicherà la concessione dovrà affrontare dei lavori, come già era stato anticipato, che l’ufficio tecnico comunale ha stimato in euro 15.213,26 più IVA, oltre alla verifica ed all’adeguamento dell’impianto elettrico.
Questo recita l’avviso pubblicato a firma congiunta dei funzionari dell’ufficio demanio e dell’ufficio patrimonio con allegato lo stato di consistenza dell’opera: chi farà l’offerta più alta rispetto alla base d’asta avrà in gestione 71 cabine, locali servizi igienici e docce nonché locali direzione amministrazione.
La struttura, ricordiamo, è stata gestita, nei cinque anni scorsi dalla Soc. di Santa Marinella AGF srl il cui contratto è scaduto nel 2015, e prima di poter esser riaffidata il Comune, a seguito di colloqui anche con la Regione Lazio, ha sottoposto l’area ad una serie di verifiche strutturali che si sono concluse con la relazione tecnica dell’ingegnere Salvatore Perno, incaricato della valutazione in termini strutturali del complesso balneare, oltre ad una specifica ricognizione sullo stato dei luoghi a firma del tecnico comunale alle grandi opere, architetto Vincenzo Maia.
Dunque, gli operatori interessati possono presentare le proprie offerte entro e non oltre le ore 12.30 del 10 giugno 2016. I modelli di domanda sono reperibili sul sito on line del Comune di Santa Marinella.
Con la stagione estiva alle porte il Pd di Santa Marinella e Santa Severa torna alla carica contro l’operato dell’Amministrazione comunale, denunciando l’impreparazione e lo stato di degrado in cui versano la spiaggia centrale e la passeggiata del lungo mare cittadino: “Mentre in tutte le città che vivono di turismo, i centri storici vengono abbelliti di fresco, i giardini pubblici attrezzati e puliti, i cartelloni estivi improntati e nei posti di mare gli stabilimenti si offrono ai bagnanti con gli arenili bonificati e le attrezzature variopinte, a Santa Marinella sembra di vivere in un’altra dimensione: lontana anni luce dall’essere pronta ad accogliere i turisti che risultano essere la fonte principale di un’economia già fortemente minata da una crisi che da anni condiziona la vita di tutti gli abitanti di questo Paese”.
“La nostra cittadina nel periodo estivo concentra la gran parte della sua economia nel punto centrale: la passeggiata. Infatti, – proseguono dal partito – i turisti e i villeggianti gravitano massicciamente intorno alla spiaggia “La perla del tirreno”, la più grande del litorale che è di proprietà del Comune, pertanto è compito delle Amministrazioni mettere a reddito il pezzo di arenile e le cabine ad esso collegate”.
Per il Pd l’attuale giunta Bacheca “in maniera inspiegabile dopo aver abbandonato a se stesso questo bene pubblico, non ha ancora deciso che cosa fare per mettere a disposizione dei turisti questo tratto di mare”.
Sempre dal partito proseguono affermando che questa è una delle tante situazioni che “ testimoniano il fallimento di questa squadra di governo che mira a grandi progetti, a parole, ma si perde anche nel piccolo quotidiano”.
“La “Perla del Tirreno” dal Settembre 2015 è tornata nella disponibilità del Comune, – aggiungono- a nessuno però nel frattempo è venuto in mente di organizzare una pulizia dell’arenile e, dopo quasi un anno, il risultato che è sotto gli occhi di tutti è quello di una spiaggia invasa da immondizia, bottiglie di plastica, vetri rotti e cabine dove ignoti hanno fatto e lasciato di tutto e di più”.
E una critica arriva direttamente al Delegato al Demanio: “Nonostante tutto il Delegato tace e non fa sentire la sua voce, quantomeno per provare a svegliare i suoi compagni di viaggio”.
“Su questo degrado che minerà in maniera rilevante la stagione turistica, vorremmo sapere anche il pensiero del Delegato al Turismo, chiediamo troppo?”
“E che dire – proseguono- del gesto eclatante del Presidente della Santamarinellese che denuncia l’impossibilità a proseguire l’attività sportiva a causa della mancanza del terreno di gioco? Il Delegato allo sport sembra fare spallucce, come se il problema non lo riguardasse”.
“L’ultima chicca – concludono dal PD- l’ha letta in questi giorni: è stato dato mandato dal Direttivo de “Riformisti e conservatori” al Consigliere Fratturato di “affiancare” il Sindaco per risolvere il problema dello stabilimento “Perla del Tirreno” ritenuto un’esigenza vitale per la città. Alla buon’ora”.
Dopo tanta suspance, finalmente la giunta comunale ha sciolto il nodo legato intorno al bando per lo stabilimento Perla del Tirreno.
Mesi e mesi di lavoro dei tecnici sulle proposte di project financing, per le quali era stata nominata anche una commissione ad hoc, non hanno sortito l’effetto sperato al fine di vedere lo stabilimento centrale finalmente ristrutturato. Due le proposte presentate, una carente nel piano economico finanziario, l’altra presentata oltre il termine previsto per i project di servizi.
Cattive notizie per i cittadini che speravano in una gestione libera attrezzata dell’arenile comunale, dalla Regione infatti, confermano che, in base al PUA approvato nel 2001 dal Consiglio Comunale, la Perla del Tirreno può essere destinata solo a stabilimento balneare.
Così dunque, dopo un nulla di fatto della commissione, l’amministrazione comunale cerca di trovare una soluzione in vista della stagione estiva, invocando i principi della Legge Regionale del 2015 sull’ organizzazione del sistema turistico laziale, che prevede il rilascio delle concessioni demaniali con gara ad evidenza pubblica, fermo restando le norme del codice della navigazione.
Ma i problemi non finiscono qui, ricordiamo come l’intera struttura, già oggetto di perizia statica lo scorso anno, versa in condizioni precarie, sia dal punto di vista della sicurezza delle strutture, che appunto della staticità. Sarà il servizio grandi opere quindi, che dovrà effettuare una ricognizione delle strutture mentre ricade in capo all’ufficio demanio congiuntamente al patrimonio, indire una procedura aperta finalizzata all’individuazione di soggetti interessati ad una gestione temporanea per soli 4 mesi a patto che, realizzino anche le opere di ristrutturazione previste.
Certo è che, essendo già alla metà di maggio, la procedura si dovrà concludere a breve in modo da poter garantire la stagione balneare 2016.
SANTA MARINELLA – Non sembra ancora risolta la vicenda relativa al contenzioso tra il Comune e i gestori dello stabilimento balneare comunale Perla del Tirreno che, attraverso i loro avvocati, avevano avanzato la proposta non dover pagare per intero il canone annuale di affitto in quanto i lavori di ristrutturazione relativi alle strutture adiacenti la spiaggia in concessione erano terminati in un periodo in cui i gestori avrebbero dovuto prendere le prenotazioni per le cabine ma, a causa delle lungaggini sulle opere, si erano visti costretti a declinare le richieste. (altro…)