Nucleo Sommozzatori Santa Marinella

Santa Marinella: Pro Pyrgi e Nucleo Sommozzatori alla volta di Amatrice

Sono partiti questa mattina all’alba le tre squadre della Pro Pyrgi e Nucleo Sommozzatori di Santa Marinella alla volta della zona rossa di  Amatrice, per prestare soccorso della popolazione. Hanno spalato la neve nel campo base per liberare la viabilità interna ai container e a una struttura collassata sotto il peso della neve. L’impegno prodigato dalle nostre associazioni di volontariato in quelle zone colpite dal sisma del 24 agosto non si è mai fermato. Più di quindici unità anche questa mattina armate di pale e guanti stanno aiutando la popolazione, martoriata dalle difficoltà meteorologiche che hanno ormai messo in ginocchio tutto il centro Italia. Ma i nostri volontari non solo si sono distinti per l’impegno  profuso nelle zone coinvolte dal sisma, ma anche nella nostra città; come per esempio nell’emergenza ghiaccio della scorsa settimana dove hanno sparso sale nella zona collinare. Una risorsa molto importante per il nostro territorio che va tutelato e salvaguardato.

Nucleo Sommozzatori : Volevamo solo una sede, ora il nostro operato è a rischio

Logo del Nucleo Sommozzatori Santa Marinella OnlusCOMUNICATO STAMPA,
“In questi giorni non è stato facile continuare a fare la nostra attività di volontariato come Nucleo Sommozzatori”, comincia così una lunga nota del Nucleo Sommozzatori di S.Marinella, alla luce degli ultimi eventi che hanno colpito la squadra di volontari: “Volevamo solo una sede e convinti di fare il bene comune della cittadinanza cercavamo un luogo operativo dove poter gestire le emergenze”. “Visto che non c’era – proseguono- pensavamo, d’accordo con le istituzioni, di costruircelo da soli, restaurando un rudere pericoloso degli anni 80”. “Non siamo ingegneri o avvocati, noi siamo volontari della protezione civile e solo questo sappiamo fare: aiutare gli altri”.
“A seguito di un esposto la costrizione che abbiamo ristrutturato a nostre spese è risultata essere inadatta ed abusiva, destinata quindi ad essere abbattuta. Mesi di lavoro buttati. Immense somme di denaro di noi volontari buttati”. Ma anche senza una sede, i volontari ci tengono a specificare che non si sono tirati indietro davanti alle difficoltà e nella giornata di ieri, il loro aiuto è stato prezioso per tutta la cittadinanza. “Ieri mattina l’emergenza ci ha riunito tutti e siamo intervenuti salvando quella comunità che abbiamo a cuore dall’acqua e dal nubifragio”. “Non abbiamo pensato a quello che ci era capitato – aggiungono- ma abbiamo solo preso la divisa e salvato le persone in difficoltà”.
“A breve saremo obbligati a smantellare il capannone che fino ad oggi è stato fondamentale per salvare abitazioni e persone, ma se non si troverà una nuova sede non sarà più possibile farlo”. “Forse solo quando arriverà quel momento-concludono- qualcuno si accorgerà di quanto avremmo voluto e potuto fare e invece, non sarà più possibile”.
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