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“La III Guerra Mondiale combattuta a tratti: scienza della disinformazione, distrazione di massa e false flags”

Giunge al terzo appuntamento il ciclo di lezioni tenute dal professor Livio Spinelli presso la sede civitavecchiese di UNITRE sul tema “La III Guerra Mondiale combattuta a tratti: scienza della disinformazione, distrazione di massa e false flags”: un’analisi sull’uso dei moderni strumenti di comunicazione di massa sul panorama dello scontro tra nazioni in cui il relatore ritiene stiamo vivendo oggi.

 

Un escursus che abbraccia argomenti come Guglielmo Marconi, Papa Pio XII e la sua enciclica su cinema, radio e TV, fino ad un’analisi sul giornalismo di guerra com’era e com’è oggi, con cronisti scortati dai militari, a cui è vietato fotografare e filmare morti e feriti, pena il ritiro dell’accredito.

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Presentazione del libro “Mussolini Bush e i nazionalisti islamici”

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Con le parole di PAPA FRANCESCO: “Siamo, in guerra è una terza guerra mondiale” il prof. Livio Spinelli, con dovizia di particolari e documenti inediti, illustrerà le origini, le cause e i gli sviluppi delle guerre che stanno incendiando Medio Oriente e Nord Africa, a seguito degli interventi del Presidente Bush e Tony Blair e fino  all’impegno diretto della Russia in Siria.
È il secondo volume di un TRILOGIA: il primo dedicato agli EBREI, il secondo ai MUSULMANI e il terzo a PAPA FRANCESCO.
Una carrellata storica a partire dall’anniversario della Marcia su Roma, quando Mussolini giunse a Santa Marinella per impartire gli ordini alla colonna guidata dal Marchese Dino Perrone Compagni. Proprio Santa Marinella fu luogo del dorato esilio di Re Farouk d’Egitto e della Regina Narriman alloggiati all’Hotel Villa delle Palme da dove Re Farouk, assediato da giornalisti di tutto il mondo, faceva dichiarazioni di fuoco contro i Generali che lo avevano spodestato.
Si parlerà del mistero di Gheddafi che abitava a Santa Marinella e frequentava la Scuola di Guerra di Civitavecchia.
Il volume riporta in copertina l’immagine di Mussolini che impugna la Spada dell’Islam, una spada d’oro tempestata di diamanti donatagli in Libia da 2000 cavalieri Berberi che lo proclamarono difensori dell’Islam, a quel tempo il mondo arabo e mussulmano fino all’Iran, Afghanistan e India riponevano nell’Italia le loro speranze di liberarsi dal colonialismo inglese e francese tanto che in Egitto, Mussolini veniva chiamato Mussa Nili, cioè Mosè del Nilo e quando nel 1938 Mussolini, Hitler e il Re d’Italia s’incontrarono a Santa Marinella, giunsero qui tutti i nobili mussulmani delle colonie italiane in Africa.
Un capitolo è dedicato ai MARTIRI che si fanno saltare in aria immolandosi per il proprio credo e all’intervento di Putin in Siria, perché è qui che secondo le profezie l’ARMAGEDDON inizierà, tanto che lo storico Prof. Timothy R. Furnish del Georgia Perimeter College (USA) scrive che l’ANTICRISTO,  nell’escatologia islamica ha il nome di al-Dajjal, il “mentitore”: “verrà prima della fine dei tempi per fuorviare e allontanare tanti credenti dal vero Islam, e apparirà in un punto tra l’Iran e la Siria, con una corte di seguaci della città di Isfahan.“