Un disinteresse verso l’estetica cittadina che non si spiega.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Caro Direttore: se è vero che i fiori sono il sorriso della natura con cui l’uomo abbellisce ed adorna giardini, case, strade, c’è da prendere atto che il tratto della statale Aurelia, antistante la banca Unicredit e l’angolo Gigi Bar e segnato dalla presenza di cespugli di evonymus in vaso, appare piuttosto malinconico e dolente. A vederli destan tristezza e compassione: condannati in terra aridissima che nemmeno il Sahara e ricoperta da coacervi di cicche, carta, plastica ed carabattole varie, essi stanno lentamente esalando l’estremo respiro nell’ultimo anèlito di un goccio d’acqua e di una sia pur minima bonifica dei vasi. I fusticoli, e le stesse foglie verdi screziate di macule gialle, aggrediti da afidi e da cocciniglie, contorti gli uni e illanguidite le altre come cartoccetti raggrinziti e derelitti, sono il simbolo e l’esito di un disinteresse verso l’estetica cittadina che non si spiega.