A Castrum Novum si restaura il Balneum della Domus
È in corso a Castrum Novum, a cura dei bravissimi volontari specializzati del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, il restauro del balneum (che è la terma) con annessa forica ( che è la latrina) appartenente alla domus (casa) a pianta quadrata risalente a 2.000 anni fa; il tutto seguito con la massima attenzione dal dott. Flavio Enei, archeologo di chiara fama, coordinatore da sei anni di tutta la zona di scavo ivi compreso il prossimioro rilievo Alibrandi ove insistono appunto i resti di Castrum Novum città fortificata romana del III secolo a.C.. Flavio Enei, che partecipa anche lui materialmente al restauro, il quale,come è noto, è anche il direttore del, più che rilevante, Museo del Mare e della Navigazione Antica (Museo Civico di Santa Marinella) sito nello splendido castello di Santa Severa. Il restauro del balneum della domus a pianta quadrata di Castrum Novum viene effettuato utilizzando solo il materiale d’epoca rimosso durante lo scavo sia della contigua domus che del balneum stesso. Il restauro sta evidenziando ancora meglio le varie zone del balneum con il suo calidarium, tepidarium e frigidarium ed i condotti ove scorreva l’aria calda scaldata dall’incessante “lavoro” dei furnia accesi all’uopo. Ricordiamo che della città vera e propria sono stati già riportati alla luce parte dei resti del teatro, delle fondamenta delle case nei vari periodi storici, di una piazza pedonale in basoli e delle grandi mura della fortificazione larghe oltre tre metri e lunghe, per quanto concerne solo un lato, più di cento. Vi è anche da dire che nel mare antistante vi sono i resti del sistema di peschiere che insieme a quelle di Torre Astura sono ritenute le più grandi di tutto il Mediterraneo.
Arnaldo Gioacchini